sabato 31 ottobre 2020

Recensione: A caccia del Diavolo di Kerri Maniscalco

Buongiorno lettori e buon Halloween, come state? Siete già in modalità festa a casa? O come me vi dedicherete a un buon libro e a un dolcetto? Oggi sono davvero entusiasta di parlarvi di A caccia del diavolo, l'ultimo romanzo della serie di Kerri Maniscalco che ci ha tenuto compagnia in questi tre mesi dalla sua pubblicazione e che si concluderà il 10 novembre con la sua uscita. 


Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell sono giunti in America, una terra audace, sfrontata, brulicante di vita. Ma, proprio come la loro Londra adorata, anche la città di Chicago nasconde oscuri segreti. Quando i due si recano alla spettacolare Esposizione internazionale, scoprono una verità sconcertante: l’evento epocale è minacciato da denunce di persone scomparse e omicidi irrisolti. Audrey Rose e Thomas iniziano a indagare, per trovarsi faccia a faccia con un assassino come non ne hanno mai incontrati prima. Scoprire chi sia è una cosa, ben altra faccenda è catturarlo, soprattutto all’interno del famigerato Castello degli Orrori che ha costruito lui stesso, un covo di torture labirintico e terrificante. Riuscirà Audrey Rose, insieme al suo grande amore, a porre la parola “fine” anche a questo caso? O soccomberà, preda del più subdolo avversario che abbia mai incontrato?

Come ricorderete, la serie della Maniscalco aveva suscitato in me un lieve tepore nei primi due romanzi, vedevo le opportunità di una storia mistery ambientata nell'Ottocento ma notavo fin troppi difetti nei protagonisti per poterle cedere il mio cuore da lettrice. Finalmente con l'avventura sulla RMS Etruria e l'aiuto di quel tenebroso principe di Thomas Cresswell, le mie resistenze si erano abbassate e con questo nuovo ed eccitante romanzo, sono state del tutto vinte. 

Thomas e Audrey Rose hanno raggiunto una sorta di maturità emotiva e dopo mesi di battute sconce, baci rubati e un corteggiamento irriverente, sono pronti a coronare il loro amore con il fidanzamento e il matrimonio. Tutto sembra andare secondo i piani, nonostante l'incidente che ha provocato un danno permanente alla ragazza, quando nuovi nemici nell'ombra meditano di rompere tale idillio. 

Parto da questa premessa 'sentimentale' perchè è innegabile che questo romanzo dei quattro, è sicuramente quello più vivo ed emozionante. Abbiamo visto questi ragazzi prendersi le misure, conoscersi e innamorarsi e la forza del loro cuore ha portato a diversi cambiamenti sia nel carattere freddo e scientifico di Thomas che nella indomita intraprendenza di Audrey Rose. In questo finale palpitante, la loro relazione sentimentale è sicuramente una parte preponderante della trama scritta dalla Maniscalco. 

E forse per questo è stato davvero incredibile per me leggerlo. Io non sono proprio riuscita a metterlo giù e senza vergogna ammetto che l'ho divorato in poco più di due giorni. La devozione di Thomas e lo struggimento di Audrey Rose mi hanno entusiasmato e ho adorato ogni singola pagina, sia nelle loro interazioni, che in quelle con i loro familiari e nostre vecchie conoscenze. La fortuna di questa serie si gioca tutta su questa ship, per la quale o si prende una sbandata o si fatica ad apprezzare. 


Passando all'aspetto più propriamente 'mistery', purtroppo devo ammettere che si dimostra flebile rispetto sia a Sulle Tracce di Jack Lo Squartatore che In fuga da Houdini. Se nel primo e nel terzo, gli omicidi perpetrati e il loro movente mi avevano intrigata e appassionata, tanto da lasciarmi intuire il colpevole e farmi sentire vicina alle loro agghiaccianti motivazioni, in questo romanzo la parte investigativa risente di una qualche debolezza, dettata sia dalla scarsa attenzione della protagonista che dalla mancanza di momenti solo investigativi.

L'aspetto più criticabile è sicuramente quello che riguarda la figura del Diavolo: l'autrice aveva iniziato bene, seguendo le tracce di una figura storicamente esistita come quella di Jack Lo Squartatore e il principe Vlad Dracula, ma già in Houdini avevo notato quanto questi richiami fossero via via sempre più labili. Non mi ha sorpreso, quindi, appurare quanto fosse discutibile lo stravolgimento della figura presa a riferimento.

E' stato interessante vedere come a soccorrere questa coppia in disgrazia siano stati alcuni dei legami stretti nei romanzi precedenti: torna Noah, studente dell'Accademia di Moldovenau in Romania, e Mefistofele, con i suoi ipnotici segreti. Per non parlare della completezza d'insieme: in Liza, Daciana e Ileana riconosciamo il sostegno familiare di cui ella ha bisogno, nello zio Jonathan, la zia Amelia e il padre di Audrey Rose, riconosciamo la ragazza che vuole essere, dentro e fuori casa. Può esser libera, può essere un'eccellenza dello studio forense, ma può essere anche una signora, una moglie, una Lady incredibile.

Per la prima volta, sono stata fiera di Audrey Rose e l'ho capita nelle sue lunghe elucubrazioni. Per me, che non mi aspettavo nulla, è stato emozionante. 

In definitiva, nonostante i difetti, che pure gli ho riconosciuti negli altri romanzi, ho trovato questo finale drammatico e romantico, con un tocco di 'drama' non necessario, ma comunque accattivante. 

                                              Verdetto: Dipendente ( 4.5 stelline)


Visto che siamo giunti quasi alla fine dell'evento, voglio ringraziare tutte le mie colleghe per questa entusiasmante avventura vissuta insieme, in particolare coloro che si sono dedicate ai banner e ai template e alle organizzatrici, Deb e Mariarita. Un abbraccio caloroso alla Mondadori e al suo team per le copie cartacee dei primi tre romanzi e la copia digitale di quest'ultimo.



Cosa ne pensate della serie della Maniscalco? Vi è piaciuta? Scoprirete cosa cela il finale?
Baci, Cris


 


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