lunedì 8 febbraio 2021

Recensione: Come uccidono le ragazze di Holly Jackson

Benvenuti di nuovo sul blog lettori! Gennaio è stato un mese ricco di fantasy ma non è mancata una perla di altro genere. Come uccidono le ragazze di Holly Jackson, edito il 26 gennaio dalla Rizzoli, ha rappresentato il mio ritorno al mistery, di cui a volte sento fortemente la mancanza. 
Questo libro, promettente già dalla trama, mi ha fatto letteralmente innamorare e l'ho divorato in poco più di una giornata. 


Little Kilton, aprile 2012: Andie Bell, una delle ragazze più popolari della scuola, viene uccisa. O meglio, scompare, e il suo corpo non verrà mai ritrovato. L'assassino è Sal Singh, compagno di scuola e amico della vittima: la polizia e tutti in città ne sono convinti. Il suo suicidio a qualche giorno di distanza ha cancellato tutti i dubbi. Ma Pippa Fitz-Amobi, che al tempo dei fatti aveva dodici anni e che ora si prepara a fare domanda per il college, non ne è per niente sicura. Quando sceglie di studiare il caso come tesina di fine anno, comincia a scoprire segreti che qualcuno in città vuole disperatamente che rimangano tali. E se l'assassino fosse davvero ancora là fuori?

Pip ha deciso di scrivere un progetto per il college davvero impegnativo, vuole portare alla luce un mistero irrisolto che ha distrutto non una, ma ben due vite.
Nel suo piccolo paesino, cinque anni prima, una giovane molto popolare, Andie Bell, sparisce senza lasciare alcuna traccia. Per tutti si tratterebbe di omicidio e a risultare sospettato è Sal Singh, il suo fidanzato, sia perchè diversi giorni prima avevano litigato sia perchè a causa di un repentino cambiamento dei suoi amici, si ritrova senza alibi. Peccato che Sal venga ritrovato nella foresta morto: anche qui, tutti pensano che si tratti di suicidio e nessuno si occupa di scavare più a fondo in un dramma che ha sconvolto tante vite. 
Pip è una ragazza determinata e coraggiosa e le sue indagini partono da cosa semplici, interviste alle amiche più strette di Andie, al fratello di Sal costretto a essere trattato come spazzatura perchè considerato parente di un omicida, al giornalista che si occupò all'epoca del caso. 
Tirando i fili della storia, la giovane giornalista in erba scopre che dietro il mondo di Andie Bell c'erano tante ombre: era una ragazza plagiata dal tipo di famiglia in cui viveva, cercava di vivere oltre le sue possibilità, era una persona con una morale grigia. 
Al contrario, chiunque parli di Sal racconta di un ragazzo buono, giusto, generoso, studioso e il mistero si infittisce. Perchè una persona così perbene è stato condannato come colpevole senza nessuna ricerca ulteriore?

L'indagine di Pip si ingarbuglia, mette in luce i tormenti di tante persone di Little Kilton e le cose si fanno sempre più pericolose per lei perchè c'è qualcuno che vuole metterla a tacere. 
Nonostante in alcuni punti fosse magari nell'aria chi fosse il colpevole, in realtà questa storia nasconde più di una soluzione e fino all'ultima pagina, sono rimasta col fiato sospeso, appassionata, intrigata, desiderosa di sciogliere finalmente la matassa. 

Il finale è adrenalinico, scoppiettante: le ultime pagine mi hanno commosso perché il momento in cui viene fatta giustizia e gli innocenti vengono riabilitati, è un crogiolo di sollievo e speranza. 

Questo libro non ha punti morti, ogni pagina scorre velocemente, di volta in volta che qualcosa viene svelato o che la trama si infittisce, il lettore si trova proiettato nella camera di Pip davanti al suo saggio o alla sua bacheca, preso dal desiderio di elaborare teorie e scovare il misterioso colpevole. 
Oltre a una buonissima trama e a un ottimo stile, la Jackson si dimostra oltremodo pregevole per la scelta di inserire nel testo chat, interviste, documenti alla stregua della misura e forma reale. Mi ha divertito, mi ha fatto sentire come se anche io avessi tra le mani le prove che stava elaborando Pip.

Mi auguro che possiate leggere anche voi questo mistery e innamorarvi come me della lucidità e del temperamento della protagonista, vero centro della storia.

Verdetto: Assuefatto!


Un abbraccio, 
Cris









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