giovedì 19 gennaio 2023

Review Party: 'Hell Bent. Portale per l'inferno' di Leigh Bardugo

Buongiorno lettori, il 10 gennaio è uscito in tutte le librerie il seguito più atteso di sempre. Sto parlando di Hell Bent, secondo libro della serie dark academia di Leigh Bardugo, cominciata con La Nona Casa.


Trovare un portale per il mondo sotterraneo e rubare un’anima dall’inferno. Un piano semplice, se non fosse che le persone che compiono questo particolare viaggio raramente tornano indietro. Ma Galaxy “Alex” Stern è determinata a liberare Darlington, anche se questo le costerà il futuro alla Lethe e a Yale.

Impossibilitate a tentare un salvataggio perché non possono accedere alle risorse della Nona Casa, Alex e Pamela Dawes, l’assistente di ricerca, mettono quindi insieme una squadra di dubbi alleati per salvare il “gentiluomo della Lethe”. Insieme, dovranno navigare in un labirinto di testi arcani e artefatti bizzarri per scoprire i segreti più gelosamente custoditi dalla società, infrangendo ogni regola. Ma quando i membri della facoltà iniziano a morire, Alex sa che non si tratta di semplici incidenti. Qualcosa di letale è all’opera a New Haven e, se vuole sopravvivere, dovrà fare i conti con i fantasmi del suo passato e con l’oscurità insita nelle mura dell’università.

Denso di storia e ricco di colpi di scena nello stile magnifico di Bardugo, Hell Bent dà vita a un mondo intricato e indimenticabile, pieno di magia, violenza e mostri fin troppo reali.

La Nona Casa è un libro che si apprezza con il tempo. Per me è stato importante rileggerlo per comprenderne a pieno le potenzialità. Infatti, per la sua intricata struttura, necessita di un'attenzione particolare. Non è un libro che si divora, è un libro che richiede tempo e interesse costante. 

Hell Bent prosegue allo stesso modo. La Bardugo ha creato qualcosa di originale, quasi sensazionale perché c'è una grandissima cura sia per quello che riguarda l'aspetto architettonico di Yale e New Haven, sia rispetto all'evoluzione della narrazione in sè. 
L'autrice, infatti, viaggia tra storia e magia, inserendo elementi che richiedono un grande studio e notevole impegno. In questo libro ci sono demoni, vampiri, società segrete, riti mistici e massonici, citazioni bibliche e opere letterarie. Oltre a questa già imponente costruzione, vengono poi descritte ed elaborate le personalità dei personaggi, le loro emozioni, i rimpianti, le ambizioni, i desideri, le paure.

Alex ha una galassia dentro di sé: a mano a mano che leggiamo del suo percorso, ci sentiamo sempre più risucchiati dalla sua forza d'animo, dalla resilienza, dalla volontà che schiaccia un cuore magari grigio, ma che batte per una vita che valga la pena di essere vissuta.
Dawes, che un po' mi aveva irritato nel primo libro, qui dimostra un profondo senso di lealtà e amicizia, non si tira indietro davanti a nulla e dà fondo a ogni briciolo di coraggio pur di restare. 
Turner, Tripp e Mercy sono aggiunte necessarie ai fini della storia, ma non mancano di spessore e profondità tanto che il lettore finisce per empatizzare, per comprenderli. Il risultato di questo interesse è la capacità di avvertire la presenza dei personaggi secondari non solo come strumento, ma come parte integrante della Lethe, di New Haven. 
Darlington mi è mancato. Era stato il mio personaggio preferito de La nona casa perché avevo amato la sua sete di conoscenza, la sua fiducia incrollabile, la sua cortesia d'altri tempi, la sua forza e la sua bellezza. Avrei voluto vedere di più, saperne di più, ma in quei pochi attimi in cui c'è stato, ha sempre fatto la differenza.

Credo che la Bardugo abbia un vero talento nel raccontare le persone e le loro sfumature ed è sicuramente questo il primo e grande punto di forza di una serie che non smette di stupire.
Tuttavia l'incontrastata superiorità di questo romanzo non si legge solo in questo ma anche nella determinazione di Alex a riportare indietro Darlington andando persino all'inferno, nella purezza di Turner nello scoprire la verità dietro i nuovi omicidi che hanno sconvolto Yale, nella cupa determinazione della Dawes di salvare i suoi amici e restare alla Lethe, il suo mondo. 

E' un libro difficile, è lento, è molto descrittivo, ma ogni pagina vale la pena. Ogni accadimento si incastra alla perfezione come parte di un puzzle in cui solo la Bardugo è architetto onnisciente e dea della vita e della morte. 
Abbiate pazienza e scoprirete un mondo unico che merita tutte le stelle del panorama letterario.

                                                     Verdetto: (quasi) Assuefatto
                                                                  4.75 cuoricini


Conoscete la Bardugo? Vi piacciono i suoi libri? Cosa ne pensate della Nona Casa?
Baci, 
Cris






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