giovedì 31 gennaio 2019

Most Anticipated Reads of 2019

Buongiorno lettori, ero molto indecisa su che post portarvi oggi visto che ultimamente vi bombardo di recensioni, così ho pensato di raccontarvi quali sono i romanzi che aspetto maggiormente in questo 2019. 



Per quanto riguarda i romance, i libri più attesi sono 'Un maledetto lieto fine' di Bianca Marconero e in generale, anche i suoi prossimi libri che riguardano Alex e Alice. 
Non vedo l'ora poi di tornare nel Vermont con Angela Contini e conoscere uno dei fratelli di Mackenzie. 
Questo è anche l'anno di Alessia Esse, che ha scritto il mio libro del 2018 e in generale della vita, e Colleen Hoover che torna in Italia grazie alla Sperling con il titolo 'Un ricordo mi parla di noi' (ma questi titoli?!).


La Schwab è una delle autrici che ho scoperto quest'anno e che non intendo più lasciare: in estate dovrebbe uscire il secondo della duologia di Questo canto selvaggio (Our dark duet), in autunno per la Newton l'ultimo volume della serie 'Magic' e 'Vicious', primo di una nuova duologia dell'autrice. 


Cassandra Clare pubblicherà con la Mondadori l'ultimo volume della serie The Dark Artificies il 19 febbraio e in lingua il primo della trilogia dedicata ai figli di WIll e Tessa Herondale 'Chain of gold'. 
L'attesa sarà estenuante!



Finalmente arrivano in Italia serie acclamatissime: sto parlando di A court of thornes and roses di Sarah J. Maas e la duologia del Grishaverse di Leigh Bardugo. 
Ovviamente non vedo l'ora di comprare e amare tutto!
Il mio desiderio prima o poi verrà esaudito e vedrò pubblicato il seguito di The winner's curse, The winner's crime che tutti, ma proprio tutti, avevano amato. Il ritardo quindi è assurdo e inconcepibile!


L'unica uscita in inglese a cui sono interessata (non leggendo in inglese, non mi piace mettere in wish list libri che non leggerei comunque) è Broken Throne, la serie di short stories legate alla serie di Regina Rossa che ho amato. Spero che la Mondadori la traduca e mi renda una ragazza felice, altresì lo comprerò e leggerò comunque! 
Ovviamente, aspetto poi con ansia il seguito di The cruel prince, The wicked King che è uscito da pochissimo in lingua. So, Mondadori spicciatiiii! *-*

 

Ultimo ma non meno importante A reaper at the gates, terzo volume della mia serie del cuore, Il dominio del fuoco. 
La Nord ha detto che è un volume corposo e che necessita di un gran lavoro di traduzione, quindi lo aspettiamo per l'autunno. Conto i giorni!





mercoledì 30 gennaio 2019

WWW Wednesday #57

Buongiorno lettori, come state? Siamo già giunti a metà settimana: il tempo vola!
Questo mese ammetto di aver letto davvero tantissimo, quindi pensavo di fare un wrap up per ricordarvi quali erano state le letture e dove trovare le recensioni. 
Intanto, vediamo cosa ho combinato questa settimana :P


What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?


Ammetto che Anne dei Tetti verdi è una lettura che mi sto trascinando da qualche settimana perchè continuo a preferirgli altro. Mi rendo conto che è super sbagliato,perciò prometto di finirlo entro questa settimana. 
A cosa servono le ragazze inaugura la collaborazione con La Corte editore, non potevo lasciarmi sfuggire questo titolo super femminista, che mi ha conquistato sin dalle prime pagine. 

What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?

 

Ho terminato la settimana scorsa l'ultimo volume di Regina Rossa, un'ossessione che mi ha accompagnato tutto il week end. Non riesco ad abbandonare i miei personaggi preferiti e sento tanto la loro mancanza. Leggete questa serie, damn! 

Avevo in lettura da moltissimo tempo Mary e il fiore della strega, così l'ho terminato prima di venderlo. 
So perchè non l'ho finito subito, non mi aveva preso più di tanto e quando l'ho concluso, ho pensato che la vendita era stata un'ottima scelta.
Sorry, not sorry.


