martedì 24 marzo 2020

Recensione: 'La corte di ali e rovina' di Sarah J. Maas

Buongiorno readers, come state?
Come sta andando la quarantena? Sto leggendo molto e sto cercando di smaltire alcune delle mie letture in arretrato, come l'ultimo volume della serie di Sarah J. Maas, La corte di ali e rovina.


Feyre è determinata a raccogliere il maggior numero di informazioni possibile sui piani di Tamlin e del Re di Hybern che minacciano di mettere Prythian in ginocchio. Per questo si è separata dall'uomo che ama e ha fatto ritorno alla Corte di Primavera. Ma per poter portare a termine il suo piano, dovrà tessere una fitta trama di inganni e tenere a bada il suo desiderio di vendetta. Sa bene, infatti, che un solo passo falso potrebbe condurre non soltanto alla sua rovina ma a quella di tutto il suo mondo. La ragazza sa anche che il Re di Hybern non si fermerà davanti a nulla, perciò, a mano a mano che la guerra si avvicina, dovrà decidere di chi fidarsi e cercare alleati nei posti più inaspettati.

Quando è uscito questo romanzo, sono piovute da ogni dove recensioni negative e avevo
molto timore che non piacesse nemmeno a me. 
Non è un segreto che il mio rapporto con la Maas non sia stato proprio un colpo di fulmine, poiché la prima impressione con La corte di rose e spine non è stata delle migliori. 
Avevo apprezzato l'impostazione e lo stile molto scorrevole, avevo amato le ultime cento pagine e il carattere di Feyre ma non l'avevo trovato indimenticabile. 
Con Acomaf, entrando alla Corte dei Sogni, conoscendo meglio Rhys e i suoi amici, visitando Velaris, le cose erano radicalmente cambiate e il colpo di scena finale mi aveva sconvolto senza paragoni.

Leggere La corte di ali e rovina è stato emozionante: un'avventura fatta di politica, intrighi, famiglia, amicizia e amore. Nulla è mancato. 
Feyre è alla corte di Tamlin, che ha venduto Prythian pur di riaverla, cercando di raccogliere informazioni sulla prossima mossa del re di Hybern, fingendo una devozione che non prova.
Lucien la tiene costantemente d'occhio, consapevole che la sua amica nasconde le sue vere intenzioni. 
Quando finalmente svela il suo potere, fugge stanca e provata attraversando la Corte d'Autunno e quella d'Inverno e raggiunge la sua casa. 
Non c'è tempo per ritrovare i suoi amici, Rhys e le sue sorelle che Hybern si prepara ad attaccare, per vanità, per orgoglio, per dimostrare che il Calderone nelle sue mani, può radere al suolo chi gli si oppone. 
E' difficile raccontarvi anche solo parte della trama di questo romanzo perché qualsiasi cosa decidessi di svelarvi non sarebbe abbastanza. 
Feyre si troverà ad affrontare mostri, battaglie, vecchi e nuovi rancori e dovrà combattere con la paura costante e viscerale di perdere tutto. 
E' un romanzo costruito in due parti: una prima che si concentra sulla costruzione delle alleanze e della battaglia, la seconda nella quale infuria la guerra, in cui l'azione diventa estenuante e diverse vite vengono messe a rischio. 
Ci sono state diverse scene che mi hanno fatto piangere, incentrate sulla famiglia e la sorellanza, sul valore dell'amicizia e sulla forza d'animo, sull'aiuto che viene offerto con forza e senza richiedere nulla in cambio.
Uno degli aspetti più belli del romanzo è la cura che l'autrice ha avuto nel delineare i personaggi, nel tenere a mente caratteri così diversi, talvolta scostanti, faticosi senza rovinare l'integrità del romanzo. 
Nesta ed Elain assumono una certa rilevanza e i nuovi poteri con i quali sono state forgiate, consentono di approfondire quei tratti solo vagamente accennati. 
Azriel, Mor e Cassian sono i paladini di questa battaglia, guerrieri pronti a sacrificarsi e morire per una causa superiore, amici pronti a rischiare per proteggersi a vicenda, sentimenti complicati, sottesi e confessioni da svelare.
Naturalmente questo romanzo non è esente da difetti, la Maas non riesce a osare, a mantenere le sue scelte, seppur sofferenti, e tende a compromettere la parte fantasy per far prevalere il romance, ma davanti alla quantità di emozioni che provato, non posso tirarmi indietro. 
Non posso non amare questo libro, pregi e difetti compresi. 

