martedì 27 marzo 2018

Rip (Recensione in Pillole) : Matilda e Le avventure di Jacques Papier

Buongiorno a tutti lettori, com'è iniziata la vostra settimana?
Come vi avevo annunciato, questa settimana il blog sarà ricco di post e recensioni. 
Oggi ho deciso di parlarvi di due romanzi, che potrebbero essere etichettati come libri per bambini, che ho letto per la Challenge di Ikigai - di libri e altre passioni. Si tratta di 'Matilda' di Roald Dahl e 'Le avventure di Jacques Papier' di Michelle Cuevas. 



Matilde ha imparato a leggere a tre anni, e a quattro ha già divorato tutti i libri della biblioteca pubblica. Quando perciò comincia a frequentare la prima elementare si annoia talmente che l'intelligenza deve pur uscirle da qualche parte: così le esce dagli occhi. Gli occhi di Matilde diventano incandescenti e da essi si sprigiona un potere magico che l'avrà vinta sulla perfida direttrice Spezzindue, la quale per punire gli alunni si diverte a rinchiuderli in un armadio pieno di chiodi, lo Strozzatoio, o li usa per allenarsi al lancio del martello olimpionico, facendo roteare le bambine per le trecce e lanciandole lontano. L'intelligenza e la cultura - sembra dire l'autore - sono le uniche armi che un debole può usare contro l'ottusità, la prepotenza e la cattiveria.

Chi non ha mai visto il film 'Matilda sei mitica'? Da bambina adoravo quel film, non solo perché è divertente e magico ma soprattutto perché mi rivedevo in Matilda, una bambina dolce e intelligente, con una grande passione per la lettura. 
Ho iniziato a leggere a tre anni e poi ho iniziato la scuola a quasi cinque anni e quell'amore per la conoscenza, per lo studio e per i libri non è mai più andato via. Così è anche per Matilda.
Matilda ha una famiglia terribile: il padre è un truffatore, rivenditore d'auto, la mamma è una giocatrice assidua di bingo e ha un fratello con cui non ha nulla in comune. 
L'unica amica che ha è la bibliotecaria da cui prende in prestito decine di libri e da cui impara la geometria, la letteratura, la storia. Matilda è una sorta di bambino prodigio ma viene continuamente vessata dai suoi genitori che la ritengono una stupida e sciocca bambina, che ha sempre il naso tra i libri e che rifiuta di passare le ore davanti alla televisione,come invece loro adorano fare. Così sviluppa una sorta di potere telecinetico che le permette di spostare le cose con il pensiero quando è arrabbiata o emozionata. In questo modo e con un forte ingegno, la ragazzina riesce a vendicarsi più volte dei soprusi.
La vera avventura inizia quando Matilda inizia ad andare a scuola e conosce la sua insegnante, la signorina Dolcemiele, una giovane donna costretta ad abitare in una capanna con una sterlina l'anno a causa della direttrice della scuola, la signorina Trinciabue (nel libro è Spezzindue ma sono abituata alla versione del film e lo preferisco), sua zia. 
La Trinciabue è un vero demonio, odia i bambini e ha uno sgabuzzino pieno di chiodi che si chiama Strozzatoio dove è solita metterli in punizione. 
Matilda decide di mettere a punto una vendetta e riesce a restituire il maltolto alla sua insegnante, con cui finisce per andare a vivere, dopo la partenza dei suoi genitori. 
Finalmente entrambe riescono ad ottenere il loro lieto fine. 
Il libro è divertente, tanto quanto il film, ed è stato un felice tuffo in un mondo diverso e un po' magico. Tornare bambini è meraviglioso.



Da un po’ di tempo a questa parte, il piccolo Jacques Papier ha il terribile sospetto che tutti lo odino. Tutti eccetto la sorellina Fleur. A scuola i professori lo ignorano ogni volta che alza la mano, in cortile i compagni non vogliono mai giocare con lui e a casa i genitori si dimenticano persino di aspettarlo per cena. Ma la verità è ancora più sconvolgente di quanto possa sembrare… perché il piccolo Jacques non è che l’amico immaginario di Fleur! E quando troverà il coraggio di chiedere alla sorellina di recidere i fili della fantasia che li legano, per Jacques inizierà un travolgente, poetico – e a tratti esilarante – viaggio alla ricerca di se stesso. Chi è veramente Jacques Papier? Qual è il suo posto nel mondo? Un racconto che ha l’incanto delle cose fragili e preziose; una storia che ci apre gli occhi su ciò che molto spesso resta invisibile ai nostri sguardi distratti e che ci regala una nuova prospettiva sui piccoli, sorprendenti risvolti della vita di tutti i giorni. 

Jacques Papier ha una sorella gemella, si chiama Fleur, ha otto anni ed un problema: sembra che tutti non lo vedano. Si sente invisibile, fino a che effettivamente non scopre che lo è. E' un amico immaginario, è sua sorella ad avergli dato quell'aspetto, quella forma, quella vita. 
E tutto a un tratto, Jacques si sente perso, così inizia ad affrontare la vita alla ricerca di se stesso, visitando nuovi posti, conoscendo persone che in qualche modo cambieranno il suo modo di vedere il mondo. 
La Cowgirl, il Calzino Puzzolente, Pierre. 
Tutti loro gli indicano una nuova strada, una funzione e finalmente il suo più grande sogno diventa realtà: torna a casa, dalla sua Fleur. 
Egli imparerà durante il percorso che solo perchè qualcosa non si vede, non vuol dire che non esiste. 
Jacques Papier è un personaggio ironico e divertente, suo malgrado.Le sue avventure si susseguono in un vortice di considerazioni profonde che spingono a chiedersi sempre chi siamo e cosa vogliamo essere. 

<<Si potrebbe restare sbalorditi da chiunque, se solo ne conoscessimo i lati che nessun altro riesce a vedere. Se potessimo vederli inventare piccole canzoncine; fare facce buffe allo specchio; battere il cinque con uan foglia su un albero o fermarsi a osservare un lepidottero verde appeso alla sua piccola tela, o semplicemnete essere molto diversi e soli. 
A vederli - vedere come sono davvero- si potrebbe pensare che ognuno, ciascuno sia sbalorditivo.  E suppongo, che la parola ognuno includa me. Ma cosa c'è di speciale in me? mi sono chiesto. Presumo che non sia sempre possibile individuare queste cose in noi stessi. Forse perchè da vicino è difficile vedere, come un fire che si china a guardarsi e crede di essere soltanto uno stelo. Credo che la cosa più importante sia avere fiducia in ciò che si è. 
Tu sei speciale. E le persone intorno a te lo colgono in molto più modi di quanto non potrai mai, mai, fare tu. >>



Grazie come sempre per avermi letto e tenetevi pronti a tanti nuovi contenuti, se potete lasciate un commentino, ne sarei molto felice! Grazie!


2 commenti:

  1. Ciao! Ho letto solo Matilda e anche a me è piaciuto davvero tanto *_*

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  2. Le avventure di Jacques Papier è un libro che ho in casa e che devo leggere.

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