venerdì 30 giugno 2023

Review Party: ''Violet made of thorns' di Gina Chen

Oggi ben due post, due recensioni per i miei lettori! Dopo uno storico, si torna al fantasy con un titolo che ho atteso per mesi. Sto parlando di Violet made of thorns di Gina Chen, edito dalla De Agostini


Violet è la Veggente della Capitale del Sole ma è anche la più grande bugiarda del regno. Vive presso la corte, e pur godendo di privilegi e ricchezza, non è altro che una serva di re Emilius. Per non perdere la sua posizione, lei che viene dai bassifondi, non esita a sussurrare menzogne e mezze verità alle orecchie di coloro che si presentano alla sua Torre in cerca del suo consiglio profetico. L’onestà, del resto, è solo per gli sprovveduti, come l’affascinante principe Cyrus, che crede all’amore e non capisce il potere di un inganno ben orchestrato. Nonostante le sue bugie, Violet ode realmente i sussurri profetici degli dèi. A pochi giorni dal Serraglio Mascherato, infatti, il gran ballo in cui il principe dovrà scegliere la propria sposa, Violet viene funestata da un sogno premonitore. Le voci nella sua testa parlano chiaro: una maledizione incombe sul regno. Il principe Cyrus dovrà morire entro la fine dell’estate, o Violet stessa brucerà in un rogo di spine. Per la Veggente non dovrebbe esserci dubbio, per tutta la vita ha sempre scelto se stessa. Eppure la decisione non è facile. Cogliere l’opportunità di tornare padrona del proprio destino, o cedere a quel suo lato più debole, quello che da anni le sussurra quanto sia maledettamente affascinante il principe Cyrus?

Datemi uno sfondo fantasy e una storia d'amore epica che prende piede da un conflitto e sarò vostra. 
Ultimamente leggere è diventato faticoso perché il tempo è poco ed essendo costantemente stanca, preferisco qualcosa di poco impegnativo come guardare una serie TV o giocare con il telefono. 

Per fortuna a salvarmi dall'apatia è arrivata Gina Chen con un romanzo scorrevole, intrigante e dinamico che mi ha tenuto compagnia in questi pomeriggi afosi. 
La protagonista della storia è Violet che sin dalla prima pagina dimostra di avere un carattere spigoloso, frutto di un ruolo che la espone a pericoli e una vita trascorsa a guardarsi le spalle da tutti. Il suo destino è legato a doppio filo al principe Cyrus e il loro rapporto non può certo definirsi lineare. Cyrus pensa che sia un'imbrogliona e una truffatrice, Violet che il principe sia troppo idealista. 
La profezia che la tormenta la metterà davanti a una scelta ardua e porterà i due a svelare tutte le proprie carte. 
La ricchezza del romanzo è senza dubbio Violet. Se vi è piaciuta Jude Duarte, troverete nella ragazza una degna avversaria. Violet è cinica, pragmatica, testarda e sprezzante. Sembra che quasi nulla la tocchi, ad eccezione di Cyrus. Il loro rapporto è altalenante ma intenso: le scene tra i due sono semplicemente fuoco e fiamme.

Il romanzo segue una trama piuttosto precisa, non ci sono particolari colpi di scena, ma non è mai noioso. Anzi, proprio per uno stile di scrittura senza fronzoli e immediato, il lettore è catturato dalla storia e dall'evoluzione del rapporto tra i personaggi. 
Alcune scene sono state divertenti e perfettamente giuste per dei ragazzi ancora molto giovani ma con tante responsabilità sulle spalle. 

L'ambientazione non è molto precisa e sicuramente l'autrice poteva lavorarci di più. Inoltre, lascia alcune domande senza risposta, segno di un sequel o uno spin off in arrivo che spero risolverà ciò che è rimasto irrisolto. 
Devo ammettere che l'unica cosa che non mi ha fatto impazzire del romanzo è stato il finale. Quando mi mancavano davvero poche pagine alla fine, mi sono chiesta come l'autrice avrebbe risolto la situazione ed infatti, l'ha abbozzata ma senza concluderla. 
Secondo me, questo ha impedito che una buona trama con due ottimi personaggi si affermasse del tutto, per cui si ferma ad essere un libro piacevole ma non indimenticabile. 

