mercoledì 24 febbraio 2021
Recensione: 'Semper fidelis' di Erika Pomella
martedì 23 febbraio 2021
Recensione: 'La casa di fiamme e argento' di Sarah J Maas
Nesta Archeron non è quel che si dice un tipo facile: fiera del suo carattere spigoloso, è particolarmente facile alla rabbia e poco incline al perdono. E da quando è stata costretta a entrare nel Calderone ed è diventata una Fae contro la sua volontà, ha cercato in ogni modo di allontanarsi dalla sorella e dalla corte della Notte per trovare un posto per sé all'interno dello strano mondo in cui è costretta a vivere. Quel che è peggio è che non sembra essere ancora riuscita a superare l'orrore della guerra con Hybern. Di certo non ha dimenticato tutto ciò che ha perso per colpa sua. A rendere ancora più irritante la sua situazione, poi, ci pensa Cassian, apparentemente dotato di una naturale predisposizione a farle perdere il controllo. Ogni occasione è buona per stuzzicarla e provocarla, rendendo però allo stesso tempo evidente la natura del focoso legame che, loro malgrado, li unisce. Nel frattempo, le quattro infide regine, che durante l'ultima guerra si erano rifugiate sul Continente, hanno siglato una nuova e pericolosa alleanza, una grave minaccia alla pace stabilita tra i regni. E la chiave per arrestare le loro mire potrebbe risiedere nella capacità di Cassian e Nesta di affrontare una volta per tutte il loro passato. Sullo sfondo di un mondo marchiato dalla guerra e afflitto dall'incertezza, i due Fae tenteranno di venire a patti con i loro personali mostri, con la certezza di trovare, l'uno nell'altra, quel qualcuno che li accetta così come sono e che li può aiutare a lenire tutte le ferite.
La Corte di Fiamme e Argento ha un ruolo particolare all'interno del panorama letterario perchè con questo libro inizia una trilogia companion rispetto a quella di Una corte di rose e spine che ha ricevuto un grandissimo successo all'estero e, in modo più contenuto, anche in Italia.
Le mie aspettative erano davvero molto alte perchè sin dalla loro prima apparizione su carta ho avuto un debole per Cassian e Nesta. Cassian è un guerriero, un generale abbandonato, odiato, denigrato, con un cuore immensamente buono, generoso e leale con la sua famiglia, i suoi amici. Nesta, prima di questo libro, era la mia personale incognita. La durezza e la crudeltà con cui trattava gli altri, specie Feyre, mi parevano ingiustificate eppure mi hanno sempre lasciato la convinzione che dentro di lei ci fosse molto di più da raccontare.
Non mi sono sbagliata. Se dovessi descrivere questo romanzo con una sola parola, probabilmente sceglierei rinascita. La corte di fiamme e argento è il libro di formazione di Nesta, la sua elaborazione del lutto, della sofferenza, della trasformazione che non epr sua volontà ha subito. In questo romanzo, la Maas ha scoperchiato il vaso di Pandora delle emozioni di Nesta e le ha lasciate fluire fino alla sua completa guarigione.
In questo processo di controllo e auto accettazione, si dimostrano essenziali l'amore e l'amicizia. Cassian le è sempre accanto, percependo i suoi sentimenti, i suoi silenzi e dandole lo spazio di cui ha bisogno. E' grazie a lui che Nesta trova la sua personale missione e fa la conoscenza di Gwyn ed Emerie.
Come Feyre aveva fatto prima di lei, Nesta grazie al suo potere e alla sua indomabile forza di volontà, riesce a costruire la sua famiglia, trovando un porto rifugio, una casa in cui sentirsi assurdamente felice.
Il romanzo ha 720 pagine, ma io non ne ho mai avvertito il peso; l'autrice ha saputo dosare bene il romance e la parte fantasy, tenendo conto delle avventure già vissute nella trilogia precedente e anzi, buttando qua e là indizi circa le prossime guerre che la corte della Notte dovrà affrontare.
