mercoledì 14 ottobre 2020

Blog tour : 'La guerra dei papaveri' di R.F. Kuang | La dipendenza da sostanze stupefacenti

 Buongiorno a tutti lettori, ieri è stato un giorno davvero pieno di uscite interessanti. Dopo avervi dato la mia opinione di Thunderhead, è venuto il momento di approfondire un importante tema presente ne La guerra dei Papaveri, la cui recensione uscirà domani. 




Orfana, cresciuta in una remota provincia, la giovane Rin ha superato senza battere ciglio il difficile esame per entrare nella più selettiva accademia militare dell'Impero. Per lei significa essere finalmente libera dalla condizione di schiavitù in cui è cresciuta. Ma la aspetta un difficile cammino: dovrà superare le ostilità e i pregiudizi. Ci riuscirà risvegliando il potere dell'antico sciamanesimo, aiutata dai papaveri oppiacei, fino a scoprire di avere un dono potente. Deve solo imparare a usarlo per il giusto scopo.

La guerra dei papaveri non è un libro semplice perché racconta la guerra, la crudeltà e la dipendenza in maniera molto cruda e vera.

Nel parlarvi della dipendenza da sostanze stupefacenti, ho deciso di sviluppare la mia tappa per fasi: innanzitutto, vi parlerò delle varie droghe esistenti in circolazione, poi farò un riferimento alle conseguenze - anche giuridiche- che spesso esse determinano e infine, dei programmi d'aiuto previsti dallo Stato. 

Tra le droghe più conosciute ci sono la cocaina e l'eroina.

La Cocaina è il nome della pianta dalle cui foglie si ottiene la Cocacina cloridrato, venduta come pura o in forma di crack. Nel gergo dello spaccio, ha diversi nomi: coca, neve, White Lady. 

Può essere assunta in tre modi: dal naso respirando la polvere, in endovena con un effetto più rapido e tramite inalazione, cioè fumata con “pipe” o inalate da fogli di carta d’alluminio precedentemente riscaldati. 

Gli effetti psichici della cocaina sul sistema nervoso centrale sono stati riassunti in quattro stadi di diversa gravità in dipendenza dalla dose e dalla frequenza d’uso. Essi sono:

1) Euforia, caratterizzato da labilità affettiva, accresciuta performance cognitiva e motoria ed insonnia;

2) Disforia, caratterizzato da tristezza, malinconia, apatia, difficoltà di attenzione e di concentrazione e insonnia;

3) Paranoia, caratterizzato da sospettosità e allucinazioni;

4) Psicosi, caratterizzato da  allucinazioni, insonnia, perdita di controllo degli impulsi, disorientamento.

E' facile diventare dipendenti da questa sostanza perché si ricerca spasmodicamente di ricreare quel benessere fisico ed emotivo ottenuto con la prima dose. 

L’eroina è una droga semisintetica che si prepara per doppia acetilazione della morfina (o della morfina contenuta nell’oppio, derivante dal fiore del papavero)

Venne sintetizzata per la prima volta nel 1874 e posta in commercio come forte analgesico. Nel 1924 (USA) e nel 1958 (Europa) venne tolta dal mercato farmaceutico per il suo potenziale tossicomanigeno.

Generalmente viene assunta disciolta in acqua e poi iniettata endovena oppure per inalazione. 

Gli effetti fisici e psicologici dell'eroina e in generale degli oppiacei sono collegata al suo ruolo di sedativo: rallenta il battito, i riflessi e si prova un senso di distacco dal mondo. In caso di una dose eccessiva, rallenta l'apparato respiratorio fino a provocare il decesso per asfissia. 

Con il termine “Cannabis” o “Cannabinoidi” si comprendono tutte le sostanze psicoattive che si ottengono dalla Cannabis sativa o, meglio, dalle infiorescenze femminili di tale pianta.

Generalmente i cannabinoidi distinguono in hashish ( la resina del fiore) e la marijuana (la foglia seccata all'aria). Viene comunemente chiamata Maria o erba e viene assunta attraverso l'inalazione con pipe o cartine.

Generalmente esse producono un senso di pace e di euforia in chi assume queste sostanze, ma posso altresì provocare senso di fame, irritazione e sonnolenza. 

La cannabis ha una tossicità molto bassa, infatti è definita una droga 'leggera'. Non vi sono chiari casi documentati di morte per cannabis ma spesso accadono incidenti (stradali, sul lavoro, etc.) mortali connessi all’abuso della stessa. 

Le amfetamine sono sostanze ottenute per sintesi chimica dal precursore feniletilamina, normalmente rintracciabili sul mercato clandestino come compresse, compresse ricoperte, pastiglie, gocce o soluzioni iniettabili, polvere bianca. 