Sono dettagli, in generale lo consiglio caldamente per una lettura estiva non impegnativa ma appassionante. 

Verdetto: (quasi) Dipendente 
3.75 cuoricini


Grazie alla casa editrice per la copia del romanzo e a Carlotta per aver organizzato l'evento. 
Bacini, 
Cris



Review Party: 'Davenport' di Krystal Marquis

Buon pomeriggio lettori, oggi vi racconto di un romanzo storico che ho letto di recente uscito per la Mondadori e di cui si parla ancora poco, Davenport di Krystal Marquis.


Chicago, 1910: i Davenport sono una delle pochissime famiglie nere a godere di un'immensa ricchezza e di uno status sociale elevato. Una fortuna creata con coraggio e intraprendenza dal capostipite William, un ex schiavo che anni prima è fuggito al Nord e ha finito col fondare la Davenport Carriage Company determinando per sé e i suoi figli un destino ricco di opportunità. Immerse in un mondo sfavillante fatto di palazzi imponenti, vestiti magnifici, balli sfarzosi e pregiudizi duri a morire, le giovani della famiglia sono alla ostinata ricerca della propria strada. C'è Olivia, la sorella maggiore, pronta a compiere il suo dovere sposando un uomo perbene e che tutto si aspetta tranne che un incontro imprevisto faccia vacillare le sue certezze. C'è Helen, la minore, più interessata a riparare automobili che a innamorarsi e mettere su famiglia. Poi, accanto a loro, c'è Amy-Rose, l'amica d'infanzia delle due ragazze e ora diventata la loro cameriera personale, che sogna di aprire un'attività in proprio e di sposare l'uomo di cui è innamorata da sempre. Infine Ruby, la migliore amica di Olivia, spinta dalla famiglia a conquistare il cuore di un ragazzo proprio mentre qualcun altro sta già iniziando a conquistare il suo. Ispirata dalla vera storia di C.R. Patterson, Marquis punta il riflettore su un periodo spesso trascurato della storia afroamericana.

Ho letto questo romanzo perché incuriosita dalla trama e ad essere onesti, ne sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Da un lato, Davenport consente di conoscere un periodo della storia delle persone nere di cui non si parla abbastanza, della capacità di farsi spazio in un mondo ch eli ha sempre disprezzati e derisi. La scena iniziale che riguarda Olive è veramente forte e allo stesso tempo umiliante perchè lascia trasparire il razzismo dell'epoca. 
Dall'altro lato, oltre i temi sociali, il romanzo sa esplorare con convinzione le aspirazioni, i sogni, gli amori delle quattro giovani protagoniste. 
Olivia, la maggiore, punta a un buon matrimonio. Risulta essere la più frivola dei fratelli Davenport, ma sin da subito mi è parso chiaro che celava parte del suo carattere ed infatti per lei il romanzo è una forma di crescita personale. 
Helen è la tipica piccola di casa che, meno vessata dalle aspirazioni dei genitori, impara dasola ciò che le piace, anche quando è proibito, anche se è competenza di altri. A lei piacciono i motori, le piace sporcarsi le mani, le piace risolvere enigmi e rompicapi. 
Amy Rose è una cameriera che sogna di aprire un salone per capelli. La sua ambizione, la sua caparbietà sono state l'aspetto che ho preferito del romanzo perchè lottare per i prpri sogni è tutto ciò che conta in un mondo che non ti valorizza. 
Ruby è forse quella che mi è piaciuta meno perché incapace di sottrarsi alle pretese dei genitori. 
Vendersi al miglior offerente per salvare le apparenze, dimenticare l'amore a favore della convenienza per quanto comprensibile per l'epoca non mi ha convinto. 
Lo stile estremamente scorrevole consente il godimento pieno dell'ambientazione storica che si presta a riflessioni sociali davvero interessanti, senza però risultare noioso o pedante. 
E' un romanzo che non manca di avere qualche vibes alla Bridgerton, cosa che molti amanti del romance non potranno che apprezzare. 
In definitiva, una voce nuova, un panorama storico interessante e una narraione fluida e coinvolgente. Promosso. 

