mercoledì 31 maggio 2023

Review Party: 'C'era una volta un libro' di Naoki Matayoshi e Shinsuke Yoahitake

Buongiorno lettori, ben trovati sul blog con l'ultima recensione di maggio. Oggi vi parlerò di una graphic novel particolare, C'era una volta un libro, edita dalla Mondadori, che purtroppo non mi ha conquistato.


Questa favola è per tutti i cacciatori di storie. È un omaggio alla lettura e narra con ironia l'amore per i libri e il loro straordinario potere. Questa è la storia di un re molto anziano, avido lettore di libri, che decide di mandare due dei suoi sudditi in giro per il mondo a caccia di storie. I due uomini si mettono in viaggio e al loro ritorno, nell'arco di tredici notti, raccontano al re i libri che hanno scovato: c'è il libro che nessuno riesce a leggere perché va troppo veloce. Il libro ricercato in tutto il paese con la polizia alle calcagna. Il libro abbandonato sullo scaffale di una libreria dell'usato: felice, nonostante le pagine logore, perché ha accompagnato la vita di un uomo che lo ha letto mille volte. Ci sono libri che ridono, mangiano, salvano. Pagine che parlano e frusciano. Storie che devono ancora essere scritte e altre che non spariranno mai. E che, soprattutto, insegnano ad amare la complessità e la varietà del mondo.

Il motivo per cui non leggo letteratura orientale è perché raramente ho trovato qualcosa che mi piacesse. Anche quando la trama sembrava promettere per il meglio, ho sempre trovato lo stile di scrittura eccessivamente descrittivo, decisamente aulico e incapace di suscitare in me qualsivoglia emozione.
Purtroppo nemmeno questa graphic novel è riuscita a farmi cambiare idea. 

Le premesse erano buone: un libro che racconta di altri libri: libri buoni, libri cattivi, libri saggi e libri leggeri, libri di avventure e libri di insegnamenti.
Si trattava sulla carta di un'ode ai libri e cosa c'è di meglio per un'amante della lettura?

Ebbene, purtroppo, la metà delle storie mi è risultata incompleta o peggio, insignificante. Non mi è piaciuto lo stile delle tavole né i colori dei disegni.
A onor del vero, devo considerare che ci sono stati anche racconti molto emozionanti. 
In particolare, due mi hanno scavato dentro e portato alle lacrime. 
Un libro può parlare dell'amore, della sofferenza, della gioia, del lutto, della tristezza ed essere bellissimo. 
E' ciò che accade con questi stralci. 
Tuttavia, non posso considerare sufficiente un lavoro solo sulla base di poche, pochissime pagine e due sole storie, diverse dal resto.

La graphic novel avrebbe dovuto convincermi nella sua interezza, ma così non è stato. 
L'ho trovata noiosa da leggere, ripetitiva. 
L'ho finita comunque in breve tempo perché ogni tipo di libro non ruba più di due pagine, quindi è abbastanza scorrevole. 
Anche il finale, per quanto ''giusto'', non mi ha soddisfatto.

Probabilmente non sono la persona più adatta per questo tipo di storie, ma se amate i libri, provate a sbirciare il contenuto di quest'opera. 
Magari a voi invece scalderà il cuore.

Verdetto: Tollerante

Grazie a Silvia per aver organizzato l'evento e alla Mondadori per la copia digitale della graphic novel. 
Un abbraccio, 
Cris





1 commento:

  1. io invece ultimamente la letteratura orientale la sto apprezzando molto. e non lo avrei mai detto!

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