domenica 5 marzo 2023

Review Tour: 'The witch's heart. La leggenda di Angrboda' di Genevieve Gornichec

Buongiorno lettori e buona domenica! Ho terminato qualche giorno fa The Witch's Heart di Genevieve Gornichec e l'ho trovato un romanzo estremamente delicato e scorrevole che mi ha fatto comprendere meglio la mitologia norrena e il personaggio di Loki. 


La storia di Angrboda inizia come finisce la maggior parte dei racconti di streghe: con un rogo. Così Odino ha deciso di farla punire per non avergli rivelato il futuro. Da quel momento la strega Angrboda, ferita e impotente, vive raminga nella Foresta di Ferro, lontana da tutto. Qui, la trova Loki, dio dell'inganno, venuto per restituirle il cuore rimasto sulla pira; e presto l'iniziale diffidenza della donna si trasforma in una passione intramontabile, da cui nasceranno tre figli, tre creature uniche. Angrboda li cresce ai confini estremi del mondo, lontano dall'occhio onnisciente di Odino, cercando di costruire una tranquilla vita domestica. Ma una visione le mostra cose spaventose che attendono la sua famiglia, e tutti i Nove Mondi. E ora Angrboda deve scegliere: sottomettersi a un destino cui ha già assistito, o lottare per ridisegnare il futuro di coloro che ama e dell'universo intero?


Angrboda è una donna dimenticata. 
Nelle opere a cui si è ispirata l'autrice è poco più che una comparsa: la gigantessa, la strega, la donna che ha partorito i figli 'mostri' di Loki. 
Genevieve Gornichec, invece, le ha restituito piena dignità raccontandoci la sua vita, il suo carattere, i suoi pensieri offrendoci un ritratto intimo ed emozionante di una donna provata dall'odio altrui. 

Angrboda è stata uccisa, bruciata per tre volte, il cuore le è stato strappato dal petto eppure quando Loki si presenta alla sua porta, non ha il cuore di mandarlo via. Gli offre riparo, amicizia, protezione e poi amore. 
Il rapporto tra Loki e Angrboda è complicato, il dio dell'inganno si presenta senza filtri, si racconta per ciò che è, senza finzione. Angrboda lo sa e lo ama con forza nonostante le assenze, nonostante la solitudine, nonostante la stanchezza. 

Angrboda non è solo il racconto di un amore, è il racconto di un'amica, di una madre e di una strega. 
Il suo enorme potere è vincolato a pozioni e rimedi perché l'invisibilità le consentirà di avere la pace a cui tanto anela, ma il destino ha altri piani per lei e per la sua famiglia. 

L'aspetto che mi ha commosso e devastato è stato il rapporto che la strega ha instaurato con i suoi figli. La regina dei morti, il Grande Lupo, il Serpente: questi sono i nomi terribili che gli vengono dati dagli dei, ma con Angrboda vediamo nascere e crescere una bambina e dei cuccioli, Hel Fenrir e Jǫrmungandr.

Sono piccoli, sono fratelli e amano i propri genitori.
Angrboda sa che hanno un destino da compiere, ma il dolore che questo le arreca è senza fondo, senza salvezza, come vivere in un buio perenne.
Ho trovato tra le pagine la verità di Angrboda, ho letto della sua vita, del suo inizio senza nome e della sua fine. Ho pianto con il suo sacrificio, ho sorriso davanti a tanto amore. 

La potenza di questo libro mi pare ancora più grande per il fatto che è stata una sorpresa. Non avevo alcuna aspettativa, non amando la mitologia norrena, non essendone esperta, volevo più che altro imparare, conoscere. E' stata una scommessa con me stessa e The Witch's Heart è stato il modo perfetto con cui vincerla. 

Date una possibilità ad Angrboda, lasciatevi conquistare da una storia lenta, cadenzata, che racconta così bene l'essenza della vita e dell'amore da sorprendervi ed emozionarvi. 

Verdetto: Dipendente


Ringrazio Amarilli per avermi coinvolta nell'evento e la casa editrice per la copia digitale del romanzo in cambio di un'onesta recensione. 
Bacioni 
Cris




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