Verdetto: Dipendente


Grazie a Silvia per aver organizzato l'evento e a Dolci per la grafica, un grazie speciale alla casa editrice per la copia digitale del libro. 
Bacini, Cris


lunedì 19 giugno 2023

Recensione: 'Il cuore del principe corvo' di Tessonja Odette

Buongiorno lettori, come state? Ho finito un libro che aspettavo da tanto tempo, Il cuore del principe corvo, retelling di Cenerentola, edito da Saga Edizioni per Tessonja Odette.


Il principe Franco, erede al trono della corte della Luna, è il sogno di ogni arrampicatrice sociale. Qualsiasi donna in età da marito farebbe follie per un briciolo della sua attenzione. E così Franco è costretto a inventare sotterfugi via via più creativi per sfuggire all'orda di ammiratrici che lo assedia. Intrappolata in un patto scellerato, Ember Montgomery brama la libertà, ed è disposta a tutto pur di sfuggire dalle grinfie della sua perfida matrigna. Persino a stringere un patto ancor più rischioso. Con la stagione mondana alle porte, l'incontro fortuito tra Ember e il Principe Corvo porterà a un'alleanza pericolosa per eludere trame matrimoniali sgradite, in un castello di glamour e bugie sempre più precario.
Ma cosa succederà una volta tolte le maschere?


Se c'è una favola bellissima ma sottovalutata è quella di Cenerentola. 
Tessonja Odette si conferma una buona scrittrice di retelling perché ricalca la storia originale mantenendo una certa dose di innovazione. 
La storia d'amore di Franco e Ember è epica in modo simile all'originale, ma se al ballo Cenerentola e il principe si erano appena conosciuti, qui l'autrice si prende tutto il tempo necessario per creare un rapporto vero, sincero, che va persino oltre l'aspetto fisico. 
E' un libro scorrevole, che si divora e da cui si fa fatica a staccarsi e che racconta l'amore, ma non solo. 
Racconta l'insicurezza, il senso di colpa e di inadeguatezza, narra delle passioni, della crescita personale, del perdono, dei buoni sentimenti. 
E' un libro davvero completo che può solo convincere anche i più scettici. 
Ember è una ragazza coraggiosa, determinata, generosa, un'eroina disposta a tutto in nome della libertà. 
Franco è un mosaico di personalità, è vulnerabile e affascinante, giocoso e tenero, appassionato e insicuro. 
La loro storia che prende piede da un ballo in maschera e da un patto spinoso si evolve in un regno d'amore e di generosità.
Anche questa vola abbiamo avuto un'ulteriore assaggio del mondo di Faerwyvae, ci troviamo alla Corte della Luna dove regna un eterno crepuscolo. 
Il palazzo è incantato, meravigliosa, costruito su dettagli: serre incantate, stanze ricche di letti di piume e vasche bollenti, sale da ballo ampie e discrete. 
Mi sono sentita travolgere dall'amore di Ember per la musica, grata di poter vivere in un posto tanto speciale un'avventura che non risparmia pochi e prevedibili colpi di scena. 
Una cosa intrigante riguarda anche l'eventuale fonte di ispirazione dell'autrice. Se infatti La maledizione del re lupo aveva dei richiami al classico Jane Eyre, in questo libro ho sentito in Ember e Franco la costruzione di Lizzy e Darcy di Orgoglio e Pregiudizio. 
Rilevante per il prossimo libro della serie è il personaggio secondario della principessa del mare Maise, di cui Ember prende il posto. 
E' una selkie e fugge via dal palazzo Selene quasi subito, lasciandoci in preda alle domande: cosa le sarà accaduto? Da chi si trova costretta a fuggire?
E' uno scenario allettante, sarà chiaramente un retelling della Sirenetta e questo mi porta subito alla prossima domanda: quando uscirà il seguito?
Chiaramente avrete capito che per me l'autrice è promossa a pieni voti!

