Nesta Archeron non è quel che si dice un tipo facile: fiera del suo carattere spigoloso, è particolarmente facile alla rabbia e poco incline al perdono. E da quando è stata costretta a entrare nel Calderone ed è diventata una Fae contro la sua volontà, ha cercato in ogni modo di allontanarsi dalla sorella e dalla corte della Notte per trovare un posto per sé all'interno dello strano mondo in cui è costretta a vivere. Quel che è peggio è che non sembra essere ancora riuscita a superare l'orrore della guerra con Hybern. Di certo non ha dimenticato tutto ciò che ha perso per colpa sua. A rendere ancora più irritante la sua situazione, poi, ci pensa Cassian, apparentemente dotato di una naturale predisposizione a farle perdere il controllo. Ogni occasione è buona per stuzzicarla e provocarla, rendendo però allo stesso tempo evidente la natura del focoso legame che, loro malgrado, li unisce. Nel frattempo, le quattro infide regine, che durante l'ultima guerra si erano rifugiate sul Continente, hanno siglato una nuova e pericolosa alleanza, una grave minaccia alla pace stabilita tra i regni. E la chiave per arrestare le loro mire potrebbe risiedere nella capacità di Cassian e Nesta di affrontare una volta per tutte il loro passato. Sullo sfondo di un mondo marchiato dalla guerra e afflitto dall'incertezza, i due Fae tenteranno di venire a patti con i loro personali mostri, con la certezza di trovare, l'uno nell'altra, quel qualcuno che li accetta così come sono e che li può aiutare a lenire tutte le ferite.
La Corte di Fiamme e Argento ha un ruolo particolare all'interno del panorama letterario perchè con questo libro inizia una trilogia companion rispetto a quella di Una corte di rose e spine che ha ricevuto un grandissimo successo all'estero e, in modo più contenuto, anche in Italia.
Le mie aspettative erano davvero molto alte perchè sin dalla loro prima apparizione su carta ho avuto un debole per Cassian e Nesta. Cassian è un guerriero, un generale abbandonato, odiato, denigrato, con un cuore immensamente buono, generoso e leale con la sua famiglia, i suoi amici. Nesta, prima di questo libro, era la mia personale incognita. La durezza e la crudeltà con cui trattava gli altri, specie Feyre, mi parevano ingiustificate eppure mi hanno sempre lasciato la convinzione che dentro di lei ci fosse molto di più da raccontare.
Non mi sono sbagliata. Se dovessi descrivere questo romanzo con una sola parola, probabilmente sceglierei rinascita. La corte di fiamme e argento è il libro di formazione di Nesta, la sua elaborazione del lutto, della sofferenza, della trasformazione che non epr sua volontà ha subito. In questo romanzo, la Maas ha scoperchiato il vaso di Pandora delle emozioni di Nesta e le ha lasciate fluire fino alla sua completa guarigione.
In questo processo di controllo e auto accettazione, si dimostrano essenziali l'amore e l'amicizia. Cassian le è sempre accanto, percependo i suoi sentimenti, i suoi silenzi e dandole lo spazio di cui ha bisogno. E' grazie a lui che Nesta trova la sua personale missione e fa la conoscenza di Gwyn ed Emerie.
Come Feyre aveva fatto prima di lei, Nesta grazie al suo potere e alla sua indomabile forza di volontà, riesce a costruire la sua famiglia, trovando un porto rifugio, una casa in cui sentirsi assurdamente felice.
Il romanzo ha 720 pagine, ma io non ne ho mai avvertito il peso; l'autrice ha saputo dosare bene il romance e la parte fantasy, tenendo conto delle avventure già vissute nella trilogia precedente e anzi, buttando qua e là indizi circa le prossime guerre che la corte della Notte dovrà affrontare.
Il potere che scorre in Nesta è il potere che lei stessa ha sottratto in un impeto di rabbia nel Calderone, è un potere che chiama figure antiche, potenti, terribili. Il simile chiama il simile. La morte che si espande dalle fiamme d'argento di Nesta è potente e pericolosa e la situazione dopo la guerra con Hybern non è serena. Le altre corti sono in fermento, Tamlin è ormai un uomo distrutto e abbandonato a se stesso, solo e poi ci sono gli umani, ancora in dubbio, diffidenti. La situazione è appesa a un filo e in questo gioco di intrecci, la chiave essenziale sarà il tempo.
Ci sono state scene davvero commoventi, altre incredibilmente dolci, altre rabbiose e dure: questo romanzo è stato un caleidoscopio di emozioni.
Un merito particolare vanno anche ai personaggi secondari: oltre a rivedere Azriel (il mio preferito), Elain, Feyre, Rhysand, Mor e Amren, vengono introdotti nuovi personaggi.
Ho particolarmente apprezzato Gwyn, una giovane sacerdotessa determinata e volenterosa, la cui tragedia ha spezzato quelli che erano i suoi sogni e Emerie, l'Illyrian deturpata e mutilata, il cui cuore dimostra prontezza di spirito e forza. Queste due ragazze diventeranno il perno di Nesta e della sua missione: ricominciare a vivere.
Un aspetto, a mio avviso, non essenziale ma che voglio sottolineare è che questo romanzo è disseminato di sesso esplicito, è una storia volutamente piccante. La Maas aveva già scritto diverse scene erotiche nei romanzi precedenti, ma la Corte di Fiamme e Argento è più diretto e spregiudicato.
Ho apprezzato ogni aspetto di questo libro, trovo che sia stato davvero ben calibrato e mi sono calata nella storia con passione e interesse. Devo ammettere che sfogliata l'ultima pagina, avrei voluto già rileggerlo.
Verdetto: Assuefatto!
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