mercoledì 24 febbraio 2021

Recensione: 'Semper fidelis' di Erika Pomella

Buongiorno lettori, lo scorso fine settimana ho letto il romanzo d'esordio di una cara amica, Erika Pomella, pubblicato dalla Triskell edizioni, che ringrazio per la fiducia riposta e la copia digitale del romanzo. 
Ho apprezzato molto questo romance e se volete scoprire il perché, continuate a leggere.


A quattordici anni Savannah ha visto la morte in faccia, ma non le ha permesso di sconfiggerla e rubarle i suoi sogni. Ora lavora nella redazione di un giornale di New York e sogna di vedere il suo nome in fondo a un articolo. Non può immaginare che il suo primo incarico sarà quello di scrivere su ciò che odia di più al mondo: le armi. Leo è un ex marine e lavora in un poligono di tiro. Cresciuto in Texas, ha sempre avuto a che fare con le armi e ne possiede sin da quando è ragazzo. Savannah e Leo non hanno niente in comune, ma, quando si trovano costretti a lavorare insieme, i loro mondi entrano in rotta di collisione. Pieni di cicatrici, spaventati dalla chimica che nasce immediatamente tra di loro, Leo e Savannah dovranno trovare un modo per coesistere e accettare che l'attrazione che scorre tra di loro non è solo un compromesso passeggero.

La prima cosa che mi è saltata subito all'occhio quando ho iniziato la lettura di questo contemporary è stato lo stile di scrittura. E' evidente che Erika conosce la lingua e ha un discernimento nell'usarla che è incredibilmente apprezzabile in un romanzo d'esordio.
Leo e Savannah sono due ragazzi con una situazione molto difficile alle spalle, entrambi hanno vissuto dei trami personali abbastanza profondi che si ripercuotono inevitabilmente anche sul presente. 

Savannah sa cosa vuol dire avere una pistola puntata contro e lottare per la propria salvezza, ma quando Jared, il suo capo, le offre finalmente la possibilità di mostrare il suo talento da giornalista con un articolo sul secondo emendamento americano, non si tira indietro e accetta la sfida. 
Leo, dal canto suo, non si aspettava una ragazza imprevedibile e tenace come Savannah al poligono di tiro dove lavora come insegnante.
Sin da subito, lo scontro è acceso perché il ragazzo è su posizioni diametralmente opposte avendo servito il paese come Marine.
Ciononostante, gli scambi di battute pungenti e una forte attrazione mentale oltre che fisica, porteranno allieva e insegnante ad avvicinarsi sempre di più, scavando nel proprio passato per costruire il futuro a cui sono destinati. 

Sicuramente Savannah e Leo sono due personaggi molto ben caratterizzati: la prima ha un carattere energico, grintoso, dinamico che si legge sia nella voglia di emergere nel suo campo che nel rapporto di coppia. Ha anche diverse fragilità dettate da un'adolescenza vissuta cercando di vincere il dolore e la nostalgia. 
Leo, invece, è un uomo dal cuore buono, un po' burbero ma generoso e leale. 
Ho molto apprezzato il modo in cui la loro relazione nasce, fatta di passione, di tenerezza, di presenza e di tanti piccoli gesti quotidiani. L'ho trovata molto verosimile, convincente.
Ciò che hanno vissuto Savannah e Leo è estremamente difficile da superare, è inevitabile che certe cicatrici ti restino addosso come una seconda pelle. Affrontarle insieme a una persona che ci ama significa dividerne il peso con qualcuno che vede in noi oltre ciò che ci ha spezzato. Ed è questo che unisce Leo e Savannah in una storia complicata ma semplice e appassionata.

Purtroppo non è un romanzo perfetto e ci sono alcuni elementi che mi hanno fatto storcere il naso. Come detto prima, credo che Erika abbia fatto un notevole lavoro di scrittura, ha dimostrato di saper padroneggiare le parole, scrivendo una storia scorrevole senza risultare banale, tuttavia non ho molto apprezzato la ridondanza dei soprannomi dei dialoghi. Se avete letto altre recensioni di romance, sapete che io faccio fatica a tollerare i vezzeggiativi a ogni fine frase. E' un mio limite.
Leggere molto spesso 'Profondo Sud' o 'Ragazzina' mi faceva venire l'orticaria, ma mi rendo conto che non è un problema del romanzo, solo di me come lettrice. 