Verdetto: (più che) Dipendente
4.5 cuoricini

Grazie alla casa editrice per la copia digitale e al blog Gli occhi del lupo per aver organizzato questo review, è stata una vera boccata d'aria fresca. 
Cris



venerdì 9 giugno 2023

Review Party: 'My killer vacation' di Tessa Bailey

Buona sera lettori, perdonate il ritardo ma sono giorni folli e pieni di impegni. Ad ogni modo, oggi si cambia genere e torniamo al mio primo amore, i romance con un'autrice osannata da tutti e un palmare di libri molto apprezzati. Sto parlando di Tessa Bailey e del suo My Killer Vacation. 


Tutto quello che desidera Taylor, una giovane insegnante annoiata da giornate sempre uguali e senza sorprese, è trascorrere una vacanza esclusiva nella soleggiata Cape Cod insieme al fratello Jude, con in testa un unico pensiero: l'abbronzatura. Certo, non può immaginare che a pochi minuti dal suo arrivo nella villa da sogno che ha affittato (e che, nota bene, le è costata anni di faticosi risparmi) incapperà in un cadavere con un proiettile conficcato in fronte. No, questo non è decisamente nei piani. Né lo è ritrovarsi tra i piedi Myles, un rozzo ex detective e ora cacciatore di taglie, assoldato dalla sorella del morto per fare luce sull'omicidio e possibilmente catturare l'assassino. Uno talmente pieno di sé da rifiutare, con aria infastidita, la gentile offerta di Taylor di dare una mano a risolvere il caso. Un atteggiamento inaccettabile, perché prima di tutto lei non è disposta a ricevere un no come risposta, inoltre ne sa a bizzeffe di omicidi visto che ha passato un'infinità di ore ad ascoltare podcast true crime. E poi, chi meglio di una maestra di seconda elementare sopravvissuta all'insegnamento in tempi di pandemia può districare situazioni complesse al limite dell'impossibile? Dopotutto, forse, la vacanza di Taylor non è rovinata come sembra. Anzi, chissà?, questa piccola deviazione rispetto ai programmi potrebbe portarle persino qualcosa di più interessante (ed eccitante?) del previsto, quel brivido che le manca da molto, troppo tempo nella vita.

Le cover carine riescono ad attrarre i lettori come falene, se poi tutti ne parlano bene, sembra inevitabile non cascare nel tranello del libro 'trend'. 
My killer vacation nasce come romance con venature thriller, anzi, le prime pagine del romanzo impostano molto bene il giallo. 

Taylor ha affittato una casa vacanze nell'esclusiva Cape Cod, peccato che al suo ingresso nella residenza faccia un'amara scoperta: spioncini in stanza e un cadavere in lavanderia. 
Il proprietario guardone è morto con un foro di proiettile in testa e la vacanza sembra avere assunto tinte fosche. 
Tuttavia il risvolto mistery abbastanza interessante riduce la sua rilevanza appena arriva Myles, il coprotagonista e interesse amoroso di Taylor. 

Sono sicuramente diventata troppo grande per l'instalove, ma l'abbinamento cacciatore di taglie/maestra elementare è stato veramente molto divertente.
L'attrazione fisica è necessaria per una coppia e non mi infastidiscono le scene spinte, ma se ci si concentra solo su quello, sinceramente finisco per perdere interesse. 
Invece qui l'autrice utilizza il sesso per creare un legame più profondo e anche se non è il modo in cui preferisco venga raccontata una storia d'amore, per My Killer Vacation funziona.

