Fuggendo dal suo sperduto paesino nel deserto, mai Amani avrebbe immaginato di unirsi a una ribellione e tanto meno di prenderne da sola il comando. Ma quando il sanguinario Sultano del Miraji imprigiona il Principe Ribelle nella mitica città di Eremot, non le rimane altra scelta. Armata solo della sua infallibile mira, della sua intelligenza e dei suoi poteri Demdji, Amani guida lo sparuto esercito dei ribelli in una missione attraverso le distese implacabili del deserto, per soccorrere i compagni. Ma quando vede proprio coloro che più ama mettere a repentaglio le proprie vite per affrontare Gul e soldati nemici, si chiede se davvero è lei la leader di cui hanno bisogno o se invece non li stia guidando tutti alla morte. Amore, vita, morte, queste le parole chiave delle scelte che la aspettano.
Ho letto la trilogia di Rebel in meno di un mese ed è
diventata subito una delle mie trilogie fantasy preferite, mi sono affezionata
ai personaggi e mi sono lasciata trasportare dalle magnifiche ambientazioni
orientali. Ci troviamo nel deserto, tra città portuali, piccoli oasi e grandi e
lussuosi palazzi. Alla fine del secondo libro le cose si erano fatte
davvero terribili per Amani: dopo aver fatto da spia nel palazzo del Sultano,
tutto si era rivelato essere una trappola e Ahmed era stato catturato insieme a
Shazad, Delila e Navid mentre Ihmin era andata a morire per la causa. La
ribellione ha bisogno di un comandante, di qualcuno che li guidi oltre quella
che può sembrare una missione disperata. Amani non dispone di molte risorse, ma
è disposta a fare di tutto per salvare i suoi amici e il suo paese. Con lei ci
sono Jin, Maz e Izz e Hala, ben pochi per una missione di salvataggio in un
luogo perlopiù leggendario, ancor di meno per salvare il paese su due fronti:
contro gli stranieri che minacciano i confini del Paese e contro lo stesso
Sultano. Il libro è ricco di colpi di scena, di avventure e di battaglie, tutto
ciò che mi aspettavo da quest'ultimo volume.
Più di una volta gli ostacoli sembrano insormontabili eppure
la Hamilton attraverso Amani crea pagine che scorrono velocissime una dopo
l'altra in un intreccio che dimostra come la protagonista sia un personaggio
fantastico, disposto a sacrificare se stessa in nome di un bene superiore. Non
da meno sono tutti i personaggi che abbiamo conosciuto e imparato ad amare:
Shazad, il nostro magnifico generale, Ahmed, il principe Risorto e Delila, la
Demdji delle illusioni. Il finale è stato perfetto perchè ogni pezzo della
storia trova il suo incastro e le ultime pagine mi hanno fatto lacrimare per la
nostalgia non appena ho chiuso il libro. Un ultimo punto che voglio mettere in
evidenza è lo stile di scrittura: ci sono pagine che sono descritte in maniera
fiabesca e rendono la conclusione di questa trilogia come una delle favole
raccontate da Shrazad ne 'Le mille e una notte'.
Verdetto: Assuefatto!
Io devo leggere ancora il primo volume :(
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