lunedì 11 aprile 2022

Recensione: 'Dillo alla pioggia' di Bianca Marconero

Buongiorno lettori, il lunedì sa rivelarsi traumatico, ma ad allietarlo ci penso io con la recensione del nuovo meraviglioso libro di Bianca Marconero, Dillo alla pioggia.


Una notte: è bastata una notte perché Niccolò Serristori perdesse la sua amata Cecilia. Lei ha scelto la danza e Londra. E ha scelto di partire con Jacopo, il fratello perfetto di Niccolò.

24 ore: sono sufficienti 24 ore perché Niccolò abbandoni la boxe e il sogno di diventare un professionista e perché suo padre, Brando, gli confessi qualcosa che Niccolò non avrebbe mai voluto sentire.

9 mesi: nove mesi non bastano per ritrovare la felicità e Niccolò si accontenta di vivere in un garage, esserci per i suoi fratelli e rimediare una birra e una ragazza. Una qualsiasi sarebbe la scelta migliore, ma è difficile resistere alla persona più sbagliata, se questa rappresenta la vendetta perfetta. Una vendetta che ha armi di seduzione imprevedibili.

Una festa in giardino: basta una festa di fidanzamento in giardino perché Niccolò sbatta contro l’evidenza che la vita è un gioco di specchi bugiardi e nessun riflesso racconterà mai la verità.

Ogni singolo istante: il tempo che Niccolò sacrificherà per ricomporre i cuori che ha spezzato in una notte di follia.

Sullo sfondo di una Roma che va dai sampietrini ai tetti dei palazzi patrizi, tra ring di periferia e i templi della danza, tra baci proibiti e cadute nel peccato, Niccolò dovrà battersi per salvare ciò che ama e trovare il coraggio di buttare il cuore al di là dell’ostacolo, con il rischio di perderlo per sempre.

Fino all’ultimo respiro. E oltre.

Niccolò è una testa calda, è impulsivo e a volte eccessivo nelle reazioni. 
E' così che ci è stato presentato nei Preludi, le novelle che preparano alle avventure dei Serristori junior, ma non poteva esserci solo questo. 

Niccolò doveva e poteva essere di più. 
Ne ero convinta prima di leggere il suo romanzo e ne ho la consapevolezza piena dopo aver vissuto queste montagne russe insieme a lui e alla sua famiglia. 

Cecilia è a Londra per girare il talent che le ha portato un certo grado di visibilità nell'ambiente della danza con Jacopo che si è preso cura di lei come un fratello. 
I due hanno un bellissimo rapporto, si capiscono al volo, sono amici e trascorrono molto tempo insieme. 

E' per questo che Niccolò è ormai convinto che i due abbiano una relazione e il suo cuore spezzato lo porta a compiere una serie di sbagli che gli costano parte della sua vita. 

I mesi volano e la verità viene a galla. 
Jacopo è innamorato di Matilde Barberini ed è a lei che vota la sua vita. 
La consapevolezza finalmente abbraccia Niccolò e Cecilia che per lungo tempo si sono rincorsi senza trovarsi. 
L'amore così a lungo taciuto trova il modo di sbocciare nel modo più vero e impaziente possibile. 

A questo punto, penserete bene che essendo un romance la storia potesse concludersi qui, ma Bianca Marconero ha creato un intreccio a più piani. 
Nella storia i personaggi secondari non si limitano a comparire, prendono il loro spazio e riescono a dire la propria, influenzando il comportamento dei protagonisti. 

Se nel rapporto con Cecilia, Niccolò è ancora impulsivo e insicuro, si dimostra una roccia per i suoi fratelli, Isabella e Lorenzo. 
Il modo in cui mette a nudo se stesso e gli altri è dirompente e riesce in questo modo a ricucire il rapporto con le persone che ama di più e che allo stesso tempo lo hanno ferito più a lungo, Jacopo e Brando. 

Se Brando spicca per la sua ingenuità, anche a distanza di vent'anni dalla sua prima comparsa, catturando il pubblico femminile e facendosi amare nonostante gli sbagli, Jacopo perde punti. Fotocopia di Agnese, una madre tanto generosa quanto algida, Jacopo vive seguendo degli standard da cui fatica ad uscire. 
Ha sempre parole dure per Niccolò, ma non risparmia scortesie anche verso altri membri della famiglia. 
Insomma, Jacopo avrà molto da farsi perdonare. 

Di Cecilia abbiamo visto la crescita. 
Innamorata della danza, insegue i suoi sogni con tenacia e passione, la stessa che usa verso il ragazzo che ama, a cui non risparmia critiche e lontananza quando necessario. 
Si fa spazio nella storia con generosità d'animo, lealtà verso la famiglia e pazienza. 
Il suo rapporto con Niccolò è intenso, puro, vero. 
Hanno negato tanto a se stessi da non poter fare meno l'uno dell'altra dopo essersi ritrovati. 

Il plot twist finale è stato doloroso, una stilettata al cuore. 
L'autrice sembrava pronta a rimettere tutto in subbuglio a poche pagine dalla fine e non ho potuto fare a meno di leggere voracemente fino all'epilogo incredibilmente toccante. 

Nonostante la mole - è uno dei romanzi più lunghi dell'autrice - ho trascorso dodici ore con i Serristori senza riuscire a fermarmi per prendere fiato. 
Quando ho letto il punto di chiusura, mi sono sentita preda di emozioni diverse ma ugualmente intense e su tutte prevaleva la necessità di riprendere dall'inizio e tornare ancora una volta tra loro. 

E' stato un viaggio bellissimo, sorprendente e completo. 
Per me Bianca è una garanzia, ma stavolta ha preso ogni mi aspettativa e ne ha fatto molto di più. 

Verdetto: Assuefatto!

Non vedo l'ora di leggere il libro di Jacopo, e voi? Cosa state aspettando? Andate a comprare Dillo alla pioggia!
Bacini, 
Cris

 


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