                                                  Verdetto: Dipendente (4.5)



Avete letto la serie di Sarah J Maas? Vi è piaciuta?
Bacini, Cris




lunedì 16 marzo 2020

Blog tour 'Aurora Rising' di Jay Kristoff e Amie Kaufman| Le origini della fantascienza

Buongiorno readers, grazie all'evento organizzato per l'uscita di Aurora Rising, avremo l'occasione di dedicarci a un piccolo viaggio nella storia del genere fantascientifico, cercando di comprendere come e dove è nato e dove è arrivato oggi.





Anno 2380: ai cadetti dell'ultimo anno dell'Accademia Aurora sta per essere affidata la prima vera missione. Tyler Jones sa che, proprio perché è il migliore del suo anno, potrà reclutare la squadra dei suoi sogni. Peccato che, a causa del suo comportamento sconsiderato, come punizione gli vengano assegnati d'ufficio i cadetti scartati da tutti gli altri capisquadra, quelli con cui nessuno vorrebbe mai lavorare. Proprio lui, l'allievo più talentuoso dell'Accademia sarà al comando di una vera e propria banda di disperati: una diplomatica, cintura nera di sarcasmo, una scienziata sociopatica con la tendenza a sparare ai suoi compagni, uno smanettone geniale e dall'ironia pungente, un guerriero alieno con seri problemi di gestione della rabbia, una pilota abilissima con un leggerissimo debole per Tyler.
Ma non è nemmeno questo il suo problema principale. Infatti, solo dopo aver risvegliato da un sonno lungo duecento anni la misteriosa Aurora Jie-Lin O'Malley, Ty scopre che proprio lei potrebbe innescare una guerra rimasta a lungo sopita e che, ironicamente, proprio la sua squadra di disperati potrebbe essere l'ultima speranza di salvezza per l'intera galassia.

La fantascienza è un genere di narrativa che nasce nel Novecento. 
Il romanzo fantascientifico mescola fantasia e scienza, descrive ipotesi sorprendenti di commistione tra scienza moderna ed elementi fantastici. 
La definizione (science fiction da cui l'abbreviazione sci-fi)) è stata coniata nel 1926 da Hugo Grensback in occasione del lancio della rivista Amazing stories che pubblicava prettamente racconti ispirati al mondo del fantastico e che ebbe un notevole successo.
In Italia, invece, il termine 'fantascienza' si deve a Giorgio Monicelli che nel 1956 fondò la rivista Urania, pubblicata da Mondadori. 
La rivista non riscosse molto successo e chiuse dopo appena un anno, ma i romanzi editi sotto quel genere incontrarono il favore del pubblico. 


La narrativa non è nuova a opere fantascientifiche, si possono ritenere precursori del genere diverse opere come il Somnium di Keplero circa dei viaggi sulla Luna, Frankestein di Mary Shelley sulla vita artificiale e i romanzi di Jules Verne. 
Tuttavia, si ritiene che le opere di fantascienza abbiano avuto inizio a partire dallo sviluppo della scienza moderna, ovvero dal 1600 con le grandi scoperte di Cartesio e Galileo.

I topoi che caratterizzano il romanzo fantascientifico sono: lo spazio, l'esplorazione e i viaggi interstellari. 
Tuttavia, nel tempo e con il progresso scientifico, l'ambito si è allargato e sono stati inseriti i viaggi nel tempo e le dimensioni parallele, le facoltà paranormali, le forme di vita aliena e la vita artificiale. 
Negli ultimi anni, invece, ha trovato rilievo anche la realtà virtuale, il cyberspazio, la genetica, la clonazione e in generale, la biochimica. 
I personaggi di queste storie sono in generale umani, mutanti, cyborg, alieni e il linguaggio è ricco di neologismi, visto la presenza di realtà ed elementi inventati. 
Le descrizioni sono molto accurate per permettere al lettore di immaginare i luoghi e gli eventi della storia. 

Generalmente, si riconoscono tre fasi nell'evoluzione del genere sci- fi: un primo periodo, le cui opere, ispirate a Jules Verne, si concentrano sulla meraviglia del progresso scientifico ( l'avvento dell'elettricità, l'acqua corrente, la telecomunicazione). 
La seconda fase, risalente a Wells, vede nella fantascienza un modo per indagare le conseguenze delle nuove invenzioni (internet, cyberspazio). 
Infine, la terza e più recente fase, chiamata New Wave e ispirata a Dick e al suo Blade Runner, indirizza i romanzi verso l'analisi dell'individuo nel progresso scientifico e la sua reazione introspettiva. 

"Il romanzo sci-fi mescola fatti scientifici e verità profetiche."
Basti ricordare Ray Bradbury e il suo Farheneit 451, George Orwell e 1984, nella letteratura per ragazzi Guida galattica per autostoppisti di Douglas, Carve the Mark della Roth, Illuminae di Jay Kristoff e Amie Kaufman, Le cronache lunari di Marissa Meyer.

