Come sono andate le giornate di vacanza di Natale? Avete letto o guardato qualche serie TV?
Domani sarà l'ultimo giorno del 2019 e non potevo non chiudere in bellezza proponendovi la classifica dei migliori libri che ho letto.
Ho letto ben 118 libri, ho avuto non poca difficoltà a scegliere i miei preferiti quindi ho deciso di dividere in categorie la mia classifica personale.
Best Romance
Ho letto trentuno romance nel 2019 e per la prima volta da tempo, gran parte degli stessi è stata una delusione. Libri da tre stelline o dalla trama insignificante, ma tra tanti il libro della Hoover mi ha rapito il cuore.
Ho apprezzato che questo romanzo si sia concentrato sull'amore dopo il suo inizio, quando non è più tutto rose e fiori, ma quando si devono affrontare i problemi della vita.
Non potevo escludere da questa lista L'ultimo bacio di Bianca Marconero.
Bianca è senza riserve la mia autrice preferita e in questo romanzo, come anche in Un maledetto lieto fine, ho potuto leggere una storia in cui l'amore è il protagonista, descritto così come io lo vivo.
Best Chick-Lit
Felicia è la scrittrice chick lit dell'anno. Con i suoi due romanzi La verità è che non ti odio abbastanza e Due cuori in affitto, si è confermata una certezza per storie romantiche ma frizzanti e divertenti. Leggera ma emozionante.
Il mio preferito finora, assieme a Una Cenerentola a Manhattan, è il suo ultimo lavoro che mi ha portato in una New York sfavillante in compagnia di una Lexi diversa e più matura.
Miglior Ya Fantasy
Degli oltre quaranta fantasy che ho letto, gran parte sono young adult. Sono quasi tutti libri di grande pregio che mi hanno fatto conoscere storie stupende, dunque la scelta è stata più difficile di quanto immaginassi.C'è stata una sola trilogia che mi ha fatto innamorare e dare cinque stelle ad ogni volume ed è The winner's Curse di Marie Rutokski.
Penso che sia fin troppo sottovalutata, colpa anche di una CE che non si è impegnata affatto per promuoverla, ma merita sotto ogni punto di vista: worldbuilding, caratterizzazione dei personaggi e la parte romance che, seppur solo accennata, è divampante come fiamma viva.
Miglior NA fantasy
Nonostante Nevernight abbia per protagonisti dei ragazzi di circa diciotto anni, quindi potrebbe rientrare nei young adult, per contenuti (violenza, sesso esplicito) penso che sia più giusto inserirlo nella categoria dei new adult (cioè per adulti).
E' stata una trilogia su cui non avrei scommesso nulla ma che invece mi ha colpito per la crescita dei personaggi e per l'originalità della storia.
Miglior Graphic Novel
Ho letto diverse graphic novel, è un nuovo modo di leggere che mi affascina e che si sta conquistando larga parte della mia libreria.
Saga, in special modo, mi ha impressionato per la sua infinita attualità: la guerra che scatenano i pregiudizi e la necessità di combatterli con l'amore.
Miglior Libro Storico
Madeline Miller ha un modo di narrare la mitologia greca affascinante, riscrive il mito ma lo modernizza, lo rende vivo, reale.
In Circe, a differenza de La canzone di Achille, sentiamo la pena di Circe per essere diversa, per essere una strega, per essere stata vessata, maltrattata e per avere a sua volta causato e inflitto dolore.
E' sempre stata una figura eccentrica ma la penna della Miller l'ha resa così umana e vera che mi ha toccato con ogni pagina.
Miglior finale di serie
Quando ho dato un'occhiata alla lista dei libri letti quest'anno, ero sicura di non aver finito alcuna serie ma anzi, di averne solo iniziate di nuove.
Invece, mi sbagliavo: è stato l'anno di Tempesta di guerra, di Regina dell'aria e delle Tenebre, di Regina di Cenere, di Alba Oscura, di Champion.
Finali indiscutibilmente belli ma talvolta dolce amari: vuoi perché non abbastanza approfonditi, vuoi perché non ho compreso alcune scelte narrative dell'autore, vuoi perché desideravo a tutti i costi un lieto fine.
Per questo motivo, ho deciso di premiare un libro che invece è rimasto fedele a se stesso, alla propria storia, ai propri personaggi e che, nonostante le imperfezioni, ha saputo chiudere al meglio il cerchio.
Sorpresa del 2019
Molti non saranno sorpresi di vedere premiata in questa categoria Leigh Bardugo: lo ammetto, Sei di Corvi mi era piaciuto, era oscuro, interessante, aveva buone premesse soprattutto merito di una grande squadra ma è stato con Il regno corrotto che mi ha davvero conquistato.
Un libro difficile, complesso, cattivo per certi versi ma intenso ed emozionante.
Grazie a questa duologia, ho incontrato un personaggio iconico, nel quale mi sono sentita perfettamente rispecchiata e che possiede energia, carattere, generosità. Un'eroina: Nina Zenik.
Miglior Libro dell'anno
E finalmente ci siamo. Scegliere il migliore libro dell'anno è stato molto più semplice del previsto.
Il priorato dell'albero delle arance per la sua mole mai noiosa nè scontata, per il suo worldbuilding particolare, costruito ad arte, per i suoi narratori intriganti e sfaccettati, per la sua storia e per la sua estrema originalità non ha mai avuto rivali per raggiungere il podio.
Un libro incredibile che tutti dovrebbero leggere.
Finalmente ce l'ho fatta! Spero che anche voi non vi siate annoiati e siate arrivati fino alla fine del post.
Vi auguro un buon anno e ci rileggiamo il primo gennaio con i buoni propositi per il 2020.
Un abbraccio e tanti auguri,
Cris