Mi è piaciuta molto Taylor, una giovane maestra mai uscita dalla propria zona di comfort. E' altruista, disponibile, giudiziosa e ama con tutto il cuore, impossibile non volerle ben e tifare per lei. 
Myles mi è piaciuto un pelino meno, non solo perchè è chiaramente meno a fuoco di Taylor, ma anche perchè - e questo è un aspetto del tutto soggettivo - i suoi modi di fare burberi mi hanno spesso irritato.

Lo stile è scorrevole, il libro si legge in una giornata, motivo per cui lo consiglierei tra i libri da portare al mare. Un pizzico di mistery (che poteva essere gestito meglio), una coppia agli opposti con un'ottima chimica e il gioco è fatto. Il relax è assicurato.

Verdetto: Dipendente 

Grazie alla casa editrice per la copia digitale e a Silvia per l'evento. Vi invito a leggere le recensioni delle mie colleghe che hanno davvero amato questo libro! Fatemi sapere se vi piacerà!
Cris







mercoledì 7 giugno 2023

Review Party: 'Come disinnamorarsi perdutamente' di Jana Casale

Buon pomeriggio lettori, attirata dalla copertina e dalla trama, ho deciso di leggere Come disinnamorarsi perdutamente di Jana Casale, in uscita per la Mondadori. 
Pensavo di leggere una storia di consapevolezza e di amor proprio, ma ho trovato qualcosa di completamente diverso.


Ogni volta che si guarda allo specchio, Joy riesce a vedere solo la pancia che sporge dai jeans. È abbonata ai ragazzi sbagliati e inizia a rendersi conto che forse non è mai stata realmente innamorata e che no, non è vero che sta bene da sola. Annie, invece, ha una relazione stabile con Jason, che però non sembra metterci lo stesso impegno. È circondata da amiche che si sposano e fanno figli, mentre il suo ragazzo è sempre più distratto e assente. Spesso sparisce, senza farsi vivo neanche con un messaggio, quando a lei basterebbe una faccina sorridente.

Quando, per abbattere le spese dell’appartamento che condividono, decidono di affittare una stanza a un coetaneo, la vita di una di loro cambia. Joy infatti si innamora perdutamente di Theo, un ragazzo carino, gentile e sensibile con cui passa ore a chiacchierare e serate sul divano a guardare film, che la convince a fare dispetti ai vicini rumorosi e che inizia a chiamarla con un nomignolo affettuoso. Anche se tra di loro non accade mai niente, Joy continua a sperare che prima o poi l’amicizia diventi qualcosa di più, ed è disposta a tutto: lo aspetta sveglia, cucina per lui, gli fa il bucato, pulisce al posto suo, si accontenta della sua semplice compagnia, costruendo con le sue stesse mani una pericolosa trappola emotiva. Finché una sera Theo porta a casa Celine, una fidanzata di cui non aveva mai fatto parola e per di più bellissima…

Con ironia e sensibilità, Jana Casale racconta la storia di tre giovani donne che devono fare i conti con le proprie insicurezze e che impareranno una delle lezioni più importanti della vita: mai permettere a una relazione di far passare l’amore per se stesse al secondo posto.

La pura e semplice verità sulla mia esperienza con questo romanzo è che mi ha messo tristezza e angoscia nella migliore delle ipotesi e mi ha suscitato rabbia in quella peggiore.

Leggendo delle vite di Joy e Annie, a cui poi si aggiunge Celine mi è sembrato di avere davanti un film muto. Ho provato l'esigenza di entrare nel libro, scrollare queste ragazze e chiedergli cosa stavano facendo, perchè tacevano, perchè non si mettevano al primo posto, perchè restavano immobili in situazioni scomode e disagevoli. 
La loro vita è triste. Lavorano, mangiano, vivono, ma tutto gli scivola senza alcuno sprazzo di gioia o vitalità. Si raccontano bugie per rendere la realtà più appetibile, si sforzano di restare in silenzio per non farsi notare o sono così aggrappate a uomini indifferenti da non vedere il problema. 

