giovedì 2 novembre 2017

Review party: 'Il piccolo negozio della felicità hygge' di Rosie Blake


Buongiorno lettori e bentornati sul blog! Oggi vi propongo una nuova recensione, e in particolar modo, di un libro dolce, rilassante, da leggere con i mano una cioccolata calda, un plaid, seduti in poltrona o sul divano.
Una perfetta combinazione nelle giornate invernali che ci attendono. 




È autunno nella cittadina di Yulethorpe, e una pioggerella gelata scende da giorni. A rendere ancora più tristi gli animi arriva la notizia che l’ultima bottega del centro, l’adorabile negozietto di giocattoli della signora Louisa, sta per chiudere i battenti. Per Yulethorpe sarà un inverno più gelido del solito, ma la speranza ha il volto di un angelo biondo di nome Clara Kristensen. In paese per una vacanza, la ragazza è il ritratto della salute e della felicità. In lei tutto è hygge, come dicono i danesi: è allegra, solare, con un senso profondo della famiglia, ama le candele profumate, i bambini, i cani e i libri. Clara si rimbocca le maniche e rivoluziona il negozio, trasformandolo in un luogo magico e accogliente. In mezzo all’entusiasmo che ha contagiato grandi e piccini, però, salta fuori Joe. È il figlio della proprietaria, un tipo tutto business, sposato con il suo smartphone, e teme che quella di Clara sia una manovra per mettere le mani sugli affari della madre. Del resto, nessuno si darebbe tanto da fare solo per restituire il sorriso ai bambini, no? Tra esilaranti malintesi e scontri all’ultimo fendente, riuscirà Clara, con i suoi occhi azzurri e i modi scandinavi, a convincere lo scostante e ruvido Joe che il segreto della felicità non è il denaro? 

Quando ho deciso di leggere questo libro l'ho fatto soprattutto perché si parlava di un negozio di giocattoli e da sempre sogno di aprirne uno quando sarò in pensione o comunque abbastanza ricca da poterne fare un luogo caldo, accogliente e fuori dagli schemi. 
Da subito, Clara è un personaggio che mi ha ispirato gentilezza e affetto. Qualcosa, qualcosa che ha la sua origine nella tradizione, nella Danimarca e nel suo viaggio mi ha reso chiaro come probabilmente lei avesse bisogno di un cambiamento. Rimanere a Suffolk ed occuparsi del negozio, degli strambi animali e dell'appartamento di Louisa Alden, la proprietaria nonchè una donna decisamente stravagante è un chiaro punto di svolta. Louisa parte all'improvviso per la Spagna, chiaramente decisa a rivoluzionare la sua noiosa vita e nonostante Clara sia una sconosciuta le cede la custodia di tutto.
Clara è piena di vita, creativa e artistica: rivoluziona il negozio di giocattoli e la passione che Louisa aveva perso nel gestire il suo negozio riaffiora, con tanti entusiastici bambini e vetrine colorate e meravigliose. 
C'è un minuscolo dettaglio che però sembra offuscare il benessere e il buonumore della giovane danese: Joe, il figlio della proprietaria è convinto che Clara sia un'imbrogliona, che voglia approfittare della gentilezza e cordialità della madre ed è deciso a vendere la proprietà. 
Tuttavia, vivendo sempre a più stretto contatto con Clara, Joe riscopre una serie di piccoli momenti fatti di felicità dettata da cose semplici che lo migliorano, per meglio dire, lo trasformano. 
Tutto diventa hygge: una parola danese intraducibile in altre lingue che significa stare bene con le piccole cose, l'affetto dei tuoi cari o degli amici, una cioccolata calda, un bicchiere di vino. Uno stile di vita che implica il saper godere del bello che la vita ha da offrire. 

Non è soltanto una questione di candele o altri oggetti, è uno stile di vita. Credo che si tratti in sostanza di stabilire delle priorità. Il concetto fondamentale è che se stiamo in casa e siamo circondati da amici, famiglia, buon cibo e belle cose, possiamo trascorrere dei momenti hyggeling. 

Si sviluppa tutto attorno a questo, ai tramonti, al sorriso dei bambini, al laboratorio di creatività e colore che diventa il negozio, alle passeggiate mattutine fatte di tranquillità e silenzio, all'amore che nasce quando tutto lascia pensare che si è agli antipodi come caratteri. 
Questo libro mi è piaciuto perché mi ha fatto sentire meglio, mi ha fatto sentire più tranquilla e rilassata. Joe e il suo perenne attaccamento al cellulare, le scadenze, le email, le notti insonni mi hanno ricordato me nell'ultimo periodo alle prese con il lavoro, gli esami e la tesi, nonché l'ansia per il futuro. Questo libro, attraverso il profumo delle candele, il dolce aroma del cioccolato e il caldo tepore di un plaid mi hanno riportato a ciò che mi piace più di ogni altra cosa della lettura: la possibilità che mi migliori la giornata, a volte, anche la vita. 

                                          Verdetto: Tre stelline e mezzo!




Vi abbraccio, Cris

2 commenti:

  1. Che bella l'idea di aprire un negozio di giocattoli, prendi nota dell'idea d Clara, un tema per ogni settimana! Te lo.auguro.di cuore!

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