venerdì 31 dicembre 2021

Best of 2021 - I tre migliori libri dell'anno

Buongiorno lettori, buon san Silvestro! Ci siamo, tra diverse ore saluteremo questo 2021 claudicante che ha aperto a una vita normale più del 2020 ma che ancora non ci da tregua. 
Valutando l'anno, posso dire di aver fatto belle letture e  di essere consapevole di dover rallentare perchè il desiderio di leggere tutto e subito non significa necessariamente qualità. 
A riprova del fatto che alcuni gioielli li possediamo già senza saperlo. 


Scegliere solo tre libri come migliori dell'anno è stata una vera fatica (e ammetto di aver barato un po') perché quando tiro le somme sembrano passati anni e non mesi dalle prime letture. 

Al primo posto, senza alcun dubbio né mio né di chi mi conosce, si piazza la rilettura de Il dominio del fuoco con la pubblicazione de Il cielo oltre la tempesta.
Elias, Laia e Helene sono i personaggi che porterò per sempre nel mio cuore, che mi hanno fatto innamorare di questa storia e verso cui ho un debito di riconoscenza infinito. 
Terminare la serie è stato un colpo al cuore, ma bellissimo. 


Al secondo posto, si piazza Una corte di fiamme argento di Sarah J Maas. 
Ho amato questo libro, l'ho divorato per il modo in cui ha trattato Nesta, le ha dato degli amici e ha operato in lei una trasformazione in positivo. Ha avuto anche  il pregio di far sviluppare in meno una sorta di ossessione per gli Elriel. 
Se la Maas non mi darà il lieto fine che sogno, credo che mi metterò a piangere.
 




Al terzo posto, a pari merito si collocano Il sognatore e Il regno di rame. 
Vi ho già parlato del libro della Taylor, di come la storia mi abbia incatenato, di come i personaggi siano così positivi e piacevoli da leggere, di come l'amore descritto sia poetico e infinito.
Il regno di rame, secondo libro della serie Daevabad, insieme a L'impero d'oro ha rappresentato per me uno slow burning. 
Non mi ero innamorata subito di Nahri, Dara e Ali ma dal Regno di rame tutto è cambiato e salutare anche questi personaggi è stato incredibile e appassionante.



Faccio la furba e cito altri quattro meravigliosi titoli a cinque stelle verso cui ho un incredibile senso di gratitudine e affetto per ciò che mi hanno trasmesso: Le diecimila porte di January perchè mi ha ricordato il valore della perseveranza e del viaggio come crescita, Rovina e Ascesa e L'inverno della strega perchè hanno chiuso due libri a cui sono in modo diverso molto legata e infine Come uccidono le brave ragazze per aver alimentato la mia passione per il crime e le indagini pericolose. 




Come sono andate le vostre letture? Quali sono i vostri best of del 2021?




venerdì 24 dicembre 2021

My bookish Christmas - le migliori letture natalizie del 2021

Buongiorno lettori e buona vigilia! Oggi, grazie a Ely e Susy, sono qui a parlarvi delle migliori letture natalizie del 2021!


Avevo programmato diverse letture natalizie per il mese di dicembre ma onestamente sono stata oberata di impegni e di lavoro, così alla fine i libri a tema sono stati sostanzialmente due: Un bambino chiamato Natale di Matt Haig e Un mostro per Babbo Natale. 

Entrambi i libri sono scritti per ragazzi, ma mentre il primo, grazie allo stile evocativo e scorrevole dell'autore si presta a lanciare messaggi intensi e adatti a ogni individuo, 
Un mostro chiamato Natale è un piccolo libricino che ha il merito di evidenziare le paure dei bambini e il modo di vincerle. 


Di un bambino chiamato Natale è uscito anche il film su Netflix. 
E' una storia che non risparmia i suoi protagonisti, che cerca l'amore e la gioia anche nel dolore. E' una storia gentile, una narrazione scorrevole che prende il lettore sin dalla prima pagina con interesse. 
Mi è piaciuto leggere la storia di Nikolas e del mondo che incontra sul suo cammino, dimostrando che anche nella miglior vita possibile, sa chi ne ha più bisogno di lui. 



