venerdì 16 ottobre 2020

Recensione: 'In fuga da Houdini' di Kerri Maniscalco

Buona sera lettori, con questa recensione chiudiamo una settimana decisamente intensa, che vi ha condotto dalle strade di Londra all'antica Cina, fino ad oggi, dove vi imbarcherete sulla RMS Etruria in compagnia di Audrey Rose e Thomas. 


Audrey Rose Wadsworth e il suo assillante compagno, Thomas Cresswell, si imbarcano sulla lussuosa RMS Etruria, diretti alla loro prossima meta, l'America. La settimana di spettacoli circensi che allieterà la traversata - compresa l'esibizione di un giovane e promettente artista della fuga - sembra la distrazione ideale prima del tetro incarico che li attende oltreoceano. Ma presto il viaggio si trasforma in un festival degli orrori quando, una dopo l'altra, giovani donne vengono trovate morte. Per Audrey Rose, il Circo al chiaro di luna - con i suoi numeri inquietanti e i personaggi grotteschi - si trasforma in un incubo e la fa tornare alla sua ossessiva ricerca di risposte. Gli indizi sull'identità di una delle vittime sembrano condurre a qualcuno a cui Audrey Rose vuole molto bene: riuscirà la ragazza a fermare il misterioso assassino prima del suo terrificante gran finale?

Ringrazio la Oscar Vault per la copia omaggio e le due organizzatrici, Debs e Mariarita!

    Il primo pensiero che ho avuto quando ho chiuso questo libro è stato: 'Finalmente l'autrice ha ingranato'. 

Dopo un primo romanzo piacevole ma senza particolari guizzi e un secondo dalle ambientazioni davvero terrificanti, questo terzo libro unisce la passione per la medicina forense a un'ambientazione magica e incantevole. 
Passeggiare sul ponte della RMS Etruria, in viaggio verso l'America, è una promessa per i giovani protagonisti di un futuro ricco di avventure. 
Se non fosse che, tra un dissoluto bacio e l'altro, Audrey Rose e Thomas incappano nell'ennesimo killer seriale. 
A differenza dei due volumi precedenti, ho trovato questi omicidi molto più efferati perchè volutamente scenografici. Penso che la scelta dell'autrice di combinare la magia del circo con l'omicidio si sia rivelata geniale. 
Grazie al direttore del Circo al chiaro di luna, Mefistofele, e ai vari incredibili artisti, Cassie l'Imperatrice, Anishaa la mangiatrice di fuoco e il celeberrimo Harry Houdini, l'atmosfera che si respira in ogni pagina è a metà tra l'incanto e il surrealismo. 

"Per lui è tutto uno spettacolo. Non scordartelo mai, mi raccomando. E' attraente, sono d'accordo, ma nel modo in cui può esserlo la fiamma di una candela. Crea l'atmosfera giusta, infonde una sensazione di calore, però se ti avvicini troppo finisci per scottarti". 

Proprio Mefistofele è stato l'elemento di maggiore interesse di questo romanzo, non solo per le ambigue interazioni con Audrey Rose ma anche per la sua enigmaticità. 
Presentando il circo, insegnando la magia - scienza alla protagonista, proteggendo i suoi artisti, seducendo giovani donne, egli assume un ruolo essenziale. 
Nonostante questo, è un personaggio di cui non ho subito il fascino, soprattutto grazie alla prestazione di Thomas. 
Se nel primo romanzo mi aveva infastidito e nel secondo mi aveva spinto a rivalutarlo, in questa terza avventura ho avuto prova della sua devozione verso Audrey Rose. 
Oltre ad essere intelligente, attento e generoso, Thomas non si pone mai sopra la ragazza ma sempre al suo fianco. 
Ho adorato le molte dichiarazioni che le riserva, per non parlare degli incontri clandestini, dei
baci passionali e delle battute irriverenti. 

"Signore, siete una visione celestiale stasera." Si mise una mano intorno all'orecchio e inclinò la testa. "Sentite anche voi questo rumore? Credo siano i cuori di tutte le dame nella sala che si infrangono in mille pezzi. Attenta a dove mettete i piedi, non vorrei calpestaste i cocci insanguinati"

E veniamo al punto dolente del libro, ma forse della serie, la geniale Audrey Rose. 
Sono convinta che questa serie sarebbe stata decisamente migliore se i PoV fossero stati alternati. Troppa AR insieme stroppia. Perchè? 
Perchè, nonostante si professi una donna moderna, baci il suo promesso 'non promesso' negli spazi bui e accolga senza imbarazzo l'omosessualità di un'amica, quando la sua preziosa cugina Liza fugge per unirsi allo stesso circo che sembra collegato agli omicidi, diventa una chioccia, a tratti iperprotettiva. 
Allontana Liza dal circo per poi esercitarsi lei stessa nei trucchi e nelle acrobazie. 
Dice a se stessa che a muoverla è l'intenzione di scoprire l'assassino, ma in verità è semplicemente affascinata da un mondo senza vincoli sociali.
Tra Thomas e Mefistofele, la ragazza non dimostra di essere decisa né di essere così rigorosa nei suoi studi come pensa di essere. 
Sono sicura che l'autrice avrebbe potuto fare molto di più con questo personaggio ed elevarla alla moderna eroina di cui tutti parlano. 
La Maniscalco scrive in modo semplice e diretto, i suoi romanzi sono un guilty pleasure che intriga e anima le serate più noiose, pur non brillando per profondità. 

Verdetto: Dipendente! (4.5 stelline)



Spero che la recensione vi sia piaciuta e vi abbai incuriosito. Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione in merito! 
A bientot, 
Cris 







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