In questo lunedì pieno di impegni di studio ho deciso di proporvi un post diverso dal solito che ha per oggetto una lettura (la prima dell'anno) che mi ha entusiasmato, fatto emozionare e a cui ho ripensato per molto tempo. Sto parlando di 'Carve the mark', il nuovo romanzo di Veronica Roth, già autrice di Divergent.
In una galassia lontana, dove la vita degli uomini è dominata dalla violenza e dalla vendetta, ogni essere umano possiede un "donocorrente", ovvero un potere unico e particolare, in grado di determinarne il futuro. Ma mentre la maggior parte degli uomini trae un vantaggio dal dono ricevuto in sorte, Akos e Cyra non possono farlo. Al contrario, i loro doni li hanno resi vulnerabili al controllo altrui. Cyra è la sorella del brutale tiranno Shotet Ryzek. Il suo donocorrente, ovvero la capacità di trasmettere dolore agli altri attraverso il semplice contatto fisico, viene utilizzato dal fratello per controllare il loro popolo e terrorizzare i nemici. Ma Cyra non è soltanto un'arma nelle mani di un tiranno. La verità è che la ragazza è molto più forte e in gamba di quanto Ryzek pensi. Akos appartiene al pacifico popolo dei Thuve, e la lealtà nei confronti della famiglia è assoluta. Quando lui e il fratello vengono catturati dai soldati Shotet di Ryzek, l'unico suo pensiero è di riuscire a liberarlo e a portarlo in salvo, costi quel che costi. Quando poi viene costretto a entrare a far parte del mondo di Cyra, l'ostilità tra i loro due popoli sembra diventare insormontabile, tanto da costringere i due ragazzi a una scelta drammatica e definitiva: aiutarsi a vicenda a sopravvivere o distruggersi l'un l'altro.
Veronica Roth non è mai stata una delle mie autrici preferite. Il suo primo lavoro, la serie Divergent, non mi era piaciuta o meglio non mi aveva lasciato delle buone sensazioni. Così non ero sicura che leggere un altro suo libro fosse una buona idea. Invece, quando è stata rivelata la trama e la copertina mi sono lasciata attrarre. L'ho iniziato solo dopo, in occasione della nostra Challenge, proprio perchè non era in cima alla mia TBR. Ho iniziato il libro e l'ho finito dopo poco perchè mi ha semplicemente estasiato. Infatti quando ho terminato questo libro, avevo deciso di scrivere una recensione nell'immediato per non perdere nessuna delle emozioni che mi aveva fatto provare. Trascorso qualche giorno, mi sono accorta che non sarei stata in grado di rendere giustizia a quanto questo libro mi abbia catturato, avrei dovuto spiegare analiticamente cosa mi era piaciuto.
Da qui è nata l'idea dei 5 motivi per cui dovreste leggere questo libro.
In sostanza, una recensione a punti!
1. Il worldbuilding
Il libro è uno sci-fi, è ambientato nello spazio. Ma non nell'universo così come noi immaginiamo di conoscerlo bensì in un luogo dove tutto dipende dalla Corrente che elargisce doni a tutti coloro che lo abitano.
Ogni pianeta ha caratteristiche distinte, così come i suoi abitanti: il pianeta dell'acqua, il pianeta della tecnologia..E tutto è curato nei minimi dettagli.
Lo stesso pianeta su cui si verifica la storia (Thuve) ha due popoli, con tradizioni e lingue diverse. La Corrente però non è vissuta solo come un fenomeno scientifico ma soprattutto spirituale, oserei dire religioso. Nel mondo della Roth, infatti, abbiamo a che fare con profezie, oracoli e destini incrociati.
Ho apprezzato che fosse tutto estremamente dettagliato, che tu potessi essere in grado di immaginare lo spazio, i pianeti, la Corrente e che potessi scegliere di identificarti con gli Shotet ovvero con il popolo di Thuve.
2. I personaggi
La Roth ha saputo creare dei personaggi magistrali e non mi riferisco solo ai protagonisti, Akos e Cyra, ma anche alle loro famiglie, ai loro amici,persino alle comparse.
Riusciamo a comprendere cosa spinge una persona a muoversi in un modo, a reagire con un atteggiamento di chiusura, riusciamo a scorgere qualche verità persino dietro figure eccentriche e misteriose.
I miei preferiti sono stati sicuramente Akos e Cyra.
Akos,bello, altruista, generoso, coraggioso e legato in maniera radicale alla sua famiglia, in qualche modo obbligato a vergognarsi di se stesso per alcune azioni compiute, non solo per la propria sopravvivenza.
Cyra, una fiamma cresciuta all'ombra di un tiranno. Fuori dagli schemi, cinica, determinata, in grado di uccidere con il suo semplice tocco.
3. La storia d'amore
Uno dei motivi per cui ho amato questa storia è l'evoluzione della storia d'amore, senza forzature. Un rapporto che nasce prima sulla diffidenza, poi sul bisogno reciproco di uscire dalla gabbia che rappresenta la vita e infine sulla stima, sul rispetto.
L'amicizia che nasce tra i due divampa in una forte attrazione fisica e poi, quando sei disposto a sacrificare tutto per salvare quella persona, l'amore.
Ho apprezzato che l'autrice abbia lasciato che in un mondo costruito su intrighi e su profezie, nel mezzo dello spazio, si costruisse una storia d'amore semplice, normale, così come potrebbe essere tra due ragazzi giovani.
"E' viva."
Lui chiuse gli occhi un istante, permettendosi di pensare di nuovo a lei. Era viva nella sua memoria, mentre combatteva nella palestra come se la guerra fosse una danza, mentre cercava finestre nello spazio nero come fossero dipinti. Rendeva belle le cose brutte, e lui non avrebbe mai capito come ci riusciva. Ma era viva.
4. I colpi di scena
Il libro è dinamico, non ci sono momenti 'morti' o privi d'azione. Ha un ritmo molto serrato, costruito sulla velocità degli eventi, che ti sorprendono continuamente e che ti emozionano.
Scene che ti straziano l'anima, scene che ti lasciano gli occhi a cuoricino ma nulla dato per scontato.
Il finale lascia diversi quesiti a cui rispondere, molte sono le teorie elaborate perchè nulla è scontato e c'è ancora molto da vivere, molto da leggere.
5. La presenza di politica, etica e morale
La Roth non disegna semplicemente una storia, ma riesce a dare ad ogni azione, evento,una giustificazione politica e i suoi personaggi si muovono seguendo le loro coscienze, attraverso l'etica e la morale.
Ciò vuol dire che l'autrice ha saputo creare dei personaggi che non fossero solo verosimili ma che in qualche modo fossero 'umani', 'nel senso che il lettore riesce a identificarsi con loro, riesce a comprendere i motivi che muovono i loro comportamenti.
In definitiva, come avete potuto capire, una nuova serie decisamente da non perdere!
La Mondadori probabilmente lo pubblicherà il 5 giugno 2018, secondo quanto affermato dal sito della Feltrinelli, invece Libreria universitaria parla di aprile 2018.
Appena avrò notizie più certe, vi aggiornerò! Intanto correte a leggere Carve The Mark!
Bacioni, Cris
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