Inoltre, nonostante la sua bontà d'animo, ho faticato ad apprezzare fino in fondo Leo. Con Savannah mi sono presa subito, mi è piaciuto tutto di lei e ho percepito la sua sofferenza. Leo invece, nonostante abbia il suo bagaglio di dolore e sofferenza, mi ha spesso infastidito a causa di comportamenti che ho trovato a tratti discutibili e irritanti. Naturalmente, si è fatto ampiamente perdonare nel finale con una dichiarazione davvero dolcissima. 

In definitiva, il romanzo d'esordio dell'autrice si dimostra convincente sia da un punto di vista stilistico che di trama e per questo lo consiglio non solo a chi ama il genere ma anche a chi vuole perdersi un paio d'ore nella meravigliosa città di New York. 

                                            Verdetto: Stuzzicante! (3.75 stelline)


Spero che la recensione vi abbia incuriosito e io vi invito ad acquistare il romanzo di Erika per poter apprezzare come me la storia di Leo e Savannah.
Un abbraccio, 
Cris

martedì 23 febbraio 2021

Recensione: 'La casa di fiamme e argento' di Sarah J Maas


Lettori, ci siamo, è uscito anche in Italia a pochissima distanza dall'edizione in lingua il nuovo libro di Sarah J Maas, La corte di fiamme e argento. Ho avuto l'incredibile fortuna di leggerlo a fine gennaio e finalmente ora posso parlarvene. 


Nesta Archeron non è quel che si dice un tipo facile: fiera del suo carattere spigoloso, è particolarmente facile alla rabbia e poco incline al perdono. E da quando è stata costretta a entrare nel Calderone ed è diventata una Fae contro la sua volontà, ha cercato in ogni modo di allontanarsi dalla sorella e dalla corte della Notte per trovare un posto per sé all'interno dello strano mondo in cui è costretta a vivere. Quel che è peggio è che non sembra essere ancora riuscita a superare l'orrore della guerra con Hybern. Di certo non ha dimenticato tutto ciò che ha perso per colpa sua. A rendere ancora più irritante la sua situazione, poi, ci pensa Cassian, apparentemente dotato di una naturale predisposizione a farle perdere il controllo. Ogni occasione è buona per stuzzicarla e provocarla, rendendo però allo stesso tempo evidente la natura del focoso legame che, loro malgrado, li unisce. Nel frattempo, le quattro infide regine, che durante l'ultima guerra si erano rifugiate sul Continente, hanno siglato una nuova e pericolosa alleanza, una grave minaccia alla pace stabilita tra i regni. E la chiave per arrestare le loro mire potrebbe risiedere nella capacità di Cassian e Nesta di affrontare una volta per tutte il loro passato. Sullo sfondo di un mondo marchiato dalla guerra e afflitto dall'incertezza, i due Fae tenteranno di venire a patti con i loro personali mostri, con la certezza di trovare, l'uno nell'altra, quel qualcuno che li accetta così come sono e che li può aiutare a lenire tutte le ferite.

La Corte di Fiamme e Argento ha un ruolo particolare all'interno del panorama letterario perchè con questo libro inizia una trilogia companion rispetto a quella di Una corte di rose e spine che ha ricevuto un grandissimo successo all'estero e, in modo più contenuto, anche in Italia. 

Le mie aspettative erano davvero molto alte perchè sin dalla loro prima apparizione su carta ho avuto un debole per Cassian e Nesta. Cassian è un guerriero, un generale abbandonato, odiato, denigrato, con un cuore immensamente buono, generoso e leale con la sua famiglia, i suoi amici. Nesta, prima di questo libro, era la mia personale incognita. La durezza e la crudeltà con cui trattava gli altri, specie Feyre, mi parevano ingiustificate eppure mi hanno sempre lasciato la convinzione che dentro di lei ci fosse molto di più da raccontare. 