Via di novelle leggendo la quinta e la sesta della nuova raccolta 'Fantasmi del mercato delle ombre'. 
Con queste storie, alcune godibili, altro superflue, la Clare ci avvicina a The Last Hours, la futura trilogia sui discendenti di Will Herondale e Tessa. Non vedo l'ora! *-*
La casa delle bambole è un raccontino gratuito di 25 pagine, troppo poco per esprimere un giudizio. Onestamente non mi ha lasciato nulla. 


Ieri ho iniziato e terminato il nuovo libro di Bianca Marconero. Come al solito, Bianca gestisce l'amore con una sapienza incredibile: le sue storie, anche quando fanno male, sanno arrivare al cuore. 
Diverso dal suo solito stile, è un romanzo amaro, a tratti ambiguo e complesso. 

What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito? 



Signori e signore, preparatevi a un febbraio scoppiettante! Ci saranno tantissime uscite super interessanti e qui sul blog pioveranno tante recensioni. 
Quindi, sono pronta a ridere con Emma Chase e il suo Ex. 
A innamorarmi di tutti i colori del cielo con Angela Contini. 
E a soffrire con Cassandra Clare, perchè è crudele e sadica e mi aspetto di tutto da lei. 

Una settimana intensa, non è vero? E voi? Cosa state leggendo?

Bacini, Cris











lunedì 28 gennaio 2019

Recensione: 'Tempesta di guerra' di Victoria Aveyard

Buongiorno lettori e buon lunedì!
Questo post è davvero importante per me perchè chiude un cerchio durato ben quattro anni e iniziato con Regina Rossa. 



Mare Barrow lo ha imparato fin troppo bene quando Cal l'ha tradita, ferendola a morte. Ora, desiderosa di proteggere il proprio cuore - e di assicurare la libertà ai rossi e ai novisangue come lei -, è determinata a rovesciare il regno di Norda una volta per tutte e togliere la corona dalla testa di Maven. Ma non esiste battaglia che si possa vincere da soli, perciò, in attesa che i rossi si preparino a insorgere, Mare è costretta a fare fronte comune proprio con il ragazzo che le ha spezzato il cuore. Solo così potrà forse riuscire nel suo intento e sconfiggere colui che l'ha quasi distrutta. Perché lei, insieme agli argentei, i potenti alleati di Cal, e alla Guardia Scarlatta, ha nelle mani una forza formidabile. Ma l'ossessione che guida le mosse di Maven è profonda e lui non si fermerà fintanto che non avrà di nuovo dalla sua parte Mare, anche se questo significa demolire tutto - e tutti - lungo la strada. La guerra è ormai alle porte e ciò per cui Mare ha lottato finora è in pericolo. Sarà sufficiente la vittoria per far cadere i regni argentei? Oppure la ragazza che controlla i fulmini sarà costretta per sempre al silenzio? Nel capitolo finale della serie di Victoria Aveyard, Mare dovrà finalmente abbracciare il suo destino e chiamare a sé l'intero suo potere, perché a questo punto tutto dovrà essere messo alla prova. Ma non tutto sopravviverà...