Ovviamente la fantascienza si è spostata anche nel cinema e nei videogiochi, riscuotendo un grande seguito. E' il caso di Star Wars e Star Trek, saghe intramontabili o E.T., film che continua a far piangere generazioni di persone. 

Cosa ne pensate? Vi è piaciuto questo approfondimento? Leggerete Aurora Rising?


Bacini, Cris

Recensione: 'Non so perchè ti amo' di Mariana Zapata

Buongiorno lettori, in questi giorni di quarantena sto leggendo molto e proprio ieri, per la challenge delle ragazze di Ikigai, nonché per la Gufo Readathon su instagram, ho terminato Non so perchè ti amo di Mariana Zapata. 
E' stata la prima volta con quest'autrice, di cui molti hanno parlato molto bene, e devo ammettere che non sono rimasta delusa. 
From Lukov with love è una storia bellissima e non vedo l'ora di parlarvene. 



Jasmine Santos ha trascorso quasi tutta la sua vita sul ghiaccio: è una campionessa di pattinaggio in coppia. Ma ora che il suo partner l'ha scaricata, non ha molte opzioni: per quanto sia talentuosa, il suo caratteraccio è un vero ostacolo a trovare qualcuno disposto a fare coppia con lei. Forse è arrivato il momento di dire addio ai pattini? Quando il campione del mondo in carica, Ivan Lukov, le chiede di diventare la sua nuova partner, Jasmine sa che potrebbe essere un'occasione unica e irripetibile. Il problema è che lei e Ivan non si sopportano e non fanno che litigare da quando sono adolescenti. Se vogliono che la coppia funzioni, devono provare ad andare d'accordo... o almeno a cercare di non uccidersi durante gli allenamenti. Perché il pattinaggio è una questione di fiducia ed è impensabile vincere una gara senza fidarsi l'una dell'altro. Se Jasmine vuole davvero tornare in pista, dovrà rimettere tutto in discussione. Persino il suo odio per Ivan.

Con le autrici che riscuotono molto successo io entro in crisi.
Mi piace poter avere una mia opinione senza farmi influenzare da quelle altrui, quindi ci arrivo sempre dopo, in tempi non sospetti. 
Ho iniziato il libro con un po' di diffidenza perché era piaciuto a tutti, persino a chi smonta i romance con facilità.
Già dai primi capitoli, ho dovuto ricredermi. La storia si concentra su Jasmine, sulla sua passione per il pattinaggio artistico, iniziato quando era poco più di una bambina, racconta delle sue preoccupazioni, delle sue paure, dei suoi fallimenti. 
Il libro è un omaggio a tutti coloro che almeno una volta nella vita si sono sentiti in difetto perché non abbastanza bravi, non abbastanza buoni, non abbastanza amati. 
Leggere dei sentimenti di Jas, dei suoi crolli emotivi, di ciò che vive fuori e dentro la pista di pattinaggio è catartico, perché non ci si può non fermare a riflettere, a comprendere quanto i sogni costino sacrificio, fatica, passione e tanta forza di volontà. 
Ivan è la spalla perfetta, nonostante i battibecchi, le battute crudeli, gli sbalzi d'umore. Sa come rispettare i sentimenti e le esigenze di Jas, sa quando si spinge il limite e ha bisogno di tornare con i piedi per terra, sa come donarle amore. 
Molti hanno definito questo romanzo uno slow-burn, forse perché la parte più fisica della storia, giunge quasi alla fine del libro ma non sono d'accordo. 
Sin dalle prime pagine, sin dal primo incontro tra Ivan e Jas, si capisce che sono anime gemelle, che il loro amore era soltanto nascosto dietro sarcasmo e presunzione. 
Ivan ha una stima incrollabile della sua partner come pattinatrice ma si fida in modo completo di lei come persona. 
L'aver sacrificato tutto in nome dello sport, della passione, li rende complici, uniti, li fa diventare migliori amici. 
Dopo aver abbassato le difese ed essersi mostrati veri, fragili, nudi, finalmente il sentimento può mostrarsi con tutta la sua intensità ed è così romantico e passionale che più di una volta mi sono trovata a sospirare.
Un aspetto ugualmente importante è la caratterizzazione della numerosa famiglia di Jas, una presenza confortante, il supporto essenziale per ogni persona.
Il sapere di valere, al di là di ogni premio, coppa o medaglia, che ci sarà qualcuno disposto a dirti 'ti voglio bene', disposto a dare tutto per la tua felicità.
Lo stile dell'autrice è scorrevole, fluido, le pagine fluiscono tra le mani senza problemi ed è un valore aggiunto a una storia già profondamente intensa. 
Ho letto un libro d'amore bello come non mi capitava da tempo e non posso che consigliarvelo. 

                                                       Verdetto: Assuefatto!