Non mi sono sbagliata. Se dovessi descrivere questo romanzo con una sola parola, probabilmente sceglierei rinascita. La corte di fiamme e argento è il libro di formazione di Nesta, la sua elaborazione del lutto, della sofferenza, della trasformazione che non epr sua volontà ha subito. In questo romanzo, la Maas ha scoperchiato il vaso di Pandora delle emozioni di Nesta e le ha lasciate fluire fino alla sua completa guarigione. 

In questo processo di controllo e auto accettazione, si dimostrano essenziali l'amore e l'amicizia. Cassian le è sempre accanto, percependo i suoi sentimenti, i suoi silenzi e dandole lo spazio di cui ha bisogno. E' grazie a lui che Nesta trova la sua personale missione e fa la conoscenza di Gwyn ed Emerie. 

Come Feyre aveva fatto prima di lei, Nesta grazie al suo potere e alla sua indomabile forza di volontà, riesce a costruire la sua famiglia, trovando un porto rifugio, una casa in cui sentirsi assurdamente felice. 

Il romanzo ha 720 pagine, ma io non ne ho mai avvertito il peso; l'autrice ha saputo dosare bene il romance e la parte fantasy, tenendo conto delle avventure già vissute nella trilogia precedente e anzi, buttando qua e là indizi circa le prossime guerre che la corte della Notte dovrà affrontare.

Il potere che scorre in Nesta è il potere che lei stessa ha sottratto in un impeto di rabbia nel Calderone, è un potere che chiama figure antiche, potenti, terribili. Il simile chiama il simile. La morte che si espande dalle fiamme d'argento di Nesta è potente e pericolosa e la situazione dopo la guerra con Hybern non è serena. Le altre corti sono in fermento, Tamlin è ormai un uomo distrutto e abbandonato a se stesso, solo e poi ci sono gli umani, ancora in dubbio, diffidenti. La situazione è appesa a un filo e in questo gioco di intrecci, la chiave essenziale sarà il tempo.

Ci sono state scene davvero commoventi, altre incredibilmente dolci, altre rabbiose e dure: questo romanzo è stato un caleidoscopio di emozioni. 

Un merito particolare vanno anche ai personaggi secondari: oltre a rivedere Azriel (il mio preferito), Elain, Feyre, Rhysand, Mor e Amren, vengono introdotti nuovi personaggi. 

Ho particolarmente apprezzato Gwyn, una giovane sacerdotessa determinata e volenterosa, la cui tragedia ha spezzato quelli che erano i suoi sogni e Emerie, l'Illyrian deturpata e mutilata, il cui cuore dimostra prontezza di spirito e forza. Queste due ragazze diventeranno il perno di Nesta e della sua missione: ricominciare a vivere. 

Un aspetto, a mio avviso, non essenziale ma che voglio sottolineare è che questo romanzo è disseminato di sesso esplicito, è una storia volutamente piccante. La Maas aveva già scritto diverse scene erotiche nei romanzi precedenti, ma la Corte di Fiamme e Argento è più diretto e spregiudicato. 

Ho apprezzato ogni aspetto di questo libro, trovo che sia stato davvero ben calibrato e mi sono calata nella storia con passione e interesse. Devo ammettere che sfogliata l'ultima pagina, avrei voluto già rileggerlo.

                                                          Verdetto: Assuefatto!




Spero che la recensione vi abbia incuriositi! Se volete, passate anche dalle mie bravissime colleghe
Un bacio, 
Cris

venerdì 19 febbraio 2021

Recensione: 'Neve come cenere' di Sara Raasch

Buongiorno lettori, se mi seguite su instagram sapete che da metà gennaio è partito il gruppo di lettura mio e di Monica del blog Ikigai - di libri e altre passioni. Dopo aver letto Heartless, retelling della storia della Regina di Cuori in Alice nel paese delle Meraviglie, ci siamo dedicate a una trilogia fantasy, uscita qualche anno fa per la Mondadori e passata in sordina. Sto parlando di Neve come cenere di Sara Raasch. 