Parlare di questo romanzo è difficile, anzi, ammetto di aver cancellato due e più volte le poche frasi che finora avevo messo insieme. 
E' difficile perchè terminare una delle tue serie preferite ti lascia sempre un po' triste, sapendo di dover dire addio a personaggi con cui sei cresciuta, che ti hanno dato tanto e a cui sei terribilmente affezionata. 
E' altrettanto difficile perchè è un romanzo molto sofferto, in cui tutti sono contro tutti, in cui la politica, gli intrighi la fanno da padroni, in cui persino l'amore deve lasciar spazio a 'cause' di superiore importanza. 
Tempesta di guerra mette un punto a una storia iniziata in sordina, attraverso le scelte di tre ragazzini, costretti tutto a un tratto a crescere e a prendere in mano le redini di un mondo ingiusto e scorretto. 
Norda, ormai allo sbaraglio, divisa tra gli alleati del Re e dell'Usurpatore, minacciata dai lacustri, da Piè di Monte e da Monforte, ha un unico scelta: sopravvivere per andare incontro all'inevitabile cambiamento. 
Mare è devastata dalla scelta che Cal ha fatto, il regno prima del suo cuore, la corona prima del suo nome, ma rifiuta di mostrarsi debole. Orgogliosa, caparbia, determinata costruisce attorno alla sua sofferenza la sua resistenza: sorge,da sola, rossa come l'alba, anche grazie all'aiuto della sua famiglia e di Farley.
Cal è un vero principe, sempre in prima linea, pronto a difendere, sorprendere, lottare. 
Stretto tra i ricordi di due genitori ormai defunti, non sa orientarsi, conscio della portata della sua decisione ma a pezzi senza la donna che ama. 
Evangeline, vera sorpresa di questo romanzo, mi ha stregata. La sua durezza, la sua forza, la sua determinazione servono a proteggere le uniche due persone che ama e per le quali sarebbe disposta a morire. Quando finalmente sceglie di essere libera, mi ha commosso e ho adorato la sua scelta.
L'amore è davvero ciò che muove il sole e le altre stelle!
Ho amato tutto in questo libro: il worldbuilding che viene ulteriormente ampliato, le azioni e i colpi di scena che si susseguono a un ritmo incessante, le emozioni radicate nei personaggi, l'amore. Peccato solo per lo stile poiché nonostante io l'abbia terminato in breve e sia come sempre scorrevole, ho trovato pesante gestire la lettura attraverso così tanti PoV, in particolar modo quello di Iris, la principessa lacustre che Maven ha sposato. 
La sua mente è estremamente formale, a tratti complessa e irritante. 
Mi rendo conto che era però necessario per comprendere cosa stava accadendo sull'altro fonte della storia ma non posso negare che mal l'ho tollerata.
Anche il finale mi ha lasciato qualche dubbio: penso che la scrittrice abbia volutamente lasciato alcune situazioni irrisolte per completare 'Broken Throne', la raccolta di novelle successiva alla fine degli eventi. Tuttavia l'ultima parola del libro mi ha fatto esplodere il cuore, facendomi soffrire più di quanto mi aspettassi. 
Ho amato questo libro, tanto quanto ho amato l'intera serie, pur essendo consapevole che non sono privi di difetti. Quello che mi hanno trasmesso negli anni, le avventure magnifiche che mi hanno permesso di vivere hanno cancellato ogni riserva.
So che sarà difficile trovarne un'altra saga che per me sia così speciale. 
Leggetela. 

                                           




                                               Verdetto: Assuefatto! (4.5 cuoricini)



Bacioni, Cris

venerdì 25 gennaio 2019

Segnalazione: 'Beauty and The Blade' di Miriam Ciraolo

Buongiorno a tutti lettori, oggi è un gran giorno! Dopo quasi un anno e mezzo, finalmente oggi su Amazon.it è possibile acquistare Beauty and the Blade, il sequel di Beauty and The Cyborg, retelling de La bella e la Bestia, della italianissima Miriam Ciraolo. 
Ho amato il primo libro, l'ho trovato veramente originale e con personaggi ben caratterizzati, per cui non vedo l'ora di continuare a vivere questa splendida avventura!


 Dopo aver liberato Il Nido Di Spine, Bellatrice e i suoi compagni si trovano nei boschi in attesa di ricevere direttive da parte della LOX: un'organizzazione segreta che tenta di liberare l'umanità dal dominio dei cyborg e di sconfiggere la Evaborg, la sua organizzazione rivale.

Sono trascorse due settimane dall'ultima missione, e inaspettatamente nel bosco appare una donna che sembra conoscere Alec e i suoi più intimi segreti. La nuova arrivata si presenta come un'agente della LOX a cui è stato affidato il compito di scortare Bellatrice e i suoi amici nel quartier generale. Ma loro non sanno che la donna li condurrà ben presto in un luogo freddo e letale, dove gli intrighi di potere e i complotti metteranno a dura prova ogni legame.

