martedì 31 gennaio 2023

Review Party: 'Le guerriere che sfidarono l'oscurità' di Namina Forna

Buongiorno lettori, due giorni di recensioni su due. Sono quasi emozionata xD
In anteprima rispetto all'uscita prevista per il 7 febbraio recensisco il seguito di Le guerriere d'oro di Namina Forna, Le guerriere che sfidarono l'oscurità. 


Le dee sono vasti corpi eterei fatti di energia e luce di stelle, ognuno così grande da poter contenere un intero universo, eppure così piccolo da stare sul suo trono dorato. Sono illimitate, contraddittorie. E sono le mie madri. Sono passati ormai sei mesi da quando Deka ha liberato da un sonno secolare le antiche divinità di Otera, scoprendo al contempo la verità su di sé e il proprio scopo nel mondo. Ora nel regno imperversa la guerra, ma la battaglia è soltanto all'inizio. Esiste infatti una forza oscura, sinistra e senza pietà, che minaccia l'umanità intera e Deka e le sue sorelle di sangue devono fermarla a tutti i costi. Ma, a mano a mano che sviluppa nuove abilità, la ragazza è costretta a fare i conti con una verità scomoda: lei potrebbe essere al contempo la chiave per la salvezza di Otera ma anche la sua più grande minaccia. E questo non è l'unico segreto che le dee le hanno tenuto nascosto…

Quando ho cominciato questo secondo volume, ero piuttosto disorientata poiché riprende sei mesi dopo gli eventi di The gilded Ones.
Deka ha risvegliato le dee, ma gli jatu non sono disposti ad arrendersi. Dovrà recuperare antichi oggetti magici in grado di aiutare le dee di Otera a tornare nel mondo se vuole sconfiggerli, soprattutto per aiutare le giovani donne rinchiuse nella capitale, di cui la giovane si sente particolarmente responsabile. 

Entrare in medias res è stato un po' complicato perché non ricordavo benissimo tutti i dettagli del primo romanzo, ma come per Le guerriere d'oro la narrazione è abbastanza semplice e dinamica, merito di uno stile di scrittura fluido e scorrevole.
Tuttavia, devo fare una premessa di carattere personale prima di offrirvi una recensione oggettiva del romanzo.
A gennaio ho letto diversi libri, e ad esclusione di It starts with us di Colleen Hoover e di Anatomy, si sono rivelati fantasy impegnativi per differenti aspetti: lo stile, le descrizioni, l'evoluzione della trama. Quindi sono arrivata alla fine di gennaio piuttosto stanca, motivo per cui sento di non essere entrata in empatia con il romanzo quanto avrei voluto. 

Detto questo, sento di promuoverlo seppur non a pieni voti. 
Mi è piaciuta l'evoluzione di Deka, che nonostante sia ancora ragazza sola e abbia paura di sbagliare, si comporta sempre al massimo delle sue forze, come Nuru forte e indipendente.
 Oltre a una componente di azione e battaglie molo forte, c'è infatti un grandissimo spazio per i pensieri della protagonista che dimostra una grande crescita personale.
Merito soprattutto di Britta e Becalis, le sue grandi amiche, coloro che rappresentano la sua famiglia. Questo aspetto è essenziale perché la sorellanza, la libertà sono temi che passano dalla carta al lettore con grande fluidità. 
Peccato per gli scarni momenti con Keita, che avevo adorato nel primo libro. 

Tornano anche altri personaggi e se ne inseriscono di nuovi, come la Primogenita Melanis, ma resta tutto piuttosto marginale, non riuscendo a dare piena compitezza alla storia. 
Il finale è molto interessante, sono curiosa di capire come concluderà la trilogia e che opportunità ci saranno per Deka e le altre. 

Verdetto: (più che) Stuzzicante

Conoscete la serie? Vi sta piacendo? 
Baci, Cris




lunedì 30 gennaio 2023

Review Party: 'Anatomy. Una storia d'amore' di Dana Schwartz'

Buongiorno lettori, iniziamo la settimana con il piede giusto! Ho letto in questi giorni una recente uscita Mondadori che ringrazio per la copia digitale del romanzo. Sto parlando di Anatomy, una storia d'amore di Dana Schwartz. 