Da sedici anni i cittadini del Regno d’Inverno sono stati fatti schiavi, privati della loro magia e del loro re. L’unica speranza per il popolo di Inverno risiede negli otto fuggitivi che sono riusciti a scappare e sopravvivere fuori dai confini, in attesa che giunga il momento del riscatto.

Rimasta orfana durante la sconfitta di Inverno, Meira è stata allevata da Sire e ha vissuto tutta la vita come profuga. Sogna di diventare una guerriera e far risorgere Inverno, ma il suo cuore batte anche per Mather, il suo migliore amico nonché erede al trono.

Quando gli esploratori scoprono dove è nascosto il medaglione magico in grado di ridare i poteri a Inverno, Meira decide che è giunto il momento di fare sul serio. Finirà coinvolta in un gioco pericoloso forse troppo spietato per lei. E soprattutto dovrà rendersi conto che il suo destino non le è mai realmente appartenuto.

Neve come cenere parte da una premessa piuttosto interessante. Il mondo in cui è ambientata la storia è diviso in otto regni. Inverno, Autunno, Estate e Primavera sono legati alle stagioni a cui si alternano i regni del Ritmo. 
Angra, re del regno di Primavera, ha ucciso la regina di I'Inverno, Hannah e distrutto il suo retaggio, un medaglione al cui interno era custodito il suo potere, nonché ridotto in schiavitù il suo popolo. 
Le conseguenze di un attacco così efferato sono terribili, la capitale Jannuary è ridotta in macerie, i sopravvissuti all'attacco sono ridotti a un numero esiguo e dopo sedici anni, sono rimasti solo in otto.

Sire, generale della regina Hannah, ha cresciuto Meira e Mather, il futuro re, affinché fossero in grado di difendersi, trovassero il medaglione e lo ricostruissero per liberare il loro popolo e dare nuova vita al regno. 


Meira è una protagonista tipica dei fantasy young adult, è determinata e coraggiosa, leale e insicura, temeraria e anche fragile. 
All'età di sedici anni sfida i pericoli desiderosa di salvaguardare una patria che vive dentro di lei solo attraverso le storie, i ricordi e i racconti degli altri.

Durante la storia, mi è parso che a tratti fosse più concentrata sull'ottenere l'approvazione di Sire, a cui guarda come un padre, che al reale compito che le spettava. E' chiaro che questo dipenda in gran parte dal fatto che sia cresciuta senza dei veri genitori, senza una famiglia.
Ciononostante, pare evidente che qualcosa nel suo passato non torni e quando costretti dalle contingenze, i rifugiati inverniani devono chiedere aiuto al regno di Cordell, governato dal crudele Noam, il seme del dubbio cresce perché Meira viene utilizzata come pedina in un gioco di corte a cui non si aspettava di prendere parte. 

Meira ha la mentalità di un soldato, ma la lealtà e il coraggio di un leader e il desiderio di amare ed essere amata tipico della sua giovane età.
Proprio su questo aspetto, torna uno dei clichè che, se ben fatti, non mi provocano particolari fastidi: il triangolo amoroso. 
Meira è innamorata da sempre del suo migliore amico, Mather, ma la loro relazione pare impossibile perchè Mather sarà il futuro re di Inverno. 
Così, quando entra a gamba tesa l'affascinante erede di Cordell, Theron, la situazione si fa sicuramente più interessante. 
Mather ricambia i sentimenti di Meira, ma gli è sempre stato chiaro che i suoi doveri da sovrano avrebbero impedito lo sbocciare di un sentimento. 
Theron le viene offerto su un piatto d'argento e da subito tra i due si instaura un forte legame di complicità e tenerezza. 
Mather e Theron non hanno molto in comune se non il peso delle responsabilità che graveranno sulle loro spalle un giorno, ma l'affetto nei confronti della ragazza è vero e appassionato. 
La situazione è piuttosto equilibrata, quindi ammetto di essere piuttosto curiosa circa l'evolversi della storia. 

Da un punto di vista stilistico, trovo la trama davvero ben congeniata e scritta in modo scorrevole ma non banale. 
La Raasch ha lavorato molto sia sul worldbuilding che sull'aspetto magico, il finale mi ha poi particolarmente emozionato quindi mi aspetto grandi cose dai prossimi libri della trilogia. 
Un fantasy decisamente promosso. 