Spero che la mia recensione vi abbia incuriosito e che anche voi possiate dare una possibilità a questa autrice. 
Un abbraccio, 
Cris

mercoledì 11 marzo 2020

Review Party: 'Aurora Rising' di Amie Kaufman e Jay Kristoff

Buongiorno a tutti lettori! Ieri è uscito per la Mondadori Aurora Rising e sono felice di potervelo consigliare, così che in questi giorni un po' grigi, v possa far volare nello spazio!



anno 2380: ai cadetti dell’ultimo anno dell’Accademia Aurora sta per essere affidata la prima vera missione. Tyler Jones sa che, proprio perché è il migliore del suo anno, potrà reclutare la squadra dei suoi sogni. Peccato che, a causa del suo comportamento sconsiderato, come punizione gli vengano assegnati d’ufficio i cadetti scartati da tutti gli altri capisquadra, quelli con cui nessuno vorrebbe mai lavorare. Proprio lui, l’allievo più talentuoso dell’Accademia sarà al comando di una vera e propria banda di disperati: • una diplomatica, cintura nera di sarcasmo • una scienziata sociopatica con la tendenza a sparare ai suoi compagni • uno smanettone geniale e dall’ironia pungente • un guerriero alieno con seri problemi di gestione della rabbia • una pilota abilissima con un leggerissimo debole per Tyler.
Ma non è nemmeno questo il suo problema principale. Infatti, solo dopo aver risvegliato da un sonno lungo duecento anni la misteriosa Aurora Jie-Lin O’Malley, Ty scopre che proprio lei potrebbe innescare una guerra rimasta a lungo sopita e che, ironicamente, proprio la sua squadra di disperati potrebbe essere l’ultima speranza di salvezza per l’intera galassia.

Kristoff mi aveva pienamente conquistata con Nevernight ed è stato molto entusiasmante leggerlo in coppia. Il suo stile è inconfondibile e non ho fatto fatica a riconoscere personaggi, battute, colpi di scena che sono tipici di quest'autore. 
La penna di Amie Kaufman, allo stesso tempo, ha reso lo scritto molto scorrevole, appagante e piacevole da leggere.

Il romanzo ha saputo tenermi incollata perché, nonostante non sia una grande appassionata di sci-fi, ho trovato il worldbuilding interessante, seppur ancora accennato.
Siamo su una stazione spaziale, l'accademia Aurora, una sorta di scuola per cadetti addetti alle missioni di pace con gli altri popoli alieni. 
Tyler è emozionato per la Selezione, ma disposto a tutto per salvare Aurora, una ragazza viva vissuta per secoli in criogenesi, finisce per dover accettare gli scarti, ciò che resta e che nessuno ha mai voluto. 
Tyler è un ottimo personaggio, è ligio alle regole, è buono ed è un leader capace.
Seppure con una squadra che nessuno avrebbe voluto, si fa carico della missione e prova a coordinare persone diametralmente opposte, per carattere e inclinazioni. 


Proprio i compagni della squadra 312 (che mi ha ricordato con affetto la Rampion Squad) sono stati i veri protagonisti del romanzo. 
Scarlett è la sorella di Tyler, è una rossa tutto pepe, un genio della diplomazia, con una vena sarcastica e irriverente. 
Cat, l'Asso della squadra, è indubbiamente controversa: ha uno spiacevole modo di trattare gli altri che può farla risultare antipatica ma che, a mio avviso, nasconde delle insicurezze. 
Finian è colui che ha fatto dell'autoironia una forma di sopravvivenza. A causa di una malattia, fa uso di un esoscheletro e nonostante sia estremamente capace, è costantemente tenuto lontano dagli altri. 
Zila è la meno caratterizzata della squadra, non solo perchè parla poco e quindi il suo Pov si vede in rare occasioni, ma anche perché ha un modo di comportarsi a tratti surreale. Sembra incapace di provare emozioni ma è davvero in gamba e le sue intuizioni hanno salvato in più di un'occasione la baracca.
Kal è un syldrathi, è un soldato molto forte, il suo istinto per la violenza combatte con la voglia di essere considerato in modo diverso, con altri occhi. E' il personaggio che mi ha affascinato di più perchè ho provato per lui un mix di amore e odio. Non vedo l'ora di conoscerne più a fondo le dinamiche.
Al di fuori di questo nutrito gruppo, c'è Auri, la ragazza che risvegliata dalla criogenesi, non sa nulla di ciò che sia successo alla sua famiglia o al progetto per il quale si era imbarcata. 
Ho letto che Auri è un personaggio molto contestato, soprattutto per alcuni atteggiamenti infantili, ma non sono d'accordo. Aprire gli occhi e sapere che tua madre, tuo padre, tua sorella, non esistono più, che il mondo come lo hai sempre conosciuto è ormai fuori dalla tua portata, sentirsi incapace di dare la propria opinione e non avere aderenza alla realtà, deve essere doloroso e frustrante. 
Senza contare, poi, che Auri nella Piega ha sviluppato degli strani poteri sui quali non ha controllo e per i quali quindi serve il giusto tempo. 


