Buongiorno lettori e buon lunedì! Questo per me è il lunedì delle buone intenzioni, è venuto il momento di studiare, studiare, studiare perchè tra poco c'è l'ultimo esame.
Oggi voglio parlarvi di un romanzo che ho letto per la lettura di gruppo organizzata da Kia e Mon di Ikigai - di libri e altre passioni, si tratta di 'L'uomo che metteva in ordine il mondo di Fredrik Backman.
Conosco l'autore da tempo e avevo il desiderio di leggere un suo libro ma complice altre letture, non avevo mai trovato l'occasione per farlo. Sento il dovere di ringraziare Kia e Mon per questo, e anche tutte le ragazze con cui mi sono confrontata durante la lettura.
Leggere questo libro è stato come assumere uno sciroppo per la tosse, all'inizio il sapore dello sciroppo ti urta ma poi il retrogusto che lascia è dolce e calma il dolore.
Ove, centro del romanzo, è un personaggio complesso, i primi capitoli sono duri da digerire perchè hai come l'impressione che non riuscendo a stabilire una sintonia con quel protagonista burbero e inflessibile, il resto della lettura diventerà una lenta agonia.
Mai prima impressione fu più sbagliata.
Ove ha un carattere forgiato dalle difficoltà che la vita gli ha posto innanzi, un carattere forte, risoluto e testardo ma soprattutto, Ove ha un cuore enorme.
Questa lettura, assunta a piccole dosi, mi ha consentito di immergermi completamente in 59 anni di una vita semplice ma importante. Importante per chi ha riconosciuto in Ove un aiuto nel riparare termosifoni durante inverni rigidi, un sostegno dopo un coming out fatto ad un padre retrogrado, una presenza per chi ha perso il proprio nonno.
Ove vuole morire e non è difficile capire perchè: ha perso la sua adorata Sonja, sua moglie, la persona che lo capiva e che lo amava senza condizioni e poi, dopo la pensione, gli hanno tolto anche il lavoro. Gli hanno tolto il modo per rendersi utile, per sentirsi ancora vivo.
Ne pensa tante per scomparire eppure alla fine c'è sempre qualcosa da fare, qualcosa che non gli consente di portare a termine il suo desiderio.
Nel suo desiderio di morire, c'è la quieta rassegnazione di chi ha perso i propri punti di riferimento e non ha la capacità da solo di crearne altri.
Ma, il bello è che a volte le cose che capitano per caso, allargano gli orizzonti, trasformano gli ostacoli insormontabili in colline scoscese, su cui è facile risalire una volta che accetti un aiuto.
Immergermi in questa narrazione mi ha commosso, Ove ha rubato il mio cuore ed è stata una storia così densa d'amore, in ogni sua forma, che non potevo che adorarla.
Verdetto: Dipendente!
Bacioni, Cris
Ciao! Sapevo dell'esistenza di un film intitolato "Mr.Ove", ma non sapevo che fosse tratto da un romanzo! Adesso mi hai incuriosito :-)
RispondiElimina