Verdetto: Dipendente


Non vedo l'ora di continuare la serie, se l'avete già letta, scrivetemi i vostri commenti qui sotto!
Un abbraccio, 
Cris






mercoledì 17 febbraio 2021

WWW Wednesday #71

Buondì lettori! Torna sul blog una delle rubriche più amate, gli aggiornamenti di lettura di metà settimana. 


What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?





Sto leggendo un bel po' di cose. 
Innanzitutto, con il GDL Two peas in a pod stiamo per terminare Neve come cenere, che per me è una rilettura. Poi, mi sto dedicando al romance di una cara amica, Semper fidelis e infine, ho iniziato divorata dalla curiosità Il regno di rame. Sono alle prime pagine, ma devo dire che i personaggi mi erano davvero mancati. 

Ho iniziato, anche se è momentaneamente sospeso, Parte del tuo mondo, retelling ispirato alla Sirenetta. Vedremo, per ora mi sta convincendo più di Aladdin. 

                 What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?


Febbraio si sta dimostrando un mese poco produttivo, ma stamattina ho iniziato e finito il meraviglioso terzo volume di Heartstopper, in uscita il 2 marzo. 
Onestamente non vedo l'ora di averlo in cartaceo perché la storia di Nick e Charlie è gioia pura. 

What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito?


Sicuramente continuerò la saga della Raasch con il mio gruppo di lettura e poi mi fionderò su Aurora burning, secondo libro della saga sci -fi del duo Kristoff/Kaufman. 

E voi? Cosa state leggendo?
Scrivetemi nei commenti o lasciatemi il link ai vostri blog!
Un abbraccio, Cris



giovedì 11 febbraio 2021

Perchè Fate - The Winx Saga è un buon prodotto nonostante tutto

Lettori, salve a tutti! Oggi ci prendiamo una pausa dai libri e passiamo a parlare di serie Tv.
E' da poco più di un mese che la Winx mania ha vinto tutti quando sulla piattaforma Netflix è stata rilasciata la miniserie ispirata al famoso cartone di Iginio Straffi, Winx. 


Chi non ha mai visto, anche solo di sfuggita, una delle trasformazioni delle ragazze di Alfea? 
Flora, Bloom, Stella, Tecna e Musa, a cui dalla seconda stagione si aggiunge Aisha, sono un gruppo di amiche e di fate che affrontano ogni tipo di avventura insieme, maturando e accrescendo il loro potere. Al loro fianco, i talentuosi e simpatici Specialisti, che le aiuteranno a sconfiggere le Trix, le malvage streghe di Torrenuvola e gli altri nemici in agguato nella dimensione di Magix. 

Il successo delle Winx, sugellato da otto stagioni e una nona in arrivo, due film al cinema e diversi gadget e giocattoli, risulta oggi massimo grazie al live action ordinato dalla piattaforma streaming.


Questa serie Tv ha incontrato critiche sin dalle prime battute a causa della scelta del cast: Flora, di origine latina, viene eliminata e rimpiazzata da sua 'cugina' Terra, ragazzina logorroica che strizza l'occhio al body positive. Musa, il cui aspetto nel cartone è chiaramente orientale, è interpretata da una capacissima attrice che però non risponde all'identikit del personaggio. Sorte peggiore è toccata a Tecna, completamente rimossa. Potrete imaginare le polemiche che si sono scatenate tra i più appassionati.  

Sin dal pilot, appare chiaro che la storia conserva di Bloom e delle sue amiche ben poco, se non il nome. Dopo aver passato il primo episodio a enumerare tutti i difetti della serie Tv - tra cui un femminismo quasi esasperato e un linguaggio volutamente volgare - e le differenze con il cartone, quello che offre Netflix è un teen drama davvero accattivante.

Bloom, protagonista indiscussa, spavalda intrepida e impulsiva [certe cose non cambiano proprio mai], è un changeling, un bambino fatato scambiato alla nascita con uno umano. Dopo aver scoperto i propri poteri in modo causale e pericoloso, viene invitata ad Alfea dalla direttrice Fara per imparare a controllarli. 