La coralità del romanzo apre a scenari, emozioni e comportamenti diversi e non ho potuto che affezionarmi a tutti i componenti. 
Anche il world building ha fatto la sua parte: mi ha incuriosita la storia dei syldrathi e del loro conflitto, la diversità di specie con cui sono in contatto i terrestri, modi di fare e aspetti curiosi e interessanti. 
Il finale è stato un vero colpo di scena e non vedo l'ora di leggere il seguito! 

Verdetto: Dipendente!


La serie The Aurora Cycle è formata da:
1. Aurora Rising
2. Aurora Burning
3. Untitled


Spero che la recensione vi sia piaciuta e vi do appuntamento ai prossimi giorni!
Baci, Cris

venerdì 6 marzo 2020

Review Tour: 'Loki. Il giovane dio dell'inganno' di Mackenzi Lee| Thor vs Loki

Buongiorno lettori, come state? Come sta andando la vita con le scuole e le università chiuse?
Mi fa piacere parlarvi di Loki, il giovane dio dell'inganno, romanzo di Mackenzie Lee su uno dei villain più amati dell'universo Marvel.


Non è ancora giunto il momento di misurarsi con gli Avengers: per ora il giovane Loki è impegnato al massimo delle sue forze per dimostrarsi eroico, mentre tutti intorno a lui lo ritengono inadeguato. Tutti tranne Amora, l'apprendista maga, che sente Loki come uno spirito affine e riesce a vedere la sua parte migliore. È l'unica che apprezzi la magia e la conoscenza. Un giorno però Loki e Amora causano la distruzione di uno degli oggetti magici più potenti conservati ad Asgard e lei viene esiliata su un pianeta dove i suoi poteri svaniscono. Privato dell'unica persona che abbia visto la sua magia come un dono piuttosto che una minaccia, Loki scivola sempre più nell'ombra di suo fratello Thor. Ma quando tracce di magia vengono ritrovate sulla Terra e messe in relazione con alcuni omicidi, Odino manderà proprio Loki a scoprire cos'è successo. Mentre si infiltra nella Londra del diciannovesimo secolo, la città di Jack lo Squartatore, Loki intraprenderà una ricerca che va oltre la caccia a un assassino. E finirà per scoprire la fonte del proprio potere e quale sarà il suo destino.

Questo romanzo presenta la figura di un Loki ancora giovane, alle prese con una forte sfiducia nei confronti di suo padre e suo fratello, che lo fanno sentire poco amato, mal accolto e sempre di troppo. 
L'autrice, con una narrazione dinamica e scorrevole, racconta le origini di uno dei villain più amati di sempre e lo fa pensando soprattutto ai ragazzi. 
Infatti, se dovessi descrivere con poche parole quest'opera, non avrei problemi a definirlo un vero e proprio romanzo di formazione. 
Il perno centrale è Loki, la sua difficoltà nel vivere su Asgard all'ombra del fratello e la voglia di poter fare la differenza, anche correndo il rischio di commettere degli errori. 
E' inevitabile non provare simpatia per il dio degli inganni, per il suo umano desiderio di essere compreso e accettato. 
Loki è temuto per la sua magia, la potenza che potrebbe rompere ogni argine e sembra che nessuno riesca a vedere oltre ciò che potrebbe diventare, pare che il suo destino sia già scritto.
Amora, l'unica amica e maga a sua volta, sembra comprenderlo e stuzzicarlo perché mostri davvero il suo volto, affinché non si pieghi a suo padre, perché accetti la sua natura invincibile. 
Tuttavia, quando si oltrepassa ogni limite, bisogna assumersene le conseguenze ed è così che Loki viene spedito per conto del padre su Midgard in una missione dai tratti grotteschi. 
La Terra per Loki è un luogo di persone dal valore insignificante e per metà del suo soggiorno, odia con tutte le sue forze la sorte che gli è toccata, paragonandola a quella di Thor, il prescelto. 

Loki non sapeva cosa dire. Sapeva cosa significasse essere scacciati, indesiderati, e scherniti per come si è fatti. Voler trovare la forza e l'orgoglio nelle cose che ti rendono te stesso, nonostante il mondo ti dica di nasconderle. E' una dissonanza difficile da cogliere finchè non ti risuona nelle orecchie.

