Ben trovati lettori! Nuova uscita, nuova recensione! Ritorna in libreria la Bardugo con Demone nel bosco, una graphic novel illustrata da Dani Pendergast che racconta un aneddoto di vita dell'Oscuro prima che diventasse tale.
Eryk e sua madre, Lena, hanno trascorso la loro esistenza fuggendo incessantemente da un luogo all'altro, con la convinzione che, forse, per loro non esista proprio un porto sicuro. Perché entrambi non solo sono Grisha, ma sono i più potenti e letali tra loro. Temuti da chi vorrebbe ucciderli e braccati da chi vorrebbe sfruttarne i doni, devono cercare di tenere nascoste le loro capacità ovunque vadano. Ma talvolta i segreti più pericolosi trovano comunque il modo di venire a galla... Questo graphic novel, scritto da Leigh Bardugo e illustrato da Dani Pendergast, è il prequel di "Tenebre e Ossa", tassello indispensabile del GrishaVerse che permette di gettare un po' di luce sulle origini di un destino tanto grandioso quanto sinistro, quello del temuto e potentissimo Oscuro.
La Bardugo non lascia andare il Grishaverse e da fan non posso che esserne contenta.
Mi piace molto poter ritornare nel mondo di Alina e Nina e poter scoprire nuovi e interessanti aspetti di questi romanzi.
Stavolta il protagonista è Alexander, l'Oscuro. Attraverso questa graphic novel, l'autrice ci lascia entrare nella vita del giovane che, costretto a spostarsi di villaggio in villaggio e cambiare la sua identità, cresce isolato e senza amici.
Quando arrivano al confine con Fjerda con un nuovo nome e una storia diversa, Eryk e sua madre si stabiliscono nell'accampamento nascosto di alcuni Grisha.
Eryk fa amicizia con Annika e la sua sorellina.
Le due sono spesso preda di angherie da parte degli altri perchè il loro potere è molto debole, ma si dimostrano per la prima volte gentili e disponibili con il giovane.
Peccato che a volte la disperazione faccia prendere le peggiori scelte possibili.
Questa graphic novel mi ha conquistato per diversi motivi.
Il primo è da imputare sicuramente alle tavole: i disegni sono puliti, precisi, ma anche evocativi e ho amato la scelta dei colori, rispettosa dei personaggi e delle loro personalità.
Il secondo motivo è il messaggio che mi ha trasmesso. Nessuno nasce cattivo, tutti sono mossi anche quando agiscono nel peggiore dei modi da intenzioni che paiono buone.
Alexander è cresciuto solo perchè quelli come lui erano perseguitati e uccisi come streghe.
In questo racconto, però, vive anche l'altro lato della medaglia. I Grisha non sono al sicuro, nemmeno tra loro perchè non hanno una casa.
E' questo il punto di rottura che lo ha condotto a creare il piccolo Palazzo, a creare l'esercito dei Grisha.
E' impossibile pensare che il sacrificio di Assedio e Tempesta non gli sia costato una parte del suo cuore e questo allarga l'orizzonte sull'Oscuro e ci permette di vedere un lato di lui più profondo e umano.
Credo che chiunque abbia letto la serie principale non può fare a meno di questa piccola perla perchè, pur essendo breve, delinea le migliori caratteristiche di un capo carismatico e potente, seppur crudele.
Verdetto: Assuefatto
(5 cuoricini)
Lo leggerete? Vi piace la Bardugo?
Fatemelo sapere nei commenti e non dimenticate di passare anche dalle altre blogger!
Un grazie sentito ad Amarilli per aver organizzato e alla CE per la copia in anteprima.
Un abbraccio,
Cris
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