Nascono per la prima volta nel 1887  per il trattamento del raffreddore tramite inalazioni. L’effetto stimolante venne scoperto nel 1922. A seconda della struttura, possono essere inalate o assunte per via orale. 

Tali sostanze sono generalmente utilizzate per aumentare le proprie performance fisiche ( doping) o nelle diete perché riducono l'appetito. Tuttavia uno dei più importanti effetti collaterali è l'elevata neuro tossicità. Studi approfonditi su animali e, successivamente, su volontari umani, hanno dimostrato la degenerazione irreversibile dei neuroni che, in pratica, si “bruciano”. Nei casi in cui le cellule degenerate ricrescono si è notato come tale crescita dia luogo a neuroni “mutati” e inattivi. Tali condizioni sono molto simili a quelle alla base dell’epilessia e del morbo di Parkinson. Oltre alla neuro tossicità, possono provocare collassi cardio circolatori, infarti ed emorragie celebrali.

Le categorie di allucinogeni si sviluppano a partire da funghi che crescono sulla segale o altre graminacee e dai quali si ottiene, per sintesi chimica, la dietilammide dell’acido lisergico, meglio nota come LSD.

Si tratta di una droga che mira ad ottenere una confusione sensoria nell’assuntore. Il consumo di LSD induce infatti allucinazioni acustiche e visive e, in generale, percezioni contorte e distorte della realtà e del tempo. 

Nessuna delle droghe di cui vi ho descritto sommariamente gli effetti è legale in Italia. Questo determina per certi versi la creazione di un mercato nero e piazze di spaccio per poter consentire l'acquisto e la consumazione di queste sostanze stupefacenti. 

L'aspetto interessante è che, fatta eccezione per la marijuana, le droghe non sono un prodotto per 'poveri'. Le sostanze stupefacenti, anche solo acquistate in piccole dosi, sono prodotti molto costosi.

Nei paesi medio piccoli, infatti, si vengono a formare delle vere e proprie associazioni a delinquere per poter meglio dividere il territorio per persona e guadagnare cifre esose in modo illegale. Il nostro ordinamento punisce molto severamente sia la struttura che c'è dietro lo spacco, che l'attività stessa.

La sanzione è universale ma ciò che colpisce è l'aspetto antropologico. 

Quando il soggetto che ne diventa dipendente è un ragazzo o un uomo benestante, i proventi che vengono dalla propria famiglia o dall'attività lavorativa, finiscono per finanziare il proprio spacciatore di fiducia. Sono persone che hanno una famiglia alle spalle che può permettersi psicologi di livello o strutture specializzate.

Invece, nella generalità dei casi, quando la persona ha un reddito medio - basso, per procurarsi la droga, finisce con il diventare a sua volta un piccolo spacciatore oppure commette furti e rapine di poca entità pur di guadagnare il necessario per alimentare la propria dipendenza. Si tratta di persone che quindi passano dall'essere giovani tossicodipendenti a uomini in carcere che bruciano gran parte delle proprie risorse future. 

Lo Stato sostiene questi soggetti attraverso il Sert. I Servizi per le Tossicodipendenze (SerT), o Servizi per le Dipendenze patologiche (SerD), sono i servizi pubblici del Sistema Sanitario Nazionale italiano (SSN), dedicati alla cura, alla prevenzione e alla riabilitazione delle persone che hanno problemi conseguenti all'abuso ed alla dipendenza di sostanze psicoattive come droghe o comportamenti compulsivi come il gioco d'azzardo patologico.

Nei SerT operano professionisti qualificati e specializzati nella dipendenza come medici, infermieri, educatori,assistenti sanitari, assistenti sociali, psicologi e personale OTA (Operatore Tecnico per l'Assistenza). Offrono servizi non a pagamento attraverso i quali accertano lo stato di salute psicofisica del soggetto e definiscono programmi terapeutici individuali da realizzare direttamente o in convenzione con strutture di recupero sociale. 

La dipendenza è a tutti gli effetti una malattia che, nella peggiore delle ipotesi conduce alla morte. 

Abbiate riguardo per la vita e ricordate che i vuoti non possono riempirsi con allucinogeni o stupefacenti, ma solo facendo un grande lavoro su se stessi per migliorare la percezione dei nostri bisogni e dell'esistenza che conduciamo.

Spero che la tappa vi sia piaciuta e soprattutto che sia stata chiara, vi abbraccio

Cris


Non dimenticate di seguire le altre tappe e ricordate che domani ci sarà la mia recensione!




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