Nell'accademia la protagonista fa la conoscenza di Musa, Terra, Stella, Aisha e del bellissimo Sky di Eraclion. 
I ragazzi dovranno fronteggiare una grave minaccia, i Bruciati, che sembrano pronti ad attaccare la scuola pur di avvicinarsi a lei. Nessuno sembra interessato a rispondere alle sue domande, anzi sono troppi i segreti che vengono alla luce e pochi sono disposti a raccontare la verità.


La serie è roboante: gli eventi si susseguono l'uno dietro l'altro con una buona velocità e si finisce per arrivare al colpo di scena dell'ultimo episodio quasi senza rendersene conto. 
L'interpretazione degli attori funziona, sebbene per la brevità delle puntate la caratterizzazione dei personaggi non sia stata particolarmente curata. Eccezion fatta per Bloom, Musa e Beatrix, non è stata data una particolare profondità alle altre figure del Winx club, nè è stato messo in rilievo il legame di amicizia sincera che si instaura tra le fate.
Stella, normalmente spalla comica, viene relegata ad essere l'ombra di se stessa e una pallida imitazione di Diaspro per la prima parte della miniserie, salvo tornare con la solita dose di momenti comici e decisioni pessime nei due episodi conclusivi. Credo che potrebbe diventare uno dei personaggi di punta se la sua storyline venisse ben delineata.

Nonostante gli effetti speciali non siano particolarmente curati, è indubbiamente pregevole la scena della trasformazione di Bloom, che strizza l'occhio alle appassionate come me che adoravano le trasformazioni delle fate e i loro vestiti sgargianti. Anche i cattivi rendono bene sullo schermo, merito del ruolo di Rosalind scritto in maniera misteriosa e complessa, sulla scia del trope del personaggio grigio. 

Cancellata ogni visione pregressa delle Winx, questo prodotto funziona e appassiona tanto gli adolescenti - a cui pure il prodotto era rivolto - quanto gli adulti. La speranza è che con una seconda stagione ormai quasi sicura, gli sceneggiatori provvedano al reintegro delle fate mancanti, magari rispettando le etnie originarie, e si dedichino all'elaborazione di una tridimensionalità dei personaggi.
Comunque, da parte mia, nonostante lo strenuo pregiudizio che mi accompagnava, è sufficientemente promossa. 

                                                         PAROLA DI WINX!








lunedì 8 febbraio 2021

Recensione: Come uccidono le ragazze di Holly Jackson

Benvenuti di nuovo sul blog lettori! Gennaio è stato un mese ricco di fantasy ma non è mancata una perla di altro genere. Come uccidono le ragazze di Holly Jackson, edito il 26 gennaio dalla Rizzoli, ha rappresentato il mio ritorno al mistery, di cui a volte sento fortemente la mancanza. 
Questo libro, promettente già dalla trama, mi ha fatto letteralmente innamorare e l'ho divorato in poco più di una giornata. 


Little Kilton, aprile 2012: Andie Bell, una delle ragazze più popolari della scuola, viene uccisa. O meglio, scompare, e il suo corpo non verrà mai ritrovato. L'assassino è Sal Singh, compagno di scuola e amico della vittima: la polizia e tutti in città ne sono convinti. Il suo suicidio a qualche giorno di distanza ha cancellato tutti i dubbi. Ma Pippa Fitz-Amobi, che al tempo dei fatti aveva dodici anni e che ora si prepara a fare domanda per il college, non ne è per niente sicura. Quando sceglie di studiare il caso come tesina di fine anno, comincia a scoprire segreti che qualcuno in città vuole disperatamente che rimangano tali. E se l'assassino fosse davvero ancora là fuori?