Nel volume finale della serie “Beauty and the Cyborgˮ, Alec e Bellatrice dovranno affrontare se stessi, il passato, molti nemici e i loro sentimenti, a costo della vita.



 Miriam Ciraolo è un’autrice italiana. Nata nel 1993 fra i Monti Peloritani e il mare, vive e lavora come scrittrice e grafica nella sua città natale: Messina. Appassionata di mondi fantastici, tra un libro e una serie TV, dipinge ad acquarello e realizza origami.

Nel dicembre del 2015 ha pubblicato online Beauty and the Cyborg, un romanzo distopico ispirato alla fiaba La Bella e la Bestia, con la quale ha riscosso un grande successo nel web e tra i giovanissimi. Nel 2016 pubblica, sempre online, la prima novella della serie Beauty and the Cyborg: Robotic Heart.





Genere: Distopico, retelling, science fantasy
Formato disponibile: Ebook e cartaceo
Editore: Self-Publishing
Prezzo ebook: 2,99€
Prezzo cartaceo: 14,99€
Pagine: 330 (circa)
Data d'uscita: 25 gennaio 2019
Disponibile su: Amazon.it


E se questo ancora non vi avesse convinto a festeggiare con me il talento italiano, seguite le tappe delle mie care amiche blogger e potrete provare a vincere una copia cartacea del libro!





giovedì 24 gennaio 2019

WWW Wednesday #56

Buongiorno a tutti lettori, scusate se ieri ho saltato il consueto appuntamento con le letture della settimana ma ho avuto una giornata pazzesca e sono rientrata solo per cena. Quindi, mi perdonerete se il WWW non sarà di mercoledì ma di giovedì. intanto, diamo un'occhiata alla settimana!


                            What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?


Ho quasi terminato Tempesta di guerra, un libro che conclude una delle mie serie del cuore e che mi sta facendo soffrire moltissimo. 
So che  dovevo aspettarmelo, ma penso che quando chiuderò il libro, proverò una nostalgia pazzesca dei miei amati personaggi. 
Da continuare Anne dei Tetti verdi, bellissimo classico che non vedo l'ora di continuare!

What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?


Ho terminato due libri,un po' fuori nello stile dalla mia comfort zone, che però mi hanno convinto e mi hanno lasciato delle piacevoli emozioni. Sto parlando di Madonna col cappotto di pelliccia e Il canto di Penelope di cui potete trovare le recensioni qui e qui

What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito? 


Questo mese ho già avuto modo di spaziare tra i generi: ho letto urban fantasy, fantasy, retelling, contemporanei e storici, dunque ho davvero l'imbarazzo della scelta. Da un lato vorrei leggere Fidanzati dell'inverno, mentre dall'altro vorrei staccare un po' dal genere e leggere o il nuovo thriller della Newton Compton in uscita il 31 gennaio o cominciare la testimonianza storica di una grande giornalista d'inchiesta. Voi cosa mi consigliate? 

Se qualcuna di queste letture vi incuriosisce o voi stessi avete qualche parere, scrivetemi pure! Sono davvero molto curiosa a riguardo!
Bacioni, Cris

martedì 22 gennaio 2019

Ciak! #6

Buon martedì lettori, di tanto in tanto, tra una lettura e l'altra vi parlo anche della settima arte, il meraviglioso mondo del cinema. 
Non sono una conoscitrice o n'appassionata ma giudico i film con la stessa passione con cui vi racconto delle mie storie preferite. 



Bohemian Rhapsody è stato una scoperta. La storia, le sensazioni innescate, le canzoni: sono riuscita a sentire ogni singola emozione dei protagonisti e nonostante a tratti abbia trovato il film concentrato solo su Freddie Mercury piuttosto che sulla band, sono uscita dalla sala completamente euforica. Il Live Aid è forse la scena che più di ogni altra mi ha emozionata e commossa fino alle lacrime. We are the champions, my friend, ma loro anche di più! I queen sono leggenda.