Il potere che scorre in Nesta è il potere che lei stessa ha sottratto in un impeto di rabbia nel Calderone, è un potere che chiama figure antiche, potenti, terribili. Il simile chiama il simile. La morte che si espande dalle fiamme d'argento di Nesta è potente e pericolosa e la situazione dopo la guerra con Hybern non è serena. Le altre corti sono in fermento, Tamlin è ormai un uomo distrutto e abbandonato a se stesso, solo e poi ci sono gli umani, ancora in dubbio, diffidenti. La situazione è appesa a un filo e in questo gioco di intrecci, la chiave essenziale sarà il tempo.
Ci sono state scene davvero commoventi, altre incredibilmente dolci, altre rabbiose e dure: questo romanzo è stato un caleidoscopio di emozioni.
Un merito particolare vanno anche ai personaggi secondari: oltre a rivedere Azriel (il mio preferito), Elain, Feyre, Rhysand, Mor e Amren, vengono introdotti nuovi personaggi.
Ho particolarmente apprezzato Gwyn, una giovane sacerdotessa determinata e volenterosa, la cui tragedia ha spezzato quelli che erano i suoi sogni e Emerie, l'Illyrian deturpata e mutilata, il cui cuore dimostra prontezza di spirito e forza. Queste due ragazze diventeranno il perno di Nesta e della sua missione: ricominciare a vivere.
Un aspetto, a mio avviso, non essenziale ma che voglio sottolineare è che questo romanzo è disseminato di sesso esplicito, è una storia volutamente piccante. La Maas aveva già scritto diverse scene erotiche nei romanzi precedenti, ma la Corte di Fiamme e Argento è più diretto e spregiudicato.
Ho apprezzato ogni aspetto di questo libro, trovo che sia stato davvero ben calibrato e mi sono calata nella storia con passione e interesse. Devo ammettere che sfogliata l'ultima pagina, avrei voluto già rileggerlo.
Verdetto: Assuefatto!
venerdì 19 febbraio 2021
Recensione: 'Neve come cenere' di Sara Raasch
Meira è una protagonista tipica dei fantasy young adult, è determinata e coraggiosa, leale e insicura, temeraria e anche fragile.
Non vedo l'ora di continuare la serie, se l'avete già letta, scrivetemi i vostri commenti qui sotto!
mercoledì 17 febbraio 2021
WWW Wednesday #71
Buondì lettori! Torna sul blog una delle rubriche più amate, gli aggiornamenti di lettura di metà settimana.
giovedì 11 febbraio 2021
Perchè Fate - The Winx Saga è un buon prodotto nonostante tutto
Questa serie Tv ha incontrato critiche sin dalle prime battute a causa della scelta del cast: Flora, di origine latina, viene eliminata e rimpiazzata da sua 'cugina' Terra, ragazzina logorroica che strizza l'occhio al body positive. Musa, il cui aspetto nel cartone è chiaramente orientale, è interpretata da una capacissima attrice che però non risponde all'identikit del personaggio. Sorte peggiore è toccata a Tecna, completamente rimossa. Potrete imaginare le polemiche che si sono scatenate tra i più appassionati.
lunedì 8 febbraio 2021
Recensione: Come uccidono le ragazze di Holly Jackson
giovedì 4 febbraio 2021
Review Party: 'Il regno capovolto' di Marie Lu
Buongiorno lettori, oggi vi parlerò di una recente uscita del panorama fantasy, Il regno capovolto di Marie Lu. Ringrazio la casa editrice per la copia ebook in anteprima e le altre blogger con cui ho avuto il piacere di collaborare per raccontarvi delle avventure di Nannerl Mozart.
Nata con uno straordinario talento musicale, la piccola Nannerl Mozart ha un solo desiderio: essere ricordata per sempre. Ma, anche se incanta le platee con le sue straordinarie interpretazioni, ha poche speranze di diventare una celebre compositrice. È una ragazza nell’Europa del Diciottesimo secolo, e ciò significa che comporre per lei è proibito. Suonerà fino a quando avrà raggiunto l’età da marito: su questo il suo tirannico padre è stato ben chiaro. Ogni anno che passa le speranze di Nannerl si fanno più sottili, mentre il talento del suo amato fratellino Wolfgang diventa sempre più brillante, e finisce per oscurarla. Ma un giorno giunge un misterioso straniero da una terra magica, con un’offerta irresistibile: può far diventare il sogno di Nannerl realtà. Ma il prezzo da pagare potrebbe essere altissimo. Nel suo primo romanzo storico, l’autrice bestseller del “New York Times” Marie Lu intesse una storia rigogliosa e poetica che parla di musica, magia e dell’indissolubile legame tra un fratello e una sorella.