Essere sulla Terra, tuttavia, si dimostra ben più interessante del previsto e la battaglia per la supremazia è dietro l'angolo. 
E' un romanzo che soffre di una prima pare abbastanza lenta e che tuttavia serve per presentare gli elementi che determinano la crescita di Loki e rappresentano la motivazione del suo allontanamento dal bene. 
Loki si convince che nessuno si aspetta da lui altro che il caos, la distruzione, l'inganno, il suo dissidio interiore giunge al culmine quando accetta che nulla potrà mai cambiare. 
Il romanzo è accattivante, non solo per la cura grafica e per i dettagli, ma anche per la missione, a tratti noir, che il dio svolge sulla Terra. 
L'autrice ha delineato la personalità di Loki con destrezza, dimostrando di poter entrare in simbiosi con il personaggio e donargli la giusta combinazione di luci e ombre.
E' un libro piacevole, godibile e dallo stile giovane e frizzante. Sicuramente consigliato. 

Verdetto: Dipendente


Il confronto tra Loki e Thor


Un aspetto cruciale del romanzo, ma anche della mitologia norrena, è il confronto tra Thor e Loki.
Loki è arrogante, sarcastico, irriverente, un personaggi che a tratti può risultare antipatico e in questo, l'autrice ha dimostrato di riuscire a caratterizzare in toto la sua personalità. 
Di Thor viene detto poco: lasciate perdere ogni iconografia del dio. 
Si tratta di un uomo bello, dai tratti volitivi, biondo e mascolino, forte ma grezzo, stupido e incapace. Non sa destreggiarsi con diplomazia, l'unico linguaggio che conosce è la forza bruta e questo aspetto causerà all'erede al trono diversi problemi. 
Non solo non è capace di comportarsi da fratello, mancando totalmente di empatia, ma non si sforza di tessere un piano o una strategia, agendo in modo avventato.
Loki non ha nessuna stima di suo fratello, non perde occasione per prenderlo in giro e per dimostrargli la sua inadeguatezza mentale. 
Thor, al contempo, è diviso tra la voglia di comprendere e proteggere suo fratello da se stesso e l'incapacità di uscire fuori dagli schemi, dalle regole, dall'ordine. 
Il loro rapporto è dunque altalenante, talvolta si supportano, più spesso si pongono l'uno contro l'altro, in una girandola di emozioni che passa dall'odio all'amore e viceversa. 
E' stato interessante indagare l'aspetto più umano e curiosare tra le emozioni che anche gli dei sembrano provare. 

Il review tour e l'approfondimento continuano sugli altri blog, non perdetevelo!


Spero che la recensione vi abbia incuriosito, vi abbraccio
Cris

mercoledì 4 marzo 2020

Review Tour: 'La catena d'oro' di Cassandra Clare

Gioia e giubilo in casa Chronicles, miei amati lettori! Finalmente dopo aver amato e adorato La catena d'oro di Cassandra Clare, posso parlarvene qui sul blog! Vi anticipo già che sono in fibrillazione per il seguito e che amo tutti i personaggi!


Cordelia Carstairs è una Shadowhunter, e in quanto tale le è stato insegnato fin dalla più tenera età come si combattono i demoni. Quando il padre viene accusato di un terribile crimine, lei e il fratello Alastair partono alla volta di Londra con la speranza di riuscire a evitare la rovina della famiglia. Sona, la madre, vorrebbe che lei trovasse un marito e si sistemasse, ma Cordelia è più determinata a diventare un'eroina che una sposa. Presto, nella capitale britannica, la sua strada si incrocia nuovamente con quella di James e Lucie Herondale, suoi cari amici d'infanzia, che la trascinano in un mondo sfavillante e affascinante, fatto di sale da ballo, missioni segrete e luoghi magici popolati da vampiri e stregoni, dove Cordelia però è costretta a tenere nascosto il suo amore per James, promesso sposo di un'altra fanciulla. La nuova vita della ragazza viene sconvolta quando una serie di attacchi demoniaci devasta la città, e questa volta si tratta di qualcosa di completamente diverso da ciò con cui hanno avuto a che fare fino a questo momento gli Shadowhunters. Qualcosa di apparentemente impossibile da uccidere che si muove alla luce del sole e colpisce la gente ignara con un veleno letale. Londra è messa immediatamente in quarantena e gli amici di Cordelia, intrappolati come lei nella città, scoprono di essere dotati di poteri incredibili, un'eredità oscura di cui fino a quel momento ignoravano l'esistenza. Questo li costringe a compiere una scelta drammatica che li condurrà a comprendere quanto crudele sia il prezzo da pagare per essere eroi. Edizione speciale con contenuti esclusivi: un racconto inedito e un poster nella retrocopertina.