Voto: 9









Produzione originale Netflix, candidato a diversi Golden Globe, Bird Box è un film apocalittico che parte benissimo. 
Sandra Bullock, maestra nel tenere legati i fili del destino di due bambini, torna indietro nel tempo per raccontarci di esseri non umani che spingono al suicidio e quindi all'eliminazione di ogni essere vivente. Non guardare è l'unico modo per sopravvivere, ma durante il viaggio verso la salvezza, il pericolo incombe su tutti loro.
Partito benissimo, si perde sul finale surreale e non risolutivo. 

Voto: 6
La mia Blake Lively torna al cinema nella sua versione migliore: ruvida, prorompente, a tratti scabrosa. Dotata di un carisma eccezionale e di una bellezza senza tempo ( dimostrazione che per lei la Ten Years Challenge vola in positivo), la sua ottima performance, accompagnata da una simpatica e testarda Anne Kendrik, non basta. 
A tratti giallo, a tratti thriller, si risolve in un modo comico che mi ha disturbato non poco. Colpa mia, forse, che non apprezzo il nuovo genere black comedy.

Voto: 6

lunedì 21 gennaio 2019

Recensione: 'Madonna col cappotto di pelliccia' di Sabahattin Alì

Buongiorno lettori, buon lunedì! Oggi è il Blue Monday, il giorno più triste dell'anno, ma io vi consolo con un romanzo d'infinito amore, a tratti nostalgico, edito dalla Fazi Editore. 


Ci sono incontri casuali in grado di segnare un’intera esistenza. E ci sono storie che restano segrete per una vita intera ma poi, una volta raccontate, fanno il giro del mondo. Quando ad Ankara, negli anni Trenta, un giovane conosce sul posto di lavoro Raif Effendi, viso onesto e sguardo assente, è subito colpito dalla sua mediocrità. Man mano che i due entrano in confidenza, questa prima impressione non fa altro che ricevere conferme: schernito ed evitato da tutti sul lavoro, Raif viene maltrattato persino dai suoi familiari. Quale può essere la ragione di vita di una persona simile? Quale, se c’è, il segreto dietro una vita apparentemente inutile? Il taccuino di Effendi, consegnato in punto di morte al collega, contiene le risposte, raccontando una storia tutta nuova: dieci anni prima, un giovane e timido Raif Effendi lascia la provincia turca per imparare un mestiere a Berlino. Visitando un museo, rimane folgorato dal dipinto di una donna che indossa un cappotto di pelliccia, e ne è così affascinato che per diversi giorni torna a contemplare il quadro. Finché una notte incrocia una donna per strada: la stessa donna del dipinto. Maria. Un incontro che gli sconvolgerà la vita. Intenso, profondo e toccante, Madonna col cappotto di pelliccia è un romanzo indimenticabile che, inizialmente passato inosservato, grazie al passaparola oggi è un bestseller. Pubblicata per la prima volta nel 1942, la storia di Raif e Maria è una storia d’amore senza tempo che continua a commuovere uomini e donne di ogni età. A dimostrazione che la bellezza e la verità, come la letteratura, durano per sempre.