Joy è la ragazza con cui ho empatizzato di più e che allo stesso tempo mi ha fatto innervosire. 
Anche io come lei odio il mio corpo, sono costantemente a dieta per poi ricadere nella tecnica yo-yo. Anche io guardo le altre e mi sento imperfetta, brutta, grassa. Anche io mi prendo la pancia e piango. O rifuggo i camerini dei negozi con le loro luci crudeli. 
Ma non ho mai permesso che questo condizionasse la mia vita o il mio rapporto con le persone. Si può essere affascinanti anche solo con le parole, con i modi di fare, con la gioia di vivere. Si può amare la propria vita e viverla a pieni polmoni anche odiando parti di sè. Si può amare ed essere riamati anche se la bilancia non è nostra amica. 
Lei neanche ci prova. Si nasconde, si tiene tutto dentro, si piega su se stessa. E' sempre confusa, incerta, non sa che direzione prendere, soffre la solitudine ma non lo ammette a se stessa e quindi, non fa nulla per cambiare le cose. 

Annie è semplicemente crudele. Non tollera Joy, pur definendosi sua amica, ama sentirsi superiore a lei, agli altri, manca di tatto e gentilezza. Eppure accetta dal suo ragazzo ogni forma di trattamento: non lo sente per giorni, ricompare dal nulla con emoticon e faccine senza dare spiegazioni. Vive un amore a senso unico. Per non parlare delle sue ambizioni, del suo desiderio di scrivere che non ha mai coltivato. Il lavoro in radio paga bene e appaga il desiderio di essere riconosciuta, ma indica la sua incapacità di desiderare di più per se stessa.
Ho apprezzato del resto le sue riflessioni a proposito del linguaggio, di come il potere venga veicolato dal pene, come l'autorità si debba conquistare a suon di muso duro perché le donne non vengono trattate con la stessa serietà che hanno per diritto di nascita gli uomini. Mi è piaciuto il suo coraggio e la sua determinazione a farsi valere quanto meno in ufficio. 

Ultima per apparizione è Celine. Di lei mi ha affascinato la mente, è la giovane donna bella che sa di esserlo e che si rende conto di come in un mondo sessista questo plasmi la sua vita. 
Non è sempre una cosa piacevole, specie quando subisci molestie per strada o quanod la gente diventa insistente con le sua avances, ma sa anche essere un aspetto favorevole perché nonostante tutto, il mondo è ancora dettato dagli uomini, è ancora governato dai loro genitali e sono ancora in grado di farti sentire piccola. 
Che tua sia bella o brutta, che tu sia timida o estroversa, che tu sia curata o sciatta, che tu sia vanitosa o semplice, loro troveranno sempre il modo di farti sentire inadeguata. Dovrai farci i conti sempre. 

In sostanza, io non so giudicare questo libro. Metà del tempo avrei scrollato queste ragazze per convincerle a prendersi il mondo, a non accontentarsi, ma sono stata anche triste e demoralizzata perchè sono loro coetanea e non voglio pensare alla mia vita come a qualcosa di incompiuto. Voglio arrivare a trent'anni e anche senza marito o figli, voglio sentire felice, voglio fare quello che amo, voglio essere ambiziosa, viaggiare, ridere, amare senza paura. 
Se questo libro mi ha dato qualcosa, è la voglia di non essere Joy o Annie o Celine perchè sono io a costruire la mia vita. Non il caso. 


Ringrazio la casa editrice per la copia digitale, Silvia per aver organizzato l'evento e le mie colleghe per i loro interessanti spunti. Fatemi sapere cosa ne pensate, baci
Cris


 

giovedì 1 giugno 2023

Review Party: 'La figlia della dea della luna' di Sue Lynn Tan

Buon pomeriggio lettori, queste sono settimane piene e non ho un secondo per respirare, ma per leggere libri belli, sì! 
La figlia della dea della luna è un libro di cui mi ha attirato subito la copertina, complice una trama interessante, non ho potuto non esserne conquistata. Le aspettative saranno state rispettate? Venite a scoprirlo con me.