Quando Hazel si imbatte in Jack fuori dalla Società reale degli anatomisti di Edimburgo non ne rimane particolarmente colpita. Nel momento in cui però le viene proibito di frequentare i corsi del celebre dottor Beecham in quanto donna, capisce che il suo nuovo amico potrebbe tornarle molto utile. Perché con Beecham la ragazza ha stretto un patto: se riuscirà a superare l'esame di abilitazione studiando per proprio conto, potrà proseguire la carriera medica. Ma senza poter seguire le lezioni ufficiali, a Hazel non basta prepararsi sui libri: deve esaminare cadaveri. E, scherzo del destino, ha appena conosciuto qualcuno che si guadagna da vivere trafugandoli. Ma pure Jack ha i suoi problemi: loschi individui si aggirano per i cimiteri, i suoi amici scompaiono in circostanze misteriose, e la terribile peste romana, che già due anni prima aveva ucciso migliaia di persone, sembra essere tornata. E nessuno vuole occuparsene. Tranne Hazel. Ora i due dovranno unire le forze per scoprire gli oscuri segreti nascosti non solo in quelle tombe senza nome, ma nel cuore stesso della buona società di Edimburgo.

A volte tutto ciò di cui abbiamo bisogno sono due ragazzi con un certo gusto per il macabro, un'ambientazione da brividi e un mistero da risolvere. 

Hazel è una giovane donna, figlia di un Capitano della Marina, lasciata a se stessa, che ha sviluppato un grande amore per la scienza e in particolare la medicina. E' coraggiosa, determinata e vuole realizzare il proprio sogno: diventare un chirurgo. 

Per farlo si serve dell'aiuto di Jack, un ragazzo che per vivere si divide tra un lavoro a teatro e uno come trafugatore di corpi al cimitero. Quando i due si incontrano, iniziano una collaborazione proficua visto che Hazel vuole studiare e Jack ha bisogno di soldi. Più tempo trascorrono insieme e più i due maturano un rapporto sentimentale che si evolve in modo naturale, dolce. 

Hazel è stretta nei suoi obblighi da giovane aristocratica, specie nel fidanzamento con il cugino Bernard, ma dimostra acume e intelligenza necessari per portare avanti le proprie convinzioni. Jack non ha mai ricevuto nulla dalla vita ed è un ragazzo buono, gentile, che sebbene sia la spalla di Hazel, regge bene il suo ruolo da co-protagonista. 

Il mistero si concentra sulla ricomparsa della peste romana, una malattia che prevede la presenza di bubboni sulla schiena pieni di sangue, i quali conducono alla morte. Tuttavia, nulla di ciò che Hazel vede sui cadaveri, in aggiunta alle numerosi sparizioni di persone povere, sembra essere riconducibile alla malattia, quanto piuttosto a una macchinazione, allo zampino di tre persone incognite. 

La storia mi ha preso tantissimo, soprattutto per lo stile di scrittura veloce e dinamico. Non ci sono momenti di pausa o di noia, si è completamente dentro la storia. Sebbene la storia non sia indimenticabile, ho trovato il libro una lettura estremamente piacevole. Probabilmente avrei scritto un finale più concreto e meno raffazzonato, ma comprensibile in previsione di un secondo volume, di cui sono estremamente curiosa.

Lo consiglio soprattutto a quanti hanno amato Stalking J the Ripper o agli amanti del True crime perchè Hazel è una protagonista interessante, imperfetta e coraggiosa e la storia si divora nello stesso tempo di un podcast. 

                                                         Verdetto: Dipendente  


Ringrazio le mie colleghe per aver organizzato l'evento e per la grafica, passate a leggere le loro recensioni. 
Un abbraccio, 

Cris



venerdì 20 gennaio 2023

Review Party: 'Noi i cattivi'di Amanda Foody e C.L.Herman

Ben trovati lettori, oggi doppia recensione. Situazione eccezionale, quindi spero mi diate il massimo supporto.  Altra nuova uscita è Noi i cattivi scritto da Amanda Foody e C.L. Herman.


A ogni generazione, al sorgere della Luna di Sangue, le sette famiglie della remota città di Ilvernath scelgono ciascuna un proprio campione che combatterà in un torneo all'ultimo sangue. In palio c'è il controllo assoluto sull'alta magia, la più potente al mondo, a lungo ritenuta esaurita e ora gelosamente custodita in segreto da una delle sette famiglie maledette di Ilvernath. Finora i crudeli Lowe hanno vinto quasi tutti i tornei, e si preparano a confermare il proprio dominio. Ma quest'anno c'è qualcosa di nuovo: grazie al bestseller Una tradizione tragica , che ha svelato tutti i segreti del torneo della Luna di Sangue, i sette contendenti sono sotto i riflettori del mondo intero. Possono avere nuove informazioni, nuovi mezzi per vincere. Più di tutto, possono avere una scelta: accettare il loro destino, o riscrivere la storia. Una storia che, però, deve essere intrisa di sangue.