Madonna col cappotto di pelliccia è una storia ingiustamente a lungo dimenticata che la Fazi ha ripubblicato con una nuova veste.
Ho iniziato la storia presa da una curiosità travolgente, pensavo a un romanzo dalle tinte gialle ma in realtà dietro ogni parola ho scorto diverse sfumature e ho avuto la sensazione, a lettura terminata, che fosse uno di quei libri in cui ognuno può leggere ciò che gli serve nei momenti più bui come una carezza di consolazione.
Quando ho sfogliato l'ultima pagina, mi sono sentita presa da una strana nostalgia, la stessa sensazione che mi aveva provocato leggere Le notti bianche di Dostoevskij. 
Di questo famoso titolo, conserva le speranze di un giovane, le sue riflessioni e un amore che potrebbe muovere i mondi. 
Lo stile narrativo è abbastanza introspettivo, quindi non va divorato, ma gustato, frase dopo frase e va assaporato in ogni sfumatura. Il romanzo si racconta attraverso i pensieri di due personaggi diversi che  ci raccontano della loro vita, delle impressioni che altri gli scaturiscono. 
Viviamo la disperazione di un ragazzo divenuto disoccupato, la vergogna nel ricevere l'assistenza di un vecchio amico e la felicità nel trovare un impiego. Questa voce fuori campo, questo narratore a tratti noioso ci presenta il vero protagonista della storia, Raif Effendi. 
A mio parere, è qui che il libro ha una svolta. L'essere umano dimenticato, odiato e sbeffeggiato da molti che gli siede accanto ogni giorno diventa con il tempo un affascinante mistero, un fastidioso rompicapo. Perché consente che gli altri lo trattino come semplice guscio vuoto? Come qualcuno la cui utilità è quella minima, necessaria a sopravvivere?
Ogni spiegazione è nel taccuino di Raif, che dolce e romantico, ma anche malinconico racconta del suo più importante segreto, della sua Madonna, di Maria e di quell'amore virtuoso che sembrava perduto.
La voce di Raif penetra i cuori e il suo racconto si fa dichiarazione di insofferenza verso l'umanità. Con la testa tra i romanzi della letteratura tedesca e russa, l'incapacità di prendere la vita e viverla pienamente, Raif ricorda un pensatore solo, alla ricerca del significato del mondo. 
Quando incontra Maria, ogni cosa sembra acquisire un senso, ogni gesto, ogni sapore, ogni segnale: la sua anima gemella, il profondo dubbio dell'affinità riempie il suo cuore e la sua vita. Tutto gira attorno a lei e alla loro vita insieme.
Il brusco ritorno alla realtà e il drammatico finale chiudono il romanzo e il climax di rimpianto e dolore commuove persino i più duri. 
Una lettura piacevolmente romantica, dedicata agli introversi. Perchè l'amore mette le ali anche ai cuori di coloro che fingono di non avere opinioni da offrire e vivono, preferendo non guardare. 

                                                       Verdetto: Dipendente!

Prendete una tazza di thè, copritevi dal freddo con una calda coperta e lasciate viaggiare il cuore tra Ankara e Berlino. 

Bacioni, 
Cris


giovedì 17 gennaio 2019

Recensione: 'Il canto di Penelope' di Margaret Atwood

Buongiorno lettori, ieri sera ho iniziato e terminato un piccolo gioiellino firmato dalla penna di Margaret Atwood. Di questa autrice non avevo mai letto nulla,seppur fosse molto nota nel mondo della letteratura, non mi aveva mai attirato. Tuttavia quando ho scoperto l'uscita di una sorta di racconto di Penelope, non potevo resistergli.
Devo ringraziare le mie amiche Kia e Mon di Ikigai - di libri e altre passioni per avermi fatto questo bel regalo di Natale e per avermi convinto a leggere subito questo romanzo. 


Fedele e saggia, Penelope ha atteso per vent'anni il ritorno del marito che, dopo aver vinto la guerra di Troia, ha vagato per il Mar Mediterraneo sconfiggendo mostri e amoreggiando con ninfe, principesse e dee, facendo sfoggio di grande astuzia, coraggio, possanza e notevole fascino, guadagnandosi così una fama imperitura di eroe. E intanto che cosa faceva Penelope, chiusa in silenzio nella sua reggia? Sappiamo che piangeva e pregava per il ritorno del marito, che cercava di tenere a bada l'impulsività del figlio adolescente, che si barcamenava per respingere le proposte dei Proci e conservare così il regno. Ma cosa le passava veramente per la testa? Dopo essere morta e finita nell'Ade, Penelope non teme più la vendetta degli dei e desidera raccontare la verità, anche per mettere a tacere certe voci spiacevoli che ha sentito sul suo conto. La sua versione della storia è ricca di colpi di scena, dipana dubbi antichi e suggerisce nuovi interrogativi, mettendo in luce la sua natura tormentata, in contrasto con la sua abituale immagine di equilibrio e pacatezza. L'autrice di culto Margaret Atwood, con la sua scrittura poetica, ironica e anticonvenzionale, dà voce a un personaggio femminile di grande fascino, protagonista di uno dei racconti più amati della Storia occidentale.

