Devo ammettere che l'ultimo libro della Premoli mi aveva piuttosto deluso, la storia di Edoardo ed Elena, per quanto partita sotto i migliori auspici, aveva finito con il rendermeli insopportabili.
Per questo, quando ho letto della nuova uscita della Premoli, ambientata nello stesso mondo e incentrata sull'avvocato Viola Brunello e su Lorenzo Vailati, ero titubante.
Il fatto che sia stato opzionato mi ha convinto invece a dargli una possibilità, se non altro per curiosità. Invece, non potevo fare scelta più giusta.
Lorenzo e Viola sono dei protagonisti tridimensionali, di cui impariamo a conoscere pregi e difetti durante il libro e questo li rende umani e veri.
La loro storia d'amore, condita di battute e insicurezze, mette in evidenza come il giudizio che ha di noi la società può scalfire anche i più forti e indipendenti.
Viola si considera brutta, incapace di spingere se non sul lavoro, ma ama le sfide e il rapporto che instaura con Lorenzo sembra essere uno di quei limiti che non pensava di riuscire a superare.
D'altro canto, essere bellissimi, anche quando si è in disordine, è una qualità di pochi e Lorenzo non ha mai fatto mistero di sapere come usare la sua avvenenza. Dietro la sua aria da superuomo, si nasconde in realtà un ragazzo intelligente, divertente e capace di tenere testa anche all'avvocato più puntiglioso della piazza milanese.
L'ambientazione è un altro aspetto di incredibile pregio: la valle della Toscana che unisce per la prima volta i due personaggi in uno scontro culinario è descritta sapientemente ed è stato decisamente affascinante leggere del processo di produzione dei vini di qualità.
In questo senso, devo rimarcare come la Premoli sia eclettica e riesca a inserire nei propri romanzi argomenti di attualità e di provenienza assolutamente diversa: si passa dalla fermentazione del vino ai contratti derivati, dai lanci in paracadute ai voli in mongolfiera in Cappadocia.
Per non parlare, poi, della bucket list che Viola ha deciso di compilare per mettere alla prova se stessa: che sia andare al cinema da sola o togliersi le lenti, la lista delle cose da fare prima di morire passa dalle insicurezze estetiche a quelle caratteriali, fino al raggiungimento della consapevolezza che la felicità vissuta da sola, dura appena un minuto. Se condivisa con chi ami, dura un'eternità.
Verdetto: Dipendente!
E voi? avete mai compilato una bucket list? Siete curiosi di leggere questo romanzo?
Scrivete le vostre impressioni giù nei commenti!
Baci, Cris
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