Sarò sincera, ho letto Noi i cattivi per pura curiosità. Ne avevo sentito parlare benissimo sia nella bookcommunity estera che dai lettori esterofili italiani. Per cui avevo alte aspettative e devo dire che sono piuttosto soddisfatta della mia esperienza di lettura. 

Dopo aver letto libri impegnativi stilisticamente parlando come The Atlas Six e Hell Bent, ho trovato questo romanzo confortante, con un linguaggio scorrevole e diretto che mi mancava moltissimo. L'idea, poi, di presentare i personaggi attraverso un multi PoV è stata ben realizzata e il lettore può chiaramente farsi un'idea dei Campioni di Ilvernath passando direttamente per la loro mente, comprendendone pensieri e motivazioni. 

Passando alla trama vera e propria, seppur per certi versi l'idea di fondo è già vista, Amanda Foody e C.L. Herman hanno saputo coglierne le sfumature e creare qualcosa di unico e originale.

Ogni vent'anni durante la Luna di Sangue si svolge un torneo in cui i Campioni delle famiglie di Ilvernath si scontrano per la gestione e il possesso della magia. La battaglia è all'ultimo sangue perchè l'alta magia è il crogiolo di ogni forma di potere, ma soprattutto è animata dal bisogno di dare lustro alla propria famiglia.

Un personaggio secondario piuttosto pedante è proprio la famiglia: le loro aspettative, i loro bisogni, le loro aspirazioni. I Campioni, infatti, combattono per il resto, per la conoscenza, per la magia e per il potere, e questo li rende cattivi ma non incomprensibile.

Non si può non empatizzare con Isobel, Briony, Alistar e Gavin per le loro vite a stretto contatto, per l'odio che dovrebbe guidarli e a volte non da pace. È stato un libro interessante, di cui avevo bisogno, l'ho trovata davvero una buona proposta.

Grazie alla Mondadori per la copia digitale e alle mie colleghe per aver organizzato tanto festosamente l'evento dedicato a questa storia intrigante.

Spero vi piaccia,

baci

Cris



giovedì 19 gennaio 2023

Review Party: 'Hell Bent. Portale per l'inferno' di Leigh Bardugo

Buongiorno lettori, il 10 gennaio è uscito in tutte le librerie il seguito più atteso di sempre. Sto parlando di Hell Bent, secondo libro della serie dark academia di Leigh Bardugo, cominciata con La Nona Casa.


Trovare un portale per il mondo sotterraneo e rubare un’anima dall’inferno. Un piano semplice, se non fosse che le persone che compiono questo particolare viaggio raramente tornano indietro. Ma Galaxy “Alex” Stern è determinata a liberare Darlington, anche se questo le costerà il futuro alla Lethe e a Yale.

Impossibilitate a tentare un salvataggio perché non possono accedere alle risorse della Nona Casa, Alex e Pamela Dawes, l’assistente di ricerca, mettono quindi insieme una squadra di dubbi alleati per salvare il “gentiluomo della Lethe”. Insieme, dovranno navigare in un labirinto di testi arcani e artefatti bizzarri per scoprire i segreti più gelosamente custoditi dalla società, infrangendo ogni regola. Ma quando i membri della facoltà iniziano a morire, Alex sa che non si tratta di semplici incidenti. Qualcosa di letale è all’opera a New Haven e, se vuole sopravvivere, dovrà fare i conti con i fantasmi del suo passato e con l’oscurità insita nelle mura dell’università.

Denso di storia e ricco di colpi di scena nello stile magnifico di Bardugo, Hell Bent dà vita a un mondo intricato e indimenticabile, pieno di magia, violenza e mostri fin troppo reali.

La Nona Casa è un libro che si apprezza con il tempo. Per me è stato importante rileggerlo per comprenderne a pieno le potenzialità. Infatti, per la sua intricata struttura, necessita di un'attenzione particolare. Non è un libro che si divora, è un libro che richiede tempo e interesse costante. 

Hell Bent prosegue allo stesso modo. La Bardugo ha creato qualcosa di originale, quasi sensazionale perché c'è una grandissima cura sia per quello che riguarda l'aspetto architettonico di Yale e New Haven, sia rispetto all'evoluzione della narrazione in sè. 
L'autrice, infatti, viaggia tra storia e magia, inserendo elementi che richiedono un grande studio e notevole impegno. In questo libro ci sono demoni, vampiri, società segrete, riti mistici e massonici, citazioni bibliche e opere letterarie. Oltre a questa già imponente costruzione, vengono poi descritte ed elaborate le personalità dei personaggi, le loro emozioni, i rimpianti, le ambizioni, i desideri, le paure.