Pip ha deciso di scrivere un progetto per il college davvero impegnativo, vuole portare alla luce un mistero irrisolto che ha distrutto non una, ma ben due vite.
Nel suo piccolo paesino, cinque anni prima, una giovane molto popolare, Andie Bell, sparisce senza lasciare alcuna traccia. Per tutti si tratterebbe di omicidio e a risultare sospettato è Sal Singh, il suo fidanzato, sia perchè diversi giorni prima avevano litigato sia perchè a causa di un repentino cambiamento dei suoi amici, si ritrova senza alibi. Peccato che Sal venga ritrovato nella foresta morto: anche qui, tutti pensano che si tratti di suicidio e nessuno si occupa di scavare più a fondo in un dramma che ha sconvolto tante vite. 
Pip è una ragazza determinata e coraggiosa e le sue indagini partono da cosa semplici, interviste alle amiche più strette di Andie, al fratello di Sal costretto a essere trattato come spazzatura perchè considerato parente di un omicida, al giornalista che si occupò all'epoca del caso. 
Tirando i fili della storia, la giovane giornalista in erba scopre che dietro il mondo di Andie Bell c'erano tante ombre: era una ragazza plagiata dal tipo di famiglia in cui viveva, cercava di vivere oltre le sue possibilità, era una persona con una morale grigia. 
Al contrario, chiunque parli di Sal racconta di un ragazzo buono, giusto, generoso, studioso e il mistero si infittisce. Perchè una persona così perbene è stato condannato come colpevole senza nessuna ricerca ulteriore?

L'indagine di Pip si ingarbuglia, mette in luce i tormenti di tante persone di Little Kilton e le cose si fanno sempre più pericolose per lei perchè c'è qualcuno che vuole metterla a tacere. 
Nonostante in alcuni punti fosse magari nell'aria chi fosse il colpevole, in realtà questa storia nasconde più di una soluzione e fino all'ultima pagina, sono rimasta col fiato sospeso, appassionata, intrigata, desiderosa di sciogliere finalmente la matassa. 

Il finale è adrenalinico, scoppiettante: le ultime pagine mi hanno commosso perché il momento in cui viene fatta giustizia e gli innocenti vengono riabilitati, è un crogiolo di sollievo e speranza. 

Questo libro non ha punti morti, ogni pagina scorre velocemente, di volta in volta che qualcosa viene svelato o che la trama si infittisce, il lettore si trova proiettato nella camera di Pip davanti al suo saggio o alla sua bacheca, preso dal desiderio di elaborare teorie e scovare il misterioso colpevole. 
Oltre a una buonissima trama e a un ottimo stile, la Jackson si dimostra oltremodo pregevole per la scelta di inserire nel testo chat, interviste, documenti alla stregua della misura e forma reale. Mi ha divertito, mi ha fatto sentire come se anche io avessi tra le mani le prove che stava elaborando Pip.

Mi auguro che possiate leggere anche voi questo mistery e innamorarvi come me della lucidità e del temperamento della protagonista, vero centro della storia.

Verdetto: Assuefatto!


Un abbraccio, 
Cris









giovedì 4 febbraio 2021

Review Party: 'Il regno capovolto' di Marie Lu

Buongiorno lettori, oggi vi parlerò di una recente uscita del panorama fantasy, Il regno capovolto di Marie Lu. Ringrazio la casa editrice per la copia ebook in anteprima e le altre blogger con cui ho avuto il piacere di collaborare per raccontarvi delle avventure di Nannerl Mozart.

Nata con uno straordinario talento musicale, la piccola Nannerl Mozart ha un solo desiderio: essere ricordata per sempre. Ma, anche se incanta le platee con le sue straordinarie interpretazioni, ha poche speranze di diventare una celebre compositrice. È una ragazza nell’Europa del Diciottesimo secolo, e ciò significa che comporre per lei è proibito. Suonerà fino a quando avrà raggiunto l’età da marito: su questo il suo tirannico padre è stato ben chiaro. Ogni anno che passa le speranze di Nannerl si fanno più sottili, mentre il talento del suo amato fratellino Wolfgang diventa sempre più brillante, e finisce per oscurarla. Ma un giorno giunge un misterioso straniero da una terra magica, con un’offerta irresistibile: può far diventare il sogno di Nannerl realtà. Ma il prezzo da pagare potrebbe essere altissimo. Nel suo primo romanzo storico, l’autrice bestseller del “New York Times” Marie Lu intesse una storia rigogliosa e poetica che parla di musica, magia e dell’indissolubile legame tra un fratello e una sorella.