Il libro di Eleonora C. Caruso è una storia veloce, poco impegnativa, illustrata da Maurizia Rubino, che umanizza Babbo Natale, mostrando tutte le fragilità che questa figura si porta dietro e in particolare le sue paure. 
Sarà la squadra Calmamostri a prendersi cura del nuovo alleato. 
Inutile dirvi quanto mi sia piaciuto e divertito. 

Avrei voluto leggere anche 12 cuccioli per Natale ma per ora non ce l'ho ancora fatta, spero che i prossimi giorni di festa siano di ausilio. 
Voi avete fatto letture a tema natalizio?
Se sì, raccontatemi quali libri vi hanno lasciato stupefatti o piacevolmente sorpresi. 

Bacioni, Cris

giovedì 2 dicembre 2021

Review Party: 'Lei che divenne il sole' di Shelley Parker- Chan

Buon pomeriggio lettori, come state? Per me sono giornate caotiche e scrivere a quest'ora è meglio che non scrivere affatto. Oggi vi parlerò di un fantasy storico, uscito due giorni fa, Lei che divenne il sole.


Una piana polverosa, un villaggio tormentato dalla siccità, un indovino. È così che due bambini apprendono il loro fato: per il maschio si prepara un futuro di eccellenza; per la femmina, nulla.

Ma nella Cina del 1345, che soggiace irrequieta al gioco della dominazione mongola, l’unica “eccellenza” che i contadini possono immaginare è negli antichi racconti e il vecchio Zhu non sa proprio come suo figlio, Chongba, potrà avere successo. Viceversa, la sorte della figlia, per quanto intelligente e capace, non stupisce nessuno.

Quando un’incursione di banditi devasta la loro casa e li rende orfani, però, è Chongba che si arrende alla disperazione e muore. La sorella decide invece di combattere contro il suo destino: assume l’identità del fratello e inizia il suo viaggio, in una terra in cui si è accesa la fiamma della rivolta. Riuscirà a sfuggire a ciò che è scritto nelle stelle? Potrà rivendicare per sé la grandezza promessa al fratello e sollevarsi oltre i suoi stessi sogni?

Le voci oltreoceano su questo romanzo erano entusiaste. Di fantasy storici scritti con dovizia di dettagli e con una trama accattivante ce ne sono pochi, per cui la mia curiosità era alle stelle.
Dopo aver letto il primo capitolo, mi è parso chiaro che le mie aspettative erano state ben riposte.

La scrittura dell'autrice mi ha da subito affascinato e nonostante gli aspetti estremamente descrittivi e i capitoli lunghi, il mio interesse è rimasto saldo per tutta la durata della storia.

La vita di Zhu è un esempio di coraggio, forza e resilienza: come contadina e come donna ha imparato a sopravvivere, come monaco e soldato ha acquisito le doti necessarie per diventare potente.
È un personaggio determinato, ottiene ciò che desidera perchè ad esso vota la sua arguzia e la sua intelligenza.
Ha conquistato la gloria partendo dal nulla, ha vinto i pregiudizi che le avevano inculcato da giovane mostrando la sua perseveranza.
È sicuramente uno dei migliori personaggi femminili, una delle eroine più complete del mondo fantasy recente.

La storia ricalca l'ascesa al trono del primo imperatore Ming, siamo attorno al 1345 e gli elementi che compongono i dettagli sono curati e interessanti. 
Non sorprende quindi l'estrema misoginia che pervade le pagine, il concetto di figlia femmina come di 'nullità'.

L'altro punto di vista essenziale per la storia è quello del guerriero eunuco Oyneug, una personalità in eterno contrasto con sé stesso, con i suoi doveri e le sue emozioni.

Il romanzo è dinamico, è un susseguirsi di battaglie epiche e scontri cruenti.
Nonostante non ricarichi il genere fantasy tipico, gli elementi introdotti sono affascinanti e ben calibrati.

È un esordio intrigante, il cui finale mi ha lasciato una grande curiosità sul prossimo volume.

                                 Verdetto: Dipendente