Bea è una ragazza di sedici anni, nata con una caratteristica che la rende diversa: non può udire suoni o rumori e nonostante utilizzi un apparecchio acustico, talvolta la sua vita è resa difficile dalla confusione, dalla folla e da coloro che ritengono la sua specialità una mancanza.
Un giorno, alla fermata, incontra Axel, un ragazzo dolce e comprensivo che le apre le porte dell'amore. I due diventano inseparabili e tra un'incomprensione ed un equivoco, cresce un sentimento forte, che come un fiore richiede pazienza e impegno e che talvolta può persino far soffrire.
Ho trovato Bea una ragazza ben descritta perchè ha le paturnie, le preoccupazioni, i sentimenti che io stessa avevo da ragazzina, quando mi sono trovata a discutere con delle amiche che mi prendevano in giro o quando ho avuto le prime discussioni con il mio fidanzatino.
Axel è un vero principe azzurro: bello, dolce e gentile. Un cavalier servente sin dalla prima apparizione, che me l'ha reso immediatamente simpatico.
Una grande emozione per me ha rappresentato leggere di luoghi che conosco e vivo di persona: via Cilea, via Kerbaker, la caffetteria e la gelateria citati sono dei luoghi meravigliosi nei quali ambientare il romanzo.
La mia Napoli è d'altronde uno scenario d'eccezione.
Nonostante la storia si legga in un soffio, merito di uno stile estremamente semplice, penso che la stessa avrebbe necessitato di un maggiore lavoro di integrazione per inspessire dialoghi e personaggi. Nonostante siano dei ragazzini, ho riscontrato infatti che alcune frasi siano ripetute e dei pensieri siano espressi in doppio, cosa che a volte mi ha reso più noiosa la lettura.
Ciononostante, Amo i tuoi silenzi si colloca in un ambiente, quale quello delle malattie e degli handicap, non troppo battuto e leggere di come una ragazzina possa conquistare la fiducia in se stessa e raggiungere la felicità mi ha emozionato. Credo che un libro del genere sia perfetto per i giovani e che possa aiutarli ad avere un approccio al diverso rispettoso e sincero.
Verdetto: Stuzzicante!
Grazie mille Maria Cristina
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