venerdì 19 gennaio 2018

Recensione: 'Raccontami di un giorno perfetto' di Jennifer Niven

Buon pomeriggio lettori, oggi con due post perché ieri vi avevo promesso la recensione di un libro che mi aveva fatto particolarmente emozionare. 
Sto parlando di Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer Niven, un young adult che ratta tematiche delicate come il suicidio e i disturbi della personalità.


È una gelida mattina d’inverno quella in cui Theodore Finch decide di salire sul tetto della scuola solo per capire che cosa si prova a guardare di sotto. L’ultima cosa che si aspetta però è di trovare qualcun altro lassù, in bilico sul cornicione. Men che meno Violet Markey, una delle ragazze più popolari del liceo. Eppure Finch e Violet si somigliano più di quanto possano immaginare. Sono due animi fragili: lui lotta da anni con la depressione, lei ha visto morire la sorella in un terribile incidente d’auto. È in quel preciso istante che i due ragazzi iniziano a provare la vertigine che li legherà nei mesi successivi. Una vertigine che per lei potrebbe essere un nuovo inizio, e per lui l’inizio della fine… 

Un romanzo straordinariamente toccante. Una storia che spezza il cuore in tutti i modi possibili.

Questo libro mi ha emozionato e fatto riflettere. Le tematiche affrontate sono serie, importanti e sono scritte con una lucidità disarmante, con un tocco leggero e scorrevole, che ti tiene incollata alle pagine. 
L'ho finito in piena notte, preda delle lacrime versate e delle magnifiche emozioni provate. 
Ma partiamo con ordine. Violet una bella ragazza, popolare, intelligente, con un dono per la scrittura, un radioso futuro davanti e un problema. Di ritorno da una festa, lei e sua sorella Eleanor subiscono un incidente che per la maggiore tra le due si rivela essere mortale. 
Violet non riesce a reagire, non riesce a stare a contatto con le persone che frequentava, non riesce più nemmeno a scrivere perché non accetta di essere sopravvissuta. 
Il suo legame con la sorella è fortissimo, è la sua migliore amica, la sua confidente ed insieme avevano dato vita a un magazine online molto seguito dal nome Eleanor and Violet.com. 
Un giorno, mentre è a scuola, Violet sale sulla torre campanaria e si spinge oltre il bordo. Quando si rende conto di dove la sua mente l'ha portata, entra in panico ed è lì che incontra Theodore Finch, il ragazzo soprannominato Lo strambo, il Fenomeno e che sembra incurante della situazione.Pronto a mettere fine alla sua vita ma non ci vuole meno di un secondo perchè l'aiuti a salvarla e a ritornare all'interno del parapetto. 
Tutti cominciano a pensare che Violet sia un'eroina per aver salvato Finch pur essendo vero il contrario. 
Finch e Violet hanno un solo corso in comune, Geografia e gli viene assegnato un compito da svolgere in coppia sulle peregrinazioni. O meglio sul cercare posti nel loro stato ( l'Indiana) che insegni loro qualcosa in più sul loro paese. 
Finch si auto candida a suo compagno per starle vicino, perché sente che quel sorriso lo ha cambiato. Si sente vivo. Sente che vale la pena esistere per qualcuno come lei. 
Attraverso le varie soste, escursioni, esperienze che vivono insieme, Violet e Finch si innamorano. Finch dona a Violet un modo nuovo di vedere il mondo, attraverso le sue variegate e infinitesimali piccole cose. 
E' nella scelta stilistica dell'adottare un doppio punto di vista che troviamo la vera forza del romanzo: attraverso le parole, i sentimenti e i versi di Violet e Finch ci immergiamo nel caleidoscopico mondo di lui e con lui superiamo gli ostacoli che la morte ha messo sulla strada di lei. 
E' una storia d'amore, certo, ma è anche una storia di perdite e di bisogni, di assenza e di violenza. 
E' una storia di ragazzi che tendono la mano chiedendo aiuti e non vengono ascoltati, considerati, non vengono capiti e ad un certo punto ritraggono la mano sconfitti. 
E' una storia che pone quesiti, che spinge a domande sui ragazzi, su come approcciano alla vita, su ciò che affrontano per affermare se stessi e la propria identità nel mondo. 
E' una storia che commuove. E' la peregrinazione dell'Io in quello strano e difficile mondo che è la vita, fatta di scelte e bivi, di parole, di luce e buio, di musica, canzoni e poesia. 
E' l'affermazione dell'amore, di ciò che può migliorare, cambiare e salvare dall'altro.
E' una storia raccontata per tutti, perché ci si guardi dentro e attorno, perché ci si liberi delle etichette e si vinca la paura del diverso.
Cancellare la connotazione negativa dalla parola 'strano' perché impedisce di avvicinarsi, comprendere, conoscere e amare ciò che è lontano dal concetto di 'normalità'.
E' la storia della bellezza del discreto e della felicità delle piccole cose. 
E' anche tristezza, angoscia e rabbia, è sofferenza.
Ma per citare Finch, a volte anche le parole brutte servono perché ci ricorda quanto sia incantevole il mondo.

                                              Verdetto: 4 cuoricini e mezzo!


E voi? L'avete letto? Ha fatto emozionare e commuovere anche voi? O come ad una mia cara amica non è piaciuto per niente?







5 commenti:

  1. Bellissimo! Vorrei rileggerlo visto che è passato un po', ma non ho il coraggio ç_ç

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  2. ' E' una storia di ragazzi che tendono la mano chiedendo aiuti e non vengono ascoltati, considerati, non vengono capiti e ad un certo punto ritraggono la mano sconfitti.'

    Sto piangendo!
    E' uno dei miei libri preferiti <3

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  3. Ho questo libro da quando è uscito.. ci credi che non sono ancora riuscita a leggerlo? Mi ispira tantissimo ed a volte lo prendo in mano, poi però non lo inizio. Quest'anno devo assolutamente leggerlo perché sembra così bello!

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  4. Mi è piaciuto tantissimo, mi sono commossa lo ammetto, e per me non è facile commuovermi.

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  5. E' uno dei romanzi che mi ha fatto commuovere di più, e nonostante mi abbia praticamente distrutta emotivamente, ho deciso di rileggerlo qualche mese fa...e le sensazioni sono state le stesse della prima volta!

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