Buongiorno a tutti lettori, oggi nuova recensione in compagnia di tante bravissime blogger.
Parliamo di una storia che si alterna tra passato e presente e che nasconde tra le farfalle diversi e importanti segreti.
Anita è tornata a casa all'improvviso senza avvisare sua madre, Margherita, che la accoglie consapevole che sua figlia ha qualcosa che non va ma che si decide che è meglio non forzarla. Quando sarà pronta, sarà lei a svelarle il mistero.
Il problema è che la ferita di Anita sembra impossibile da rimarginare se non che, mentre pulisce casa in assenza della madre, ritrova un vecchio diario di sua nonna Lucrezia.
E' stata sua nonna a curare a lungo la casa delle farfalle, a dare ad ogni stanza il nome di una di esse, a spiegarle quanta dignità c'è dietro ognuna di queste bellissime ma fragili creature.
Anita, con il diario tra le mani e la voglia di riportare tutto all'antico splendore, si fa carico di nuovi segreti e avventure: sua nonna ha avuto una relazione con un ufficiale tedesco, di cui si era perdutamente innamorata quando avevano occupato la sua dimora.
Il legame con Lucrezia è doppio e sembrerebbe avere a che fare con Yoko, una giovane bambina orientale di cui la protagonista ha notato l'apparizione accanto alle rive del lago il primo giorno del suo ritorno.
In un viaggio tra presente e passato, grazie alla voce appassionante di Lucrezia e alla saggia Margherita, per Anita si apriranno porte nuove, che le consentiranno di dare nuova luce alla sua vita.
Un legame che nel tempo ha segnato tre generazioni e che può rimettere in piedi il cuore più agitato.
Lo stile della Montemurro è scorrevole e calzante e la storia prende la sua forma grazie a una voce narrante positiva come quella di Lucrezia, che mi è piaciuta più della protagonista.
Un romanzo emozionante e piacevole.
Verdetto: Stuzzicante!
Un abbraccio, Cris
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