In attesa che esca il prequel che tutti stanno aspettando, ripercorriamo insieme la storia di Suzanne Collins e cerchiamo di scoprire i motivi che ce l'hanno fatta amare così tanto.
Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. E il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.
La nazione di Panem è divisa in dodici distretti in cui la popolazione è costretta a seguire rigide regole sul coprifuoco, sul cibo, sul comportamento.
Il distretto dodici in particolar modo è un distretto povero, abitato perlopiù da persone destinate alle miniere o comunque che patiscono la fame.
Dopo la morte di suo padre per l'esplosione di una conduttura che ha fatto franare la miniera, Katniss Everdeen è diventata, a meno di sedici anni, il punto di riferimento per la propria famiglia.
Va a caccia di nascosto con il suo amico Gale e porta il tutto al Forno, una specie di mercato nero dove acquista tutto il necessario per la sopravvivenza della madre e della sua sorellina, Prim.
Il legame tra le due sorelle è così forte che quando la piccola viene sorteggiata durante la Mietitura per combatter negli Hunger Games, Katniss non ha dubbi: si offre volontaria per salvarle la vita.
Gli Hunger Games sono giochi in cui due ragazzi di ogni distretto, due tributi, un maschio e una femmina, vengono posti in un'arena per uccidersi l'un l'altro, fino ad ottenere un singolo vincitore.
Questi giochi svolgono una doppia funzione: intrattengono gli abitanti di Capital City, eccentrici viziati e privilegiati, che si esaltano per il sangue versato, puntano e giocano con la vita di questi giovani. Allo stesso tempo è un chiaro monito per i distretti.
Oltre 70 anni prima, infatti, il distretto 13 si era ribellato ed era stato annientato, cancellato da Panem e lasciato a se stesso, gli Hunger Games in questo senso, rappresentano la celebrazione del potere del presidente Snow e di Capital City.
Per il tributo maschio, non ci sono attese: ad accompagnare Katniss sarà Peeta Mellark, compagno di classe della ragazza e figlio del fornaio.
Quando giungono a Capital City, i due ragazzi scoprono che le condizioni in cui il loro distretto versa è l'estremo opposto di quella città d'oro e vetro.
Cibo in abbondanza, divertimento, vestiti e morte certa perchè dall'Arena può uscire un solo vincitore.
Sfilate, stilisti, preparatori, interviste, tutta la patina dorata che circonda i giochi ricorda un reality show ma quando Katniss e Peeta devono mostrare le proprie abilità, dall'anello debole della catena diventano la sorpresa dell'edizione.
Lei è fenomenale con il tiro dell'arco, non manca mai il bersaglio e lui è sia forte che veloce.
'Che i 74esimi Hunger Games abbiano inizio e possa essere la fortuna sempre essere a vostro favore'
Da questo momento, tutto si fa caotico: insidie, trappole e pericoli si nascondono dietro ogni albero, ogni angolo dell'arena, dietro ogni viso pronto a chiamare a sè il sangue pur di sopravvivere.
Katniss dovrà lasciarsi andare e scegliere di allearsi per uscire viva dai giochi e Peeta, che si è dichiarato innamorato di lei sin dal primo momento, rappresenta il sostegno fisico ed emotivo di cui ha bsogno.
Ma il vincitore è uno solo: ci sopravvivrà?
Sebbene sia uscito dieci anni fa, questo libro conserva la stessa potenza degli inizi.
Lo stile scorrevole ma accattivante è abbinato a una storia ricca di colpi di scena ed emotivamente intensa.
Ogni tributo che muore rappresenta per Katniss una ferita che cresce nel suo petto, che la conduce a porsi delle domande, che mette in crisi tutto ciò che ha faticosamente costruito, le uniche certezze di cui ha sempre sentito il bisogno: Prim, Gale, la caccia.
Leggendolo di nuovo da adulta, ho potuto apprezzare ogni singola scelta fatta dall'autrice e mi sono innamorata di nuovo di questa incredibile storia,, fatta di azione ed emozione.
Ho potuto anche comprendere meglio Katniss, le sue scelte, i suoi dubbi e mi sono resa conto che a sedici anni, aveva già una maturità diversa da quella dei suoi compagni.
E' diffidente, testarda, difficile da gestire. Eppure ha coraggio, ha forza ed è leale.
Seppur in piccola parte, anche il romance ha una sua rilevanza.
Peeta è buono, gentile e la ama in modo profondo da quando sono bambini: quando l'ha sentita cantare per la prima volta, quando l'ha salvata dalla morte nel distretto, affamata e sola, quando la vedeva tirare con l'arco.
La stima, la rispetta, si fida di lei.
E' più di quanto il lettore ci si aspetti e più di quanto Katniss stessa sia consapevole di desiderare.
Questo primo volume affascina, tiene con il fiato sospeso, intriga ed emoziona.
A distanza di dieci anni, la Collins dimostra di essere una lettura estremamente attuale, ormai entrata nei libri di letteratura mondiale.
Verdetto: Assuefatto!
Continuate a seguire me e le altre bloggers per viaggiare nel mondo di Suzanne Collins e arrivare preparati al prequel, La ballata dell'usignolo.
Baci, Cris
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