martedì 16 marzo 2021

Review Party: 'Aurora burning' di Jay Krostoff e Amie Kaufman

 Buon pomeriggio lettori, come state? Oggi esce in tutte le librerie Aurora Burning, seguito di Aurora Rising, uno dei pochi sci-fi che mi aveva conquistato in tutta la mia vita da lettrice. Il seguito sarà stato all'altezza? Scopriamolo. 


I nostri eroi sono tornati. (Più o meno). Ci sono due notizie, una buona e una cattiva. Quella cattiva è che una forza oscura e antica sta per essere liberata nella galassia minacciando la sopravvivenza di ogni razza senziente che vive al suo interno. Qual è la buona? Ty e gli altri membri della Squadra 312 sono pronti a intervenire nuovamente per salvare la situazione. Tutto bene, se non fosse che incappano in una serie di tante piccole distrazioni che minacciano di distoglierli dalla missione, tipo il branco di gremp che li sta inseguendo per catturarli e accaparrarsi così la taglia messa sulla loro testa. O il gruppo di agenti AIG con inquietanti fiori argento per pupille pronti a tutto pur di mettere le mani su Auri. O, ancora, la sorella di Kal, ricomparsa dopo una lunga assenza, che non pare esattamente felice di rivedere il fratellino e che per di più ha un esercito syldrathi dalla sua. 

Con metà della galassia sulle sue tracce, la Squadra 312 non si è mai sentita così tanto desiderata. Quando Ty e i suoi scoprono che l' Hadfield è stata recuperata, per loro è tempo di uscire allo scoperto. Duecento anni prima, la nave-colonia era svanita, lasciando Auri come unica sopravvissuta. E ora nella scatola nera del vascello potrebbero essere contenute informazioni fondamentali per la salvezza di tutti. Ma il tempo è tiranno e, se Auri non sarà in grado di imparare a gestire in fretta il suo potere, la squadra e tutti i suoi sostenitori rischieranno seriamente di ritrovarsi più morti del Grande Ultrasauro di Abraaxis IV.

 Preparatevi a leggere di rivelazioni scioccanti, colpi in banca impossibili, doni misteriosi, e un'epica battaglia finale che segnerà il destino degli eroi più improbabili (e indimenticabili) di tutta la Legione Aurora, e forse dell'intera galassia.

 Ritrovare la squadra 312 è stato un balsamo per l'umore. La cosa principale che avevo amato di Aurora rising era stata la coralità, un insieme di personaggi diversi e accattivanti a cui il lettore non può fare a meno di affezionarsi, quanto meno per tutte le peripezie che sono costretti ad affrontare. 

Aurora Burning riprende la storia da dove l'avevamo lasciata: dopo aver assistito alla morte di Cat, il loro pilota, per mano del Ra'shaam, un'arma di distruzione di massa, Ty e la sua truppa dovranno reagire al dolore e salvare Aurora, il Grilletto, e ritrovare l'Arma in grado di eliminare questa terribile minaccia. 

Sono ricercati dall'intera galassia, sono senza fondi e in parte, senza speranze ma non mollano e anzi, affrontano l'ignoto con una consapevolezza: sono una squadra. Se nel primo volume eravamo stati calati dal narratore nella conoscenza dei personaggi, in questo secondo libro si celebra l'armonia, l'equilibrio e l'amicizia. 

Grazie al PoV alternato e al racconto di vita dei singoli personaggi, la squadra 312 assume i contorni di una famiglia. Si proteggono a vicenda, si prendono in giro, si incoraggiano e soprattutto non mollano. La missione affidatagli non è semplice e considerando che ciascuno di loro era stato considerato una forma di 'Scarto', tutto ciò che hanno raggiunto è sicuramente notevole. 

Ho una predilezione particolare per i gemelli Jones: Ty è un leader nato, anche nell'incertezza la sua prima preoccupazione sono i compagni; Scarlet, invece, con il carattere sfacciato e sensuale è sicuramente quella che ha dato vita ai siparietti più comici e irriverenti del libro, alleggerendo anche le situazioni più drammatiche. 



Passando alla trama, devo dire che non mi aspettavo nulla di ciò che ho letto: i ragazzi sono costretti volta per volta a cambiare strategia, a improvvisarsi e a ricreare i propri obiettivi in base a ciò che si trovano di fronte e non è mai banale o scontato. Mi ha tenuto con il fiato sospeso per tutto il tempo, mi ha fatto sorridere e, come già avvenuto nel primo libro, sono stata travolta dalla sorpresa per il finale. 

C'è spazio anche per i sentimenti: la coppia Kal - Aurora alla quale non ero particolarmente devota è ormai salpata e in alcuni momenti, non ho potuto fare a meno di trovarli adorabili, seppure la questione del Richiamo mi lasci ancora un po' perplessa. Mi piace molto anche l'adorabile intesa tra Fin, uno dei personaggi più teneri del romanzo, e Scarlet. 

Fiammeggiante l'apparizione di Saedii, sorella ribelle e rivoluzionaria di Kal, appartenente alla classe dei Guerrieri e soprattutto devota del Boia Stellare: questo personaggio secondario mi ha sicuramente colpita, specie per il rapporto con il fratello e la capacità di ''sentirsi''. 

Lo stile come sempre è scorrevole e accattivante, merito che imputo soprattutto alla Kaufman, mentre le interazioni divertenti, sarcastiche ed eccentriche sono sicuramente tipiche del buono Kristoff. 

Non sono rimasta per niente delusa da questo libro e credo che sia una serie sci fi per ragazzi davvero godibile e appassionante. Non avrete un solo minuto di tregua!

                                                       Verdetto: Dipendente


Passate a leggere anche le recensioni delle altre blogger per saperne di più, un abbraccio

Cris


1 commento:

  1. Lo inizio questa sera, ma sinceramente non mi ricordo molto del primo XD
    Sono contenta che a te sia piaciuto ;)

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