Le Origini hanno rappresentato il momento in cui, seppur con anni di ritardo, ho iniziato ad amare Shadowhunters. Il tormento e la passione di Will, l'amore per Tessa, il legame profondo e indivisibile con Jem, penso che saranno per sempre il massimo capolavoro di Cassandra Clare. 
Sin da quando l'autrice ha annunciato la pubblicazione di una trilogia incentrata sui figli di questi amati personaggi, il mio animo da fangirl è andato in visibilio. 
Avevo poi già avuto modo di conoscere alcuni dei personaggi nelle novelle de 'Fantasmi del mercato delle ombre' e vederli interagire con vecchie conoscenze è stato magico. 
Ma, andiamo con ordine: James e Lucie Herondale sono i figli adolescenti di Will e Tessa e accolgono con affetto la famiglia Carstairs che sta affrontando un momento di grande difficoltà. 
Cordelia è la migliore amica di Lucie e il suo arrivo a Londra è provvidenziale, in modo che le due ragazze possano allenarsi in vista della cerimonia che le unirà nel vincolo parabatai. 
In modo altrettanto improvviso, raggiunge la città anche Tatiana Blackthorn e sua figlia adottiva Grace, le quali hanno sempre vissuto lontane dal mondo degli Shadowhunters nella loro tenuta a Idris.
Tra James e Grace c'è un rapporto segreto che li unisce sin da bambini e il suo arrivo sembra sconvolgere completamente la sua vita. 
I drammi familiari e amorosi sono interrotti da attacchi di demoni improvvisi che non si erano più visti dalla Guerra Meccanica. 
James, Lucie, Cordelia, con l'aiuto di Christopher, Thomas e Anna Lightwood e di Matthew Fairchild cominceranno ad indagare per scoprire a cosa è dovuto il ritorno dei demoni e per quale motivo il loro veleno è così letale. 
La narrazione della Clare è piacevolissima, lo stile è scorrevole e gli eventi si susseguono l'uno dopo l'altro senza interruzioni o sospensioni. 
L'atmosfera eduardiana rende le avventure dei novelli guerrieri tipiche di un romanzo bohemien e rappresenta un'ambientazione godibile e interessante. 
Si organizzano balli e picnic, si è accompagnati dallo chaperon e si frequentano salotti intellettuali che solleticano la curiosità e l'animo del lettore.
Uno degli aspetti sicuramente più affascinanti è poi il potere che sia Lucie che James hanno ereditato da Tessa, per metà stregone e metà Shadowhunters. 
James ha gli occhi color topazio, gentile dono di un Principe dell'Inferno, ha la capacità di tramutarsi in ombra, mentre Lucie ha un dono particolare, speciale, che scopriremo quasi alla fine del romanzo. 
La forza di questo libro è nei personaggi. 
Cordelia ha un animo coraggioso, potente, è la proprietaria di Cortana, la celeberrima spada indistruttibile e quando la impugna, ne rappresenta quasi la personificazione. 
E' forte, determinata e si prende cura degli altri con livore. 
Matthew è un animo tormentato, nasconde dei segreti che non è disposto a svelare e che lo portano sull'orlo costantemente. I suoi sentimenti sono espressi con la stessa noncuranza, quasi temesse di far del male a chi ha più caro. L'unica eccezione è James, il suo parabatai, per il quale è disposto a dare ogni cosa, anche la vita. 

Anna è forse un perno essenziale della storia perché rappresenta il fascino, la meraviglia di chi è se stessa e non se ne vergogna. Oltrepassa i limiti, strapazza cuori e legge nel cuore delle persone, scoprendone gli aspetti più deboli.
Il finale è sorprendente, mi ha sconvolta e incuriosito: la Clare non ha problemi a mischiare le carte e a impedire la linearità della storia, lasciando nel lettore l'ansia, la voglia di andare avanti. 
Un romanzo bellissimo, che mi ha intrattenuta con fascino e passione e che mi ha lasciato con un vuoto nel cuore, in attesa del seguito. 
Un piccolo bonus per il contenuto speciale alla fine del libro che racconta scene del matrimonio di Will e Tessa, una piccola novella che mi ha emozionato tanto da versare diverse lacrime. Il loro amore sarà sempre uno dei più belli di sempre.

                                               Verdetto: Assuefatto ( 4.5 stelline) 


Avete già acquistato il nuovo romanzo della Clare? Siete interessati agli Shadowhunters? Cosa vi aspettate da La catena d'oro?

Un bacio gigante, 
Cris


martedì 3 marzo 2020

Review Party: 'Aria di novità' di Carmen Korn


Buongiorno lettori, sono felice di portarvi la recensione dell'ultimo libro di Carmen Korn, Aria di novità, che chiude la serie che racconta la storia di un intero secolo attraverso la vita di quattro meravigliose donne. 


