Buongiorno lettori, iniziamo la settimana con il piede giusto! Ho letto in questi giorni una recente uscita Mondadori che ringrazio per la copia digitale del romanzo. Sto parlando di Anatomy, una storia d'amore di Dana Schwartz.
A volte tutto ciò di cui abbiamo bisogno sono due ragazzi con un certo gusto per il macabro, un'ambientazione da brividi e un mistero da risolvere.
Hazel è una giovane donna, figlia di un Capitano della Marina, lasciata a se stessa, che ha sviluppato un grande amore per la scienza e in particolare la medicina. E' coraggiosa, determinata e vuole realizzare il proprio sogno: diventare un chirurgo.
Per farlo si serve dell'aiuto di Jack, un ragazzo che per vivere si divide tra un lavoro a teatro e uno come trafugatore di corpi al cimitero. Quando i due si incontrano, iniziano una collaborazione proficua visto che Hazel vuole studiare e Jack ha bisogno di soldi. Più tempo trascorrono insieme e più i due maturano un rapporto sentimentale che si evolve in modo naturale, dolce.
Hazel è stretta nei suoi obblighi da giovane aristocratica, specie nel fidanzamento con il cugino Bernard, ma dimostra acume e intelligenza necessari per portare avanti le proprie convinzioni. Jack non ha mai ricevuto nulla dalla vita ed è un ragazzo buono, gentile, che sebbene sia la spalla di Hazel, regge bene il suo ruolo da co-protagonista.
Il mistero si concentra sulla ricomparsa della peste romana, una malattia che prevede la presenza di bubboni sulla schiena pieni di sangue, i quali conducono alla morte. Tuttavia, nulla di ciò che Hazel vede sui cadaveri, in aggiunta alle numerosi sparizioni di persone povere, sembra essere riconducibile alla malattia, quanto piuttosto a una macchinazione, allo zampino di tre persone incognite.
La storia mi ha preso tantissimo, soprattutto per lo stile di scrittura veloce e dinamico. Non ci sono momenti di pausa o di noia, si è completamente dentro la storia. Sebbene la storia non sia indimenticabile, ho trovato il libro una lettura estremamente piacevole. Probabilmente avrei scritto un finale più concreto e meno raffazzonato, ma comprensibile in previsione di un secondo volume, di cui sono estremamente curiosa.
Lo consiglio soprattutto a quanti hanno amato Stalking J the Ripper o agli amanti del True crime perchè Hazel è una protagonista interessante, imperfetta e coraggiosa e la storia si divora nello stesso tempo di un podcast.
Verdetto: Dipendente
A me è piaciuta la Maniscalco, ma questo ancora di più
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