mercoledì 29 settembre 2021
Review party: 'Il filo avvelenato' di Laura Purcell
lunedì 20 settembre 2021
Recensione: 'Tutto fa curriculum' di Emilia Garuti
Emma non è una scrittrice, o meglio, non ancora. È solo la tirocinante che fa le fotocopie per il suo ex professore di Letteratura all’università, Fiorenzo Sermonti. Umiliata e bistrattata, si concede un’unica gioia quotidiana: sputargli nel caffè e contemplarlo con il sorriso mentre se lo beve fino all’ultima goccia. Quando Sermonti viene avvelenato con un caffè, la situazione degenera: lei sarà la prima sospettata. Insieme alla sua migliore amica e praticante avvocato, Eleonora, e allo spocchioso dottorando Federico, Emma avrà 48 ore per scoprire il vero assassino. Un romanzo che racconta la vita dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro, o almeno ci provano, tra tirocini sottopagati e porte chiuse. Un mondo di ragazzi con grandi sogni che si rimboccano le maniche ogni giorno per raggiungere i propri obiettivi. Sempre con un po’ di ironia, perché se ci tolgono quella, siamo messi male!
L'autrice mi ha contatto in estate per leggere il suo mistery edito con Giunti e ho accettato con piacere sia perché avevo bisogno di buttarmi in qualche indagine, sia perchè avendo terminato da poco il tirocinio, mi sentivo vicina alla protagonista Emma e alla sua migliore amica Eleonora.
Il mondo del tirocinio è fatto di sfruttamento e irriconoscenza. Emma lo sa bene visto che il professor Sermonti non solo non le offre minima considerazione, ma per di più non perde occasione per umiliarla davanti ai suoi studenti. Purtroppo per lavorare in un determinato ambito, spesso è una tappa obbligata e la giovane protagonista ha se non altro la consolazione di avere una fantastica amica con cui dividere questo peso.
Eleonora si districa tra pratiche e fotocopie ma ha una presenza grintosa ed energica ed è la spalla perfetta per Emma, insicura e fantasiosa. Non aiuta che il dottorando che assiste insieme a lei Sermonti, Federico, sia sempre pronto ad offenderla. Insomma, andare all'università per certi versi è una vera piaga e l'unico modo per sfogare la sua rabbia repressa è sputare nel caffè del suo capo.
Già questo dovrebbe farvi capire quanto sarà simpatico e divertente ciò che andrete a leggere. Difatti, dopo poco tempo dalla pausa, Sermonti si accascia a lezione davanti agli studenti ormai morto.
Emma è completamente nel panico, ha paura di essere indagata come assassina per cui l'unica cosa che può fare per evitare di raccontare alla polizia quello che ha fatto è indagare per conto suo scoprendo l'identità del colpevole.
Inizieranno una serie di vicissitudini surreali e comiche che divertono il lettore e lo accompagnano sino alla risoluzione del caso. Emma è una buona protagonista, tiene alto l'umore della storia con le sue paturnie, è umana e piena di difetti e per questo, vera.
Buona presenza anche per Federico, all'inizio davvero insopportabile ma poi nemesi attraente con cui condividere le ricerche. Quasi ho sperato che nascesse qualcosa tra i due perchè mi sono piaciuti sin da subito nelle loro dinamiche.
Lo stile è semplice e senza fronzoli, il romanzo è breve ma per me un'ottima prova d'esordio.
Se cercate qualcosa di leggero, ironico con un tocco di mistero e suspence, non posso che consigliarvelo.
Verdetto: Stuzzicante
mercoledì 8 settembre 2021
Review Party: Scholomance - Lezioni pericolose di Naomi Novik
Buon pomeriggio lettori, terminiamo la carrellata di eventi per il blog questa settimana con la recensione di un libro davvero particolare: Scholomance, lezioni pericolose di Naomi Novik.
a distanza dai suoi compagni, non solo perchè è una lotta tutti contro tutti, ma anche perchè tutti la temono, la ritengono una strega oscura, inaffidabile.
Altro punto a favore è la descrizione di un personaggio che ha dato il via al racconto, ovvero Orion Lake.
martedì 7 settembre 2021
Review Party: 'Oculta' di Maya Motayne
Buongiorno lettori, nuovo giorno, nuova recensione: oggi parliamo di Oculta, il sequel del romando di Maya Motayne, Nocturna.
lunedì 6 settembre 2021
Review Party: Unravel the Dusk di Elizabeth Lim
Buongiorno lettori, a distanza di una settimana torno con la recensione del sequel di Spin the Dawn, Unravel the Dusk, di Elizabeth Lim. Voi siete già andati in libreria a comprare la duologia?
Le mie aspettative erano molto alte e anche se Unravel the Dusk si rivela essere comunque un buon libro, mi aspettavo qualcosa di diverso.
Ma andiamo con ordine. Maia ha subito il marchio del demone Bandur ed è destinata ella stessa a trasformarsi, ma il suo amore per la famiglia, per la patria e per Edan rallentano il cambiamento. Da questo punto di vista, la protagonista si dimostra coraggiosa, leale, forte ma nelle prime cento pagine la narrazione risente di questa narrazione così incentrata su di lei.
Maia, grazie all'aiuto della magia, cerca di risolvere i problemi da sola, senza chiedere aiuto o ascoltare i consigli altrui. Non sempre le sue scelte si rivelano giuste o pragmatiche, ma conducono alla seconda parte del romanzo - quella che ho preferito di più -.
Maia parte alla ricerca di Edan affinché insieme possano trovare un modo per spezzare la maledizione del demone e insieme attraversano luoghi cruciali per la loro storia.
Proprio la presenza della loro storia d'amore e di un legame così intenso ha reso la narrazione più piacevole, ma il ritmo scelto dall'autrice non ha subito rallentamenti. Credo che Elizabeth Lim abbia messo troppa carne a cuocere e nonostante il fatto che sia stata in grado di tessere bene insieme le fila, io avrei preferito più pazienza nel racconto, più tempo per i singoli avvenimenti, più dialoghi.
Il romanzo infatti è attraversato dalle riflessioni e dal profondo dilemma di Maia, divisa tra la magia demoniaca e quella degli abiti della dea Amana. Questo aspetto, in parte interessante, ha appesantito la mia esperienza di lettura, allontanandomi emotivamente da Maia e dalla sua avventura.
Sia Edan che lady Sarnai, personaggi secondari di un certo rilievo nel primo romanzo, qui perdono il loro smalto, finiscono per fare da comparse solo quando è strettamente necessario. Ciononostante ho avuto modo di apprezzare entrambi perchè Edan è dolce, gentile e premuroso mentre lady Sarnai una vera signora della guerra, aspetto da non sottovalutare visto che tutta A'landi è in pericolo.
Eccezion fatta per i piccoli nei evidenziati, Elizabeth Lim ha un modo evocativo di scrivere, scorrevole e accattivante, le pagine si divorano l'una dietro l'altra. Mi ha fatto molto piacere trovare alcuni riferimenti a Six Crimson Cranes, appena uscito in lingua e ambientato nello stesso worldbuilding, qualche tempo prima.
Il finale è davvero molto dolce e credo sia la degna conclusione di questa storia.
E' una duologia che a prescindere dai difetti vi consiglio perchè mi ha fatto sognare e ha saputo intrattenermi grazie a una narrazione fiabesca, a un mondo magico e a una certa originalità del racconto.
Verdetto: Dipendente