Buongiorno lettori, come state? A inizio settimana volevo lasciarvi una nuova recensione, ma sono stata trasportata dagli eventi della settimana. Proprio mentre questa recensione va online, sono già a lezione a tediarmi con l'argomento della settimana.
Comunque, non vedevo l'ora di parlarvi di Cemetery Boys, il nuovo Oscar Fabula della settimana, una storia perfetta per Halloween che mi ha fatto emozionare e commuovere.
Yadriel ha evocato uno spirito, e ora non riesce più a liberarsene. Yadriel è un ragazzo trans, ma i suoi - una famiglia latinx molto tradizionalista - faticano ad accettarlo. Lui, però, è determinato a dimostrare loro di essere un vero brujo e con l'aiuto di Maritza, sua cugina nonché migliore amica, decide di celebrare da solo il rituale dei quinces, ritrovare il fantasma di suo cugino Miguel, morto assassinato, e liberarlo nell'aldilà. Ma il fantasma che evoca è quello di Julian Diaz, il bello e dannato della scuola, il quale non ha alcuna intenzione di tornarsene buono buono tra i morti. Anzi è ben deciso a scoprire cosa gli è successo e a chiarire alcune questioni lasciate in sospeso. Yadriel, che d'altronde non ha molta scelta, accetta di aiutare Julian, in modo che entrambi possano ottenere ciò che desiderano. Solo che, più tempo passa con lui, meno ha voglia di lasciarlo andare...
Yadriel è parte di una comunità speciale. I brujx, di origine latina, sono uomini e donne devoti alla Santa Muerte, una divinità benevola che ha concesso loro dei poteri speciali. Sono in grado di vedere gli spiriti, gli uomini possono aiutarli nel trapasso con un pendaje, un pugnale in grado di canalizzare la magia. Le donne, invece, sono delle guaritrici e per questo, sono impegnate nella collettività come dottoresse o infermiere.
Nonostante ami la sua famiglia, Yadriel non si sente accettato e compreso.
E' un ragazzo, vuole diventare un brujo a tutti gli effetti attraverso la cerimonia dei quincos, come tutti quelli prima di lui, ma gli viene negato.
Il cambiamento fa paura. Sua madre, Camila, era l'unica che lo faceva sentire davvero amato, ma è morta e Yadriel non vede l'ora di rivederla durante los Dias de Los Muertos.
Prima, però, vuole dimostrare che tutti si sbagliano su di lui e decide di compiere il rito da solo.
Quando evoca il fantasma di Julian, morto da pochi minuti, comincerà per lui e Maritza un'avventura unica. Dovranno scoprire chi ha ucciso Julian e perché e soprattutto, dovranno capire perchè anche Miguel, un brujo e loro cugino, sia sparito senza lasciare traccia.
La trama è prevedibile, non ci sono particolari colpi di scena e il responsabile è ben riconoscibile sin dalle prime pagine, ma la storia è più di un mistero da svelare.
E' un romanzo di formazione, di accettazione, di inclusione.
La figura di Yadriel, un ragazzo trans e gay, è descritta con una naturalezza e soprattutto con una sensibilità che mi hanno toccato profondamente.
Comprendere l'identità di genere delle persone è qualcosa di molto intimo e personale, l'autore stesso appartiene alla comunità queer e forse è questo che gli ha permesso di parlarne in maniera così genuina e semplice.
Mi è piaciuto che siano stati descritti anche gli errori che vengono commessi in buona fede, la consapevolezza che bisogna guardare oltre e non fermarsi alle proprie convinzioni.
Yadriel si comporta dalla prima all'ultima pagina con lealtà, amore per la famiglia e generosità e per questo non ho potuto fare a meno che lasciarlo con un senso di compiutezza e affetto.
Anche Julian è un bellissimo personaggio: è irascibile ma buono, generoso, autentico, senza pregiudizi, un sole splendente, dinamico, impulsivo. Leggere di lui è come leggere di una trottola che continua a girare senza mai fermarsi.
Miratza è un side character ben scritto. E' la cugina di Yadriel e la sua prima vera alleata, è divertente, sarcastica, senza peli sulla lingua. Vorrebbe diventare un fabbro come suo padre, forgiare pendaje per gli amici e i parenti, ma è ostacolata dalla comunità di brujx, come Yadriel. Le tradizioni sono antiche e le mentalità restie a cambiare. E' vegana e per questo rifiuta di usare i suoi poteri da guaritrice, assurgendo a pecora nera della famiglia.
L'aspetto che mi ha incantato maggiormente è la descrizione della comunità latina, in particolar modo delle tradizioni e del Dia de Muertos. I colori vivaci, i fiori, le ofrendas per richiamare gli spiriti, tutto mi ha riempito il cuore di gioia. Per due giorni all'anno, è possibile rivedere i propri cari, abbracciarli, parlare con loro. Per due giorni l'anno, è come se la morte non fosse davvero la fine. E' una visione della morte rassicurante, calda come una coperta.
Il finale mi ha profondamente commossa, mi sono trovata a piangere per Yadriel e quello che ha conquistato e ottenuto con il suo cuore e la sua forza di volontà, per la sua famiglia riunita e per il folle Julian.
E' stata una lettura godibile, tenera, senza particolari sconvolgimenti ma ricca di messaggi positivi e inclusivi. A volte, per sapere cosa guardare, dobbiamo solo avere il coraggio di spingerci oltre l'orizzonte.
Verdetto: Dipendente
Un grazie a Ambra per aver organizzato l'evento e per i bellissimi banner e alla casa editrice per la copia digitale.
Spero che il romanzo vi piaccia, date uno sguardo anche alle altre recensioni.
Un bacio,
Cris
Anche questo è un titolo che vorrei recuperare *^*
RispondiEliminaGrazie per il post! <3