Questa settimana è stata produttiva: ho letto uno dietro l'altro 'La distanza tra me e te' di Lucrezia Scali, gentilmente offerto da Newton Compton editori e 'Spada di Vetro' di Victoria Aveyard (mi sono trattenuta anche troppo per i miei gusti prima di leggerlo e l'ho AMATO!).
Oggi vi parlerò proprio del nuovo libro della Scali, di cui già lessi a inizio anno 'Te lo dico sottovoce' e che mi era piaciuto. Questo invece si colloca fra un sì e un no, è un Meh.
Isabel abita a Roma: poco socievole, precisa, abitudinaria, programma la sua vita nel dettaglio. Non sopporta le sorprese, non le piace cambiare i suoi piani all’ultimo momento e considera l’imprevisto un vero nemico. Andreas vive in un piccolo bilocale a Torino, dove gestisce l’officina del padre. Ama la compagnia degli altri, il rischio e l’avventura. Due mondi incompatibili, uniti solo da una comune passione: i cani. Entrambi ne hanno uno, a cui sono legatissimi. Ed è proprio quando li accompagnano a una gara, che Isabel e Andreas s’incontrano. O per meglio dire, si scontrano, perché l’impatto non è dei migliori. Quasi per gioco, i due prendono a scriversi su Facebook. Brevi messaggi conditi da ironia e frecciatine. Sarebbe tutto perfetto, se Isabel non fosse sposata e Andreas fidanzato...
Premetto che la scrittura dell'autrice mi è sempre piaciuta molto, è scorrevole, semplice, lineare e la lettura è rapida. Infatti, ho cominciato e terminato il libro in poche ore.
Una buona scrittura però non basta se la storia che racconta non convince e non prende, ciò che mi è successo con i personaggi di questa storia.
Isabel e Andreas si conoscono durante una gara di agility dog a cui partecipano entrambi con i loro Australian Shepard, Ulisse e Frida. Lei è una donna precisa, puntuale, che non ama le sorprese, a tratti algida, sposata con Mattia da 5 anni. Non è gelosa dei ritardi continui del marito, non è preoccupata del fatto che non facciano nemmeno una vacanza insieme. Nonostante abbia una laurea, non ha lavoro e nemmeno lo cerca perché il marito pensa a trasformare tutti i suoi desideri, o dovrei dire capricci, in realtà. Tutto il suo tempo quindi lo trascorre con Frida, per allenarla ai trofei che porterà a casa. Insomma, nella realtà Isabel non potrebbe mai essere mia amica perchè non fa nulla, se non preparare cenette romantiche per il marito e giocare con Frida. Non ha nemmeno degli amici.
Andreas è il suo esatto opposto: socievole, scapestrato, di buon cuore e gentile. Ha rilevato l'officina del padre quando lui è morto e vive in un monolocale a cui si è aggregata la sua fidanzata Regina.
La convivenza con Regina non è facile perché teme che lui la tradisca ed è sempre sul chi va là. Un'insicura ma una brava ragazza.
L'incontro tra Isabel e Andreas non è dei migliori perché discutono a causa di un incidente 'canino',sono frenati dai rispettivi pregiudizi, però poi comincia un'assidua corrispondenza su facebook e su questa base si sviluppa la loro storia d'amore.
Mi sono trovata a metà libro, anzi a 100 pagine dalla fine chiedendomi 'e quindi?'. Tutto si fonda su queste conversazioni, sul fatto che Isabel è indecisa sul da farsi. Da un lato vuole essere fedele a Mattia, ma dall'altro si sente inspiegabilmente attratta da Andreas. Dopo aver titubato a lungo, prende una decisione: accetta il rischio o almeno così lascia intendere. Si sente cambiata dall'amore e dall'avventura vissuta con lui ma NO. Potrebbe fare il salto, potrebbe essere diversa, dice che si sente cambiata ma in realtà resta ferma al punto di partenza. Resta la stessa e questo delude. L'amore ti migliora, ti scombussola, ti modifica e non puoi lasciarti scivolare addosso questa sensazione se la provi davvero.
Più che una grande storia d'amore, ho avuto la sensazione che fosse un'avventura da vivere per cambiare la propria quotidianità, rompere la routine. Un tradimento, perchè di questo si tratta, che resta fine a se stesso. Allora io dico No. Tradire una persona è rompere il rapporto che hai con la stessa, di fiducia e di rispetto. Lo avrei accettato e condiviso se fosse diventata la storia d'amore che avrebbe reso felici i protagonisti, se fosse stato insomma un happy ending. Lo avrei tollerato se avesse significato un cambio di rotta nella vita vuota di Isabel. Ma un tradimento che conclude la storia con QUEL finale, che non ha nè capo nè coda, mi irrita.
Insomma, a me è piaciuto? Non proprio. L'ho odiato? Nemmeno. E'una via di mezzo, uno di quei libri che quando lo termini sei indecisa sulla sua valutazione. L'autrice sa scrivere, è davvero brava, mi piace ma l'ho apprezzata su altri fronti come nella storia precedente. Sa fare di meglio.
Verdetto: Stuzzicante
E voi? L'avete letto? Cosa ne pensate?
Bacioni, Cris
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