Sono molto felice di potervi parlare di un libro che mi ha tenuto incollata alle pagine per ventiquattro ore, un retelling ben scritto sulla storia di Frankestein.
Quando Elizabeth Lavenza si iscrive a Ingold, prima e unica studentessa di Medicina, capisce subito che dimostrare quanto vale a compagni e professori sarà cosa ardua. Così quando s'imbatte in un bio-meccanico difettoso - una delle creature che la scuola sta riportando in vita, usando cadaveri di giovani uomini allo scopo di addestrare un esercito di soldati-automi da spedire in guerra - si offre di ripararlo per farsi notare. Ma questo bio-meccanico sembra aver conservato ricordi, sentimenti... e una coscienza. Elizabeth scopre che si tratta di Victor Frankenstein, brillante studente di Ingold deceduto in circostanze misteriose, e ne è pericolosamente attratta. Si ritrova così invischiata in una rete di segreti, intrighi e oscuri esperimenti che paiono implicare la Regina Elisabetta.
Voglio ringraziare la Giunti per avermi dato fiducia e tutte le blogger che hanno partecipato al review party, avete scritto recensioni meravigliose.
Regina di Ossa mi ha conquistato pagina dopo pagina grazie al ritmo serrato ed entusiasmante di una trama originale e ricca.
Elizabeth è una giovane donna che dopo aver perso la madre da giovanissima, diventa una valida assistente per il padre, scienziato molto rispettato. Quando anche lui viene a mancare, decide di partire per Ingold, la leggendaria scuola di Medicina e Biomeccanica vicino Londra.
Elizabeth è l'unica donna a frequentare questa scuola e per questo è continuamente sottoposta a soprusi ed angherie volti a denigrarla come persona e come medico.
Lizzie ha un carattere forte, determinato e generoso e non si lascia abbattere nonostante le difficoltà che le si presentano sul cammino, grazie anche a Will e Byram, gli unici ragazzi disposti ad accettarla.
Quando nel laboratorio del suo professore di Biomeccanica incontra Victor, qualcosa è destinato ad accadere e molti segreti sono pronti a venire alla luce.
Victor Frankstein, in questa storia, è il mostro e non lo scienziato folle, è colui che hanno trasformato in un 'morto che cammina'. Eppure sin da subito, Victor dimostra di avere sentimenti e capacità intellettive diversi dagli altri biomeccanici e in Elizabeth trova quello stimolo a migliorarsi, a rendersi umano oltre ogni limite pur di starle vicino.
I ricordi di Victor sono una tela complessa da districare e i due ragazzi cominciano a chiedersi quali siano state le cause della sua morte e perché le circostanze in cui essa è avvenuta appaiano così confuse.
Invertire l'identità di Victor è stata una mossa interessante, mantenere il suo contegno e la sua personalità è stato geniale poiché è impossibile non apprezzare il suo spirito da gentiluomo.
Mi ha ricordato Mr. Darcy per la premura, la freddezza e le preoccupazioni nell'esternare i propri sentimenti e per questo motivo, me ne sono innamorata.
Questo libro è interessante, originale e fuori dagli schemi: si passa facilmente dal giallo al thriller al romance in uno schiocco di dita.
L'unico neo di questo libro è il finale: si avverte come l'autrice abbia avuto fretta di concludere.
Lo stile perde di adrenalina visti i continui cambi di scena e di tempo, inoltre ho trovato alcune scelte della trama senza alcun senso. Mi aspetto che il companion risponda ad alcune di queste domande lasciate in sospeso e nel frattempo, consiglio a tutti di leggere questo libro perché il femminismo e l'indipendenza che trasmette sono davvero ben delineati, anche attraverso i personaggi secondari con cui abbiamo a che fare durante la lettura.
Verdetto: Dipendente!
Grazie alla mia tata Ilaria per aver creato il banner, sei preziosa!
Bacini, Cris
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