Buongiorno lettori, buon sabato! So che molti di voi saranno al Salone del libro ( e non sapete quanto vorrei essere lì) ma non vedevo l'ora di parlarvi di un seguito speciale che ho divorato in un solo pomeriggio. Sto parlando di The Hawthorne Legacy di Jennifer Lynn Barnes.
Dopo aver ricevuto inaspettatamente l'eredità di Tobias Hawthorne, Avery sta vivendo una nuova vita che mai avrebbe immaginato per sé: paparazzi, schiere di addetti alla sicurezza, una dimora immensa e tentacolare piena di tranelli e più denaro di quanto sia concepibile. Eppure, nella sua mente aleggia una sola domanda: perché io? Ed è per darsi una risposta che si ritrova invischiata in una caccia al tesoro letale a fianco dei quattro fratelli Hawthorne, che a volte paiono alleati, a volte temibili sfidanti sempre un passo avanti a tutti. Indovinello dopo indovinello, segreto dopo segreto, Avery è sempre più combattuta tra due dei ragazzi, Grayson e Jameson. Se il primo la attrae perché è razionale e responsabile, il secondo le piace per il motivo opposto, ovvero perché è folle e sempre pronto a correre rischi. Mentre minacce e pericoli sembrano celarsi dietro ogni angolo, Avery scoprirà qual è il legame tra lei e gli Hawthorne? E, soprattutto, riuscirà a capire a quale dei fratelli donare il suo cuore?
Alla fine di The Inheritance Games, grazie alle abilità deduttive di Avery e dei fratelli Hawthorne, avevamo scoperto perché il patriarca aveva scelto questa giovane ragazza come ereditiera.
Avery è stata la chiave per riavvicinare Jameson e Grayson tra cui si era aperto un baratro a causa di Emily, l'oggetto del loro amore.
Ma non è certo l'unico mistero da svelare.
La magione degli Hawthorne è un vero rompicapo e basteranno poche pagine per essere trascinati in un nuovo gioco: Toby è ancora vivo? E perchè non vuole farsi trovare?
Le domande si accavallano pagina dopo pagina alla ricerca affannosa di una risposta.
In che modo sono legati Avery e Toby, l'uomo con cui per un anno ha giocato a scacchi dalla morte della madre? E perchè i Laughin sembrano rispuntare di volta in volta al momento meno opportuno?
E' chiaro che i fili dei giovani rampolli e quella di Emily e Rebecca sono collegati non solo da un triangolo amoroso finito in tragedia, ma piuttosto da oscuri segreti celati per anni.
Ho amato questo romanzo perchè nonostante l'interesse di Avery oscilli tra Jameson e Grayson, non diventa mai preponderante nella storia.
Gran parte del racconto, infatti, si dipana tra passato e presente per comprendere i retroscena della vita di Toby, Zara e Skye.
Ciascuna scoperta avvicina il lettore a tutti i personaggi, anche quelli finora apparsi come secondari, come antagonisti.
In ogni caso il mio reale apprezzamento, oltre che per Avery, va a colui che tiene i fili della matassa. Il vecchio, come amorevolmente viene chiamato in famiglia, è stato un uomo astuto, forte, determinato ma non si è rivelato essere un buon padre.
Tutto ciò che ha donato ai suoi figli è stato troppo o troppo poco, creando dissapori, rabbia e rancore.
Devo ammettere che nonostante sia un personaggio grigio, il fatto che abbia lasciato così tanti indizi e messaggi per la sua famiglia, me lo ha reso caro notevolmente.
La presenza di Toby e Tobias si sente e forse a farne le spese sono i protagonisti reali del romanzo, Avery Jameson e Grayson.
Il mio adorato dagli occhi grigi compare sulla scena un paio di volte, assumendo un'aria scontrosa e protettiva e celando i suoi veri sentimenti.
Jameson, al contrario, è ovunque ed è il personaggio che, a mio avviso, ha ricevuto una maggiore evoluzione: da doppiogiochista ad alleato prezioso, da flirt passeggero ad amore reale - quest'ultimo aspetto mi ha provocato un po' di dispiacere -.
Avery si dimostra decisa e resiliente, specie per ciò che riguarda le rivelazioni che colpiranno la sua famiglia e la sua persona. L'unico aspetto che proprio non riesce ad andarmi giù è che talvolta pecca di egoismo: nei confronti di Max, la sua meravigliosa migliore amica o di sua sorella.
Questo forse è davvero l'unico spunto negativo in un mistery che non soffre minimamente della sindrome da secondo libro e che offre al lettore più domande che risposte.
Sono in folle attesa di The final gambit e non posso non consigliare questa storia a chiunque perché è leggera, appassionante e dinamica.
Verdetto: Assuefatto!
Un ringraziamento speciale ad Ambra per aver organizzato l'evento e per i bellissimi banner e un grazie alla casa editrice per la copia in anteprima, è stato un viaggio meraviglioso.
Vi raccomando, leggete anche le recensioni delle mie amiche blogger!
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