Marie Lu è un'autrice che da sempre scrive storie fuori dal comune, sia per trama che per costruzione dei personaggi, ho sempre visto in lei un grandissimo talento. Quando mi è stata offerta la possibilità di leggere Il regno capovolto in anteprima, ero entusiasta. Si tratta di un romanzo a cui l'autrice ha lavorato per dodici anni e che ha una forte componente storica al suo interno.
Maria Anna Mozart, in famiglia chiamata affettuosamente Nannerl, condivide con il fratello ben più famoso Woferl il suo incredibile talento musicale. Il padre dei bambini, deciso a renderli famosi, a trattarli come bambini prodigio, si occupa di loro con attenzione e severità, correggendo gli errori e delimitando le sbavature.
Nannerl desidera che suo padre sia fiero di lei, desidera essere ricordata perchè quella magia che avverte quando suona e compone la sua musica, la rende viva e felice. Woferl, anche se decisamente più piccolo di lei, ha un talento innato, a cui si aggiunge la libertà di essere libero, sia di esprimere le proprie opinioni che di comporre e di firmarli.
Per lei la musica non potrà essere più che un gioco, comporre per una donna è scandaloso e appena raggiunta l'età giusta diventerà una sposa obbediente come sua madre. Questo futuro che le si prospetta davanti le sta stretto, la rende infelice, inerme.
E' così che tra un desiderio espresso di notte e una melodia composta di giorno che nasce Il regno capovolto. All'inizio è solo una fiaba, vive nei sogni dei due fratelli: alberi a testa in giù, spiagge vivide e una figura misteriosa a tendere la mano.
Hyacinthus, questo il nome del principino della foresta, ricopre Nannerl di attenzioni, le sussurra all'orecchio i desideri del cuore che non potrebbe ammettere nemmeno a se stessa. Questo essere dagli occhi brillanti e la pelle del colore dei giacinti diventa il suo custode, colui che si dice pronto a renderla immortale tra gli uomini.
Ma a quale prezzo?
Questa storia si compone di più pezzi che si incastrano tra loro come un puzzle: innanzitutto, ricorre il tema del viaggio, sia materiale che spirituale, il racconto del regno capovolto che rappresenta una storia nella storia e infine, il legame tra i fratelli Mozart.
Durante la lettura, visitiamo le più grandi città europee dell'epoca: partiamo da Salisburgo e raggiungiamo Vienna, alla corte dell'imperatrice Maria Teresa e delle sue bellissime figlie, poi raggiungiamo Francoforte, Londra e l'Olanda. Durante queste lunghe o brevi soste, Nannerl e Woferl si esibiscono casa dopo casa, mostrando il loro prodigioso talento. Sulla scena e nella vita sono uniti da un rapporto sincero e forte. Sono legati non solo dalla musica ma dal cuore che li tira da una parte e dall'altra, vinti da istinti come delusione, rabbia, tristezza, senza tuttavia allontanarli mai.
Si alterna a questo errare meditabondo il viaggio nella magia, nel regno creato dai due bambini: un mondo in cui c'è una regina intrappolata in una grotta, un orco addolorato di guardia a una magica spada, una principessa in pericolo e una minaccia nell'ombra.
Quando si arriva al termine del libro, le sensazioni che si provano sono complesse e opposte: da un lato, avvertiamo la rassegnazione, la malinconia di Nannerl, dall'altro il suo amore per Woferl è quasi commovente e sincero. Nannerl sapeva che in quel tempo la sua grandezza non le sarebbe stata riconosciuta, ma grazie a questa storia, grazie a Marie Lu noi le diamo nuova vita e la rendiamo immortale.
Verdetto: Dipendente