Nell'Irlanda del X secolo, sospesa tra mito e storia, vive Lord Colum di Sevenwaters con i suoi sette figli, sei ragazzi e una bambina, Sorha. Sarà proprio lei, la più piccola della famiglia, a proteggere la casata e difendere la loro terra dai nemici britanni: il padre, infatti, è stato stregato da Lady Oonagh e i fratelli sono stati colpiti da un incantesimo che solo la ragazza potrà sciogliere. Per riuscirci, dovrà sostenere un lungo esilio da Sevenwaters e affrontare imprese durissime, che la feriranno nel corpo e nell'anima. E quando si troverà prigioniera degli avversari, la sua stessa vita – insieme a quella di coloro che ama – sarà in pericolo. Sorha conoscerà la paura, il tradimento, ma anche l'onore, la lealtà. E soprattutto l'amore. Basato su una solida conoscenza del mondo celtico e ispirato all'antico racconto I sei cigni , ripreso anche dai Grimm e da Andersen, La figlia della foresta intreccia tipici elementi fiabeschi (la matrigna malvagia, la metamorfosi magica, l'imposizione del silenzio) con le vicende di una vera famiglia che affronta difficoltà di ogni genere mettendo a dura prova i propri valori.
La figlia della foresta, infatti, riprende e trasporta la fiaba dei sei cigni dei fratelli Grimm in terra irlandese.
L'autrice ha scritto questo libro quando ancora scrivere retelling non era una moda e la sua fedeltà alla storia, ma soprattutto all'ambientazione in cui ha scelto di collocare Sorha e i suoi fratelli è talmente ben dettagliata ed evocativa che è davvero impossibile non sentirsi trasportati dagli eventi della narrazione.
Sorha viene alla luce dopo sei figli, sebbene la madre muoia di parto. Questo grandissimo dolore ha portato Lord Collum a chiudersi in se stesso, a correre alla ricerca di battaglie e nemici da combattere, dimentico dei suoi figli. La giovane cresce insieme ai suoi fratelli che la amano e la proteggono compensando l'assenza della madre e l'indifferenza del padre.
Sorha impara in autonomia a leggere, a conoscere la natura e a rispettarla, studia in un modo sconosciuto alle sue coetanee e gode di una libertà gioviale concessa dalla sua tenuta, Sevenwaters. La foresta, gli spiriti che vi aleggiano proteggono la sua casa e la tribù del padre, ma tempi bui interromperanno la prosperità del luogo.
Ma la vita è fatta di cambiamenti e turbamenti. A causa di una maligna presenza, i suoi fratelli verranno trasformati in cigni e Sorha, con pazienza e sacrificio, comincerà un viaggio per salvare se stessa e la loro vita.
Le avventure della protagonista sono molto dure e descritte con intensità dall'autrice, ma non manca - oltre all'azione - lo spazio per l'affetto fraterno, per l'amore timido e delicato, per l'amicizia, il coraggio e la determinazione. In particolare, la resistenza, la forza d'animo di Sorha, la sua crescita senza perdere mai se stessa, me l'hanno resa una protagonista assai cara.
Verdetto: (Più che) Dipendente
Non dimenticate di passare dalle mie colleghe e di leggere anche le loro recensioni.
Ringrazio Bea per aver organizzato l'evento e la casa editrice per la copia digitale del romanzo.
Un abbraccio,
Cris
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