Cresciuta sulla Luna, Xingyin non sa che la stanno nascondendo dal temibile imperatore del Regno Celeste, che ha esiliato sua madre per aver rubato l'Elisir di Lunga Vita. Quando però, utilizzando inconsapevolmente la magia di cui è dotata, rivela la propria esistenza, è costretta a fuggire abbandonando la sua casa. Sola, incapace di controllare i propri poteri e piena di paura, si dirige verso il Regno Celeste, terra di meraviglie e di segreti. Qui, sotto mentite spoglie, impara l'arte dell'arco e della magia insieme al figlio dell'imperatore, cercando di ignorare la passione che presto inizia a divampare tra di loro. Per salvare la madre, Xingyin sarà costretta a intraprendere un viaggio avventuroso e ad affrontare creature leggendarie e pericolosi nemici. Ma quando la magia proibita minaccia il regno e Xingyin si ritrova a sfidare nientemeno che il feroce imperatore, dovrà scegliere se rischiare di perdere tutto ciò che ama o lasciare che il reame sprofondi nel caos…

La figlia della dea della luna nasce come retelling in chiave fantasy della leggenda di Chang'e. Secondo il mito cinese, Chang'e bevve l'Elisir dell'immortalità destinato al marito come ringraziamento per aver ucciso 9 dei 10 soli che stavano distruggendo la terra. I due si separarono per sempre perchè Chang'e si librò nel cielo raggiungendo la luna. 

E' da qui che iniziano le avventure della figlia dei due sfortunati amanti, Xingyin, che in una sorte di Raperonzolo orientale, vive nel palazzo una vita costante e monotona. E' cresciuta solo con la madre, una dea, e le sue ancelle. Non conosce il mondo nè i suoi poteri che ogni giorno la chiamano sempre più forti. 

Quando un giorno la curiosità spinge la ragazza troppo oltre, Xingyi dovrà scappare e cominciare una vita del tutto nuova, imbattendosi in difficili prove, creature mitologiche e nemici ancestrali. Il suo è un percorso lento, un'evoluzione non radicale, in cui non c'è posto per i dubbi o per la paura. Per liberare sua madre dall'incantesimo che la tiene imprigionata sulla Luna, dovrà farsi coraggio e crescere. E' questo forse l'aspetto più evidente, come Xingyin si spinga oltre ogni limite per amore. La sua è una crescita che ho apprezzato e anche se in alcuni punti mi è parsa un po' forzata, mi sono immedesimata in lei, apprezzandone pregi e difetti, soprattutto grazie alla narrazione in prima persona, che ha reso la lettura più immersiva.

L'ambientazione è ricchissima, l'autrice sa usare le parole con fare evocativo descrivendo luoghi bellissimi e unici, esseri mitici, palazzi accoglienti, ambienti colorati e accoglienti. I cambi di scena sono curati, il lettore non esce mai dal libro e rimane incantato di fronte a tante pagine di avventura e azione. 


C'è spazio anche per il romance, sebbene non sia stato curato con la stessa dovizia. L'interesse tra Xingyin e il figlio dell'imperatore Liwei era nell'aria sin da subito, ma l'arrivo di un terzo soggetto determina un triangolo che non avevo previsto, ma che non mi ha disturbato. Credo che in questo caso abbia aggiunto una certe verve a una storia romantica altrimenti prevedibile e soprattutto pone le basi per il sequel. 

Complessivamente io ne sono rimasta piuttosto soddisfatta, credo che sia un libro ben scritto a cavallo tra una fiaba e un poema epico e mi ha trascinata per ore senza stancarmi. Promosso. 

Verdetto: Dipendente  



Ringrazio Franci per aver organizzato l'evento e la casa editrice per la copia digitale del romanzo, vi invito a leggere anche le recensioni delle mie colleghe. 
Un abbraccio, 
Cris