Marie Lu è un'autrice che da sempre scrive storie fuori dal comune, sia per trama che per costruzione dei personaggi, ho sempre visto in lei un grandissimo talento. Quando mi è stata offerta la possibilità di leggere Il regno capovolto in anteprima, ero entusiasta. Si tratta di un romanzo a cui l'autrice ha lavorato per dodici anni e che ha una forte componente storica al suo interno. 

Maria Anna Mozart, in famiglia chiamata affettuosamente Nannerl, condivide con il fratello ben più famoso Woferl il suo incredibile talento musicale. Il padre dei bambini, deciso a renderli famosi, a trattarli come bambini prodigio, si occupa di loro con attenzione e severità, correggendo gli errori e delimitando le sbavature. 

Nannerl desidera che suo padre sia fiero di lei, desidera essere ricordata perchè quella magia che avverte quando suona e compone la sua musica, la rende viva e felice. Woferl, anche se decisamente più piccolo di lei, ha un talento innato, a cui si aggiunge la libertà di essere libero, sia di esprimere le proprie opinioni che di comporre e di firmarli. 

Per lei la musica non potrà essere più che un gioco, comporre per una donna è scandaloso e appena raggiunta l'età giusta diventerà una sposa obbediente come sua madre. Questo futuro che le si prospetta davanti le sta stretto, la rende infelice, inerme. 

E' così che tra un desiderio espresso di notte e una melodia composta di giorno che nasce Il regno capovolto. All'inizio è solo una fiaba, vive nei sogni dei due fratelli: alberi a testa in giù, spiagge vivide e una figura misteriosa a tendere la mano. 

Hyacinthus, questo il nome del principino della foresta, ricopre Nannerl di attenzioni, le sussurra all'orecchio i desideri del cuore che non potrebbe ammettere nemmeno a se stessa. Questo essere dagli occhi brillanti e la pelle del colore dei giacinti diventa il suo custode, colui che si dice pronto a renderla immortale tra gli uomini. 

Ma a quale prezzo?

Questa storia si compone di più pezzi che si incastrano tra loro come un puzzle: innanzitutto, ricorre il tema del viaggio, sia materiale che spirituale, il racconto del regno capovolto che rappresenta una storia nella storia e infine, il legame tra i fratelli Mozart. 

Durante la lettura, visitiamo le più grandi città europee dell'epoca: partiamo da Salisburgo e raggiungiamo Vienna, alla corte dell'imperatrice Maria Teresa e delle sue bellissime figlie, poi raggiungiamo Francoforte, Londra e l'Olanda. Durante queste lunghe o brevi soste, Nannerl e Woferl si esibiscono casa dopo casa, mostrando il loro prodigioso talento. Sulla scena e nella vita sono uniti da un rapporto sincero e forte. Sono legati non solo dalla musica ma dal cuore che li tira da una parte e dall'altra, vinti da istinti come delusione, rabbia, tristezza, senza tuttavia allontanarli mai. 

Si alterna a questo errare meditabondo il viaggio nella magia, nel regno creato dai due bambini: un mondo in cui c'è una regina intrappolata in una grotta, un orco addolorato di guardia a una magica spada, una principessa in pericolo e una minaccia nell'ombra. 

Quando si arriva al termine del libro, le sensazioni che si provano sono complesse e opposte: da un lato, avvertiamo la rassegnazione, la malinconia di Nannerl, dall'altro il suo amore per Woferl è quasi commovente e sincero. Nannerl sapeva che in quel tempo la sua grandezza non le sarebbe stata riconosciuta, ma grazie a questa storia, grazie a Marie Lu noi le diamo nuova vita e la rendiamo immortale. 

                                                        Verdetto: Dipendente




Un grazie sentito anche a Dolci Carloni de Le mie ossessioni librose che si è occupata dei banner. 
Spero che la recensione vi piaccia, vi invito a leggere anche quelle delle mie colleghe,
vi abbraccio
Cris