Penelope è morta e dall'Ade può raccontare la sua verità, dando voce alla storia di una donna di cui gli aedi hanno a lungo cantato. 
Passata alla storia come donna fedele e saggia, questo libro è il racconto sardonico e irriverente di una donna trascurata e lasciata ad attendere il ritorno di un marito distratto.
Penelope si racconta partendo dall'infanzia, da un padre che prima non l'aveva voluta e poi, troppo tardi, l'aveva amata.
Messa in palio come un lingotto d'oro, Penelope viene vinta da un uomo con le gambe corte ma con la mente brillante e la voce suadente che riesce a ottenere le sue simpatie e il suo affetto. 
Giunta a Itaca, a Penelope è preclusa ogni responsabilità: non le è dato di discutere di politica con il marito e il suocero, il re Laerte; non può crescere ed educare suo figlio Telemaco, non ha amici della sua età e rango. 
L'unico suo svago sono le passeggiate al mare fatte con le ancelle, che senza pietà ridono di quella giovane donna, lasciata dal marito per così tanti anni da averne perso forse persino il ricordo. 
Penelope appare come una giovane sola eppure dotata di una grande forza d'animo, capace di tenere avvinto a sè un regno non con quella bellezza vanesia della cugina Elena di Troia ma con l'intelligenza, la scaltrezza e la furbizia del marito. 
Da questo punto di vista, appare chiaro che nessuna donna potrebbe essere altrettanto degna di essere moglie del grande Ulisse, del signor Nessuno, del mendicante vendicatore.

L'acqua non oppone resistenza. L'acqua scorre. Quando immergi una mano nell'acqua senti solo una carezza. L'acqua non è un muro, non può fermarti. Va dove vuole andare e niente le si può opporre. L'acqua è paziente. L'acqua che gocciola consuma una pietra. Ricordatelo, bambina mia. Ricordati che per metà tu sei acqua. Se non puoi superare un ostacolo, giragli intorno. Come fa l'acqua. 
Eppure, la Atwood con un espediente unico lascia nelle ultime pagine un dubbio..E se Penelope avesse solo recitato la parte della donna fedele? 
Non sarebbe stato ugualmente giusto? 
Gli aedi non si pentivano di raccontare alla donna con quante dee, streghe e ninfe si accompagnasse il marito e allora, perchè negare la propria disponibilità ai proci? 
Tanti sono gli interrogativi che il lettore si pone alla fine della storia, alcuni sono gli stessi che la giovane Penelope non è riuscita a risolvere, altri sono più sottili, indagatori, provocatori. 
Il campo degli asfodeli da cui ci parla Penelope è teatro di altre mille viaggi di Odisseo, incoerente e bugiardo. 
Pare quasi sia rassegnata e invece usa la sua voce per difendere se stessa, le dodici ancelle che ha cresciuto e che sono state messe a morte, senza una vera colpa, stuprate dai proci e impiccate da Telemaco. Dodici alleate, dodici spie, dodici giovani senza scelta e senza peccato.
Nella voce di questa donna, la Atwood leva alto il grido dell'ingiustizia: lo stupro non è volontà, la donna non è un oggetto, il corpo di una donna non è una merce. 
E colpisce per ultimo Ulisse, inseguito dal grido della vendetta di chi lo aveva servito e rispettato. 

Innominate
vite vendute
le condannate 
a dir di sì
ma di quel sì 
ci hanno incolpate.
Non era giusto
ma quaggiù
insieme a noi
ci sei anche tu. 
                                                         Verdetto: Assuefatto!


Un ultimo consiglio: leggete questo libro se conoscete qualcosa della mitologia greca, di Penelope e della sua storia. Viene raccontata la sua vita ma si apprezza di più la scrittura se la si conosce già perché dietro la storia di Penelope, la Atwood vuole urlare al mondo di oggi, alle donne di oggi. 

Un bacione, Cris