È il 1970 e Henny, che ha «l’età del secolo» ed è concentrata sui preparativi per il suo settantesimo compleanno, chiede divertita all’amica di sempre: «Hai mai tradito tuo marito?». Guardarsi allo specchio è più difficile, ma dentro si sente ancora una ragazzina; perché cos’è il tempo, in fin dei conti? A festeggiare con lei, insieme alle immancabili amiche, al marito e ai figli, ci sarà una nuova generazione appena entrata nell’età adulta: Katja, una fotografa che decide di mettere in secondo piano la sua vita per documentare con le immagini quel che accade nei focolai di guerra sparsi per il mondo; Florentine, modella di fama internazionale tornata a sorpresa ad Amburgo con una notizia che lascerà parenti e amici a bocca aperta; e poi Ruth, giornalista e militante, che fatica a liberarsi dalla travagliata relazione con un uomo violento pericolosamente vicino alle frange più estreme. Fra le tre giovani donne si ricrea lo stretto sodalizio che ha unito le loro madri e nonne e, con grande felicità di Henny, la generazione successiva alla sua porta avanti la tradizione: condivide felicità e sfortune, i momenti insignificanti e quelli importanti. A fare da sfondo, le grandi vicende politiche e sociali degli anni Settanta e Ottanta: la Germania divisa, la guerra in Vietnam, il terrorismo, l’immigrazione; e poi gli scandali della Casa Bianca visti dall’Europa, lo scioglimento del blocco orientale e infine l’evento risolutore per eccellenza: il crollo del Muro nel 1989. Ma prima che la storia intervenga ad abbattere questa barriera, chiudendo un’epoca e aprendone una nuova, le vite delle protagoniste subiranno diversi scossoni.
Dopo Figlie di una nuova era ed È tempo di ricominciare, la trilogia di Carmen Korn trova in questo volume la sua commovente conclusione.


Sapevo che la lettura di questo romanzo sarebbe stata un'ardua impresa perchè le protagoniste che ho tanto amate, sono ormai più che adulte. 
Questo era già annunciato come il libro del tramonto e mi aspettavo fosse triste, ma in verità il termine più giusto per la sensazione che ho provato tra le pagine di questa storia è malinconia. 
L'autrice, nello scrivere questo romanzo, ha inserito tutta la nostalgia per le avventure ormai trascorse delle sue ragazze. 
E' un libro che si prende del tempo, costruito su una narrazione lenta, quasi esasperante, per concludere ogni storia, per dare a tutti il proprio lieto fine. 
Non ci si abitua a chiudere il cerchio: Louise, Lina, Ida, Kathe, Henny hanno vissuto anni pieni, difficili, intensi e attraverso di essi ci hanno emozionate e trasportate in un secolo di cambiamenti, di difficoltà e di separazioni. 
Eppure, sopra ogni cosa, ci hanno trasmesso un messaggio d'amore, verso la propria famiglia, verso se stessi e verso la vita.
I personaggi salutano le scene con le caratteristiche tipiche dei loro caratteri: melodramma, romanticismo, ordine, follia, testardaggine. 
E' inevitabile non soffrirne, versare lacrime per chi ci ha regalato tante e variegate emozioni. 
Tuttavia, a differenza dei primi due volumi, ho trovato che il contesto storico sia solo vagamente accennato, so che la Korn avrebbe potuto fare di più, non limitarsi a scorci lineari, ma inserire con più intenzione i personaggi nella Storia. 
Il libro è un concentrato di eventi che colorano la vita dei personaggi, la influenzano e in qualche modo la indirizzano: sono gli anni del Muro e di Berlino est ed ovest, della RAF, dei CD e dei computer. 
E' un'epoca che allunga le sue radici fino ai nostri anni e porta con sè i primi dubbi e paure, le crisi dell'io del nuovo millennio, la globalizzazione e le lotte per i diritti. 
Un neo della narrazione è l'insieme dei PoV che costituisce la base dello stile della Korn, che amplifica la coralità della storia, aggiungendo anche paragrafi brevissimi, che hanno rallentato la storia. 
Leggere questo romanzo è stato speciale: ha rappresentato un ciclo che si compie, un capitolo che si chiude.
La mia preferita, Henny, mi ha poi fatto chiudere il romanzo con le lacrime agli occhi perchè ha saputo vivere circondata d'amore. 

                                                            Verdetto: Dipendente!

Se non avete mai letto la trilogia della Korn, su instagram pubblicherò un post con i 5 motivi per leggere questi meravigliosi romanzi. 

Ringrazio la casa editrice Fazi per la copia ebook e per la fiducia nell'organizzare questo evento e un grazie anche a Ilaria di Airals World e Concetta Di Martino per le grafiche.


Un abbraccio, 
Cris