Emma non è una scrittrice, o meglio, non ancora. È solo la tirocinante che fa le fotocopie per il suo ex professore di Letteratura all’università, Fiorenzo Sermonti. Umiliata e bistrattata, si concede un’unica gioia quotidiana: sputargli nel caffè e contemplarlo con il sorriso mentre se lo beve fino all’ultima goccia. Quando Sermonti viene avvelenato con un caffè, la situazione degenera: lei sarà la prima sospettata. Insieme alla sua migliore amica e praticante avvocato, Eleonora, e allo spocchioso dottorando Federico, Emma avrà 48 ore per scoprire il vero assassino. Un romanzo che racconta la vita dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro, o almeno ci provano, tra tirocini sottopagati e porte chiuse. Un mondo di ragazzi con grandi sogni che si rimboccano le maniche ogni giorno per raggiungere i propri obiettivi. Sempre con un po’ di ironia, perché se ci tolgono quella, siamo messi male!
L'autrice mi ha contatto in estate per leggere il suo mistery edito con Giunti e ho accettato con piacere sia perché avevo bisogno di buttarmi in qualche indagine, sia perchè avendo terminato da poco il tirocinio, mi sentivo vicina alla protagonista Emma e alla sua migliore amica Eleonora.
Il mondo del tirocinio è fatto di sfruttamento e irriconoscenza. Emma lo sa bene visto che il professor Sermonti non solo non le offre minima considerazione, ma per di più non perde occasione per umiliarla davanti ai suoi studenti. Purtroppo per lavorare in un determinato ambito, spesso è una tappa obbligata e la giovane protagonista ha se non altro la consolazione di avere una fantastica amica con cui dividere questo peso.
Eleonora si districa tra pratiche e fotocopie ma ha una presenza grintosa ed energica ed è la spalla perfetta per Emma, insicura e fantasiosa. Non aiuta che il dottorando che assiste insieme a lei Sermonti, Federico, sia sempre pronto ad offenderla. Insomma, andare all'università per certi versi è una vera piaga e l'unico modo per sfogare la sua rabbia repressa è sputare nel caffè del suo capo.
Già questo dovrebbe farvi capire quanto sarà simpatico e divertente ciò che andrete a leggere. Difatti, dopo poco tempo dalla pausa, Sermonti si accascia a lezione davanti agli studenti ormai morto.
Emma è completamente nel panico, ha paura di essere indagata come assassina per cui l'unica cosa che può fare per evitare di raccontare alla polizia quello che ha fatto è indagare per conto suo scoprendo l'identità del colpevole.
Inizieranno una serie di vicissitudini surreali e comiche che divertono il lettore e lo accompagnano sino alla risoluzione del caso. Emma è una buona protagonista, tiene alto l'umore della storia con le sue paturnie, è umana e piena di difetti e per questo, vera.
Buona presenza anche per Federico, all'inizio davvero insopportabile ma poi nemesi attraente con cui condividere le ricerche. Quasi ho sperato che nascesse qualcosa tra i due perchè mi sono piaciuti sin da subito nelle loro dinamiche.
Lo stile è semplice e senza fronzoli, il romanzo è breve ma per me un'ottima prova d'esordio.
Se cercate qualcosa di leggero, ironico con un tocco di mistero e suspence, non posso che consigliarvelo.
Verdetto: Stuzzicante
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