Alex ha una galassia dentro di sé: a mano a mano che leggiamo del suo percorso, ci sentiamo sempre più risucchiati dalla sua forza d'animo, dalla resilienza, dalla volontà che schiaccia un cuore magari grigio, ma che batte per una vita che valga la pena di essere vissuta.
Dawes, che un po' mi aveva irritato nel primo libro, qui dimostra un profondo senso di lealtà e amicizia, non si tira indietro davanti a nulla e dà fondo a ogni briciolo di coraggio pur di restare. 
Turner, Tripp e Mercy sono aggiunte necessarie ai fini della storia, ma non mancano di spessore e profondità tanto che il lettore finisce per empatizzare, per comprenderli. Il risultato di questo interesse è la capacità di avvertire la presenza dei personaggi secondari non solo come strumento, ma come parte integrante della Lethe, di New Haven. 
Darlington mi è mancato. Era stato il mio personaggio preferito de La nona casa perché avevo amato la sua sete di conoscenza, la sua fiducia incrollabile, la sua cortesia d'altri tempi, la sua forza e la sua bellezza. Avrei voluto vedere di più, saperne di più, ma in quei pochi attimi in cui c'è stato, ha sempre fatto la differenza.

Credo che la Bardugo abbia un vero talento nel raccontare le persone e le loro sfumature ed è sicuramente questo il primo e grande punto di forza di una serie che non smette di stupire.
Tuttavia l'incontrastata superiorità di questo romanzo non si legge solo in questo ma anche nella determinazione di Alex a riportare indietro Darlington andando persino all'inferno, nella purezza di Turner nello scoprire la verità dietro i nuovi omicidi che hanno sconvolto Yale, nella cupa determinazione della Dawes di salvare i suoi amici e restare alla Lethe, il suo mondo. 

E' un libro difficile, è lento, è molto descrittivo, ma ogni pagina vale la pena. Ogni accadimento si incastra alla perfezione come parte di un puzzle in cui solo la Bardugo è architetto onnisciente e dea della vita e della morte. 
Abbiate pazienza e scoprirete un mondo unico che merita tutte le stelle del panorama letterario.

                                                     Verdetto: (quasi) Assuefatto
                                                                  4.75 cuoricini


Conoscete la Bardugo? Vi piacciono i suoi libri? Cosa ne pensate della Nona Casa?
Baci, 
Cris






martedì 10 gennaio 2023

Wrap up Dicembre + TBR Gennaio

Buongiorno lettori e buon anno! Questo post arriva con un ritardo infinito perché tra lavoro, studio e impegni vari, il periodo delle feste è terminato giusto ieri. Nei prossimi giorni arriverà anche il post sui buoni propositi per il blog e l'account Instagram, per me come lettrice ma al momento ci dedichiamo agli aspetti più semplici e organizzativi. 

WRAP UP - Cosa ho letto a Dicembre?

Ho letto davvero poco, stavo per lasciare inconclusa la Goodreads challenge, ma con un recupero speciale all'ultimo i 100 libri sono stati portati a casa. Nel mio wrap up ci sono Nick e Charlie che mi salvano sempre dal grigiore della vita, i romance, salvacondotto dei periodi intensi, Enola Holmes e il mio primo libro di Adam Silvera, Più felice che no.






TBR - Cosa leggerò a Gennaio?

Gennaio è ricco di uscite interessanti. Leggerò in gruppo It starts with us della Hoover e non avete idea di quanto abbia voglia di conoscere meglio Atlas. Poi, ho sentito parlare benissimo di Noi i cattivi, una nuova dilogia, quindi era scontato il mio interesse. Regina del mese è la Bardugo con Hell Bent, seguito attesissimo de La nona casa. A fine mese, toccherà ad Anatomy, una storia d'amore e The Diviners di Libba Bray. 
Conto di leggere anche qualche arretrato, ma il tempo è poco e siamo già a dieci gennaio.





Questo è tutto per oggi gente! Ci risentiamo tra qualche giorno con un nuovo post!
Quali sono i vostri programmi di lettura? Raccontatemelo nei commenti o lasciatemi il vostro link, passo a leggervi. 
Baci, 
Cris