Buon pomeriggio lettori, buona domenica! Da me piove e fa freddo, l'ideale per leggere un buon libro. Sapete cosa dovreste leggere? Divini rivali di Rebecca Ross che ho iniziato e finito in un giorno, catturata completamente dalla magia di Iris e Roman.
Ma andiamo con ordine e preparatevi alla mia recensione entusiasta!
Due giornalisti rivali uniti da un legame magico intrecceranno per sempre i loro destini attraverso l’inferno della guerra e l’incanto della passione. Si dice che l’amore vinca su tutto, ma può trionfare anche in uno scontro tra divinità?
Nessuna divinità
Nessuna creatura
Nessuna guerra
potrà mettersi tra di loro.
Mentre una sanguinosa guerra tra divinità infuria nel paese, la diciottenne Iris Winnow cerca di rimettere insieme i pezzi della sua vita. Il fratello è partito per la guerra e non dà notizie di sé, la madre annega i dispiaceri nell’alcol, il lavoro da giornalista non le dà soddisfazioni. Sogna un futuro in cui la sua scrittura farà la differenza grazie alla promozione a editorialista, ma per ottenerla deve competere con l’affascinante e scontroso Roman Kitt. L’unica valvola di sfogo, per Iris, è la sua macchina da scrivere, dono dell’amata nonna, con cui spera di mettersi in contatto con il fratello scomparso, ma le lettere che infila sotto al guardaroba finiscono proprio nelle mani di Roman, che decide di risponderle anonimamente avviando così un rapporto epistolare. Questo legame speciale e inaspettato farà nascere tra i due complicità e attrazione, trascinandoli nel vivo di un conflitto che deciderà le sorti non solo del loro paese ma anche del loro amore.
Prima di commentare il libro, voglio fare una doverosa premessa. Ho letto tutto ciò che è stato edito in italiano di Rebecca Ross, quindi a ragione posso dire che Divini rivali mostra un notevole miglioramento stilistico dell'autrice. La Ross, infatti, ha una fantasia invidiabile, le sue storie sono incredibilmente originali, mai simili tra loro, ma allo stesso tempo, sono in gran parte caratterizzate dall'assenza di quella scintilla in grado di farti pensare al termine del libro che è nata una stella.
Divini rivali individua invece un punto di svolta nella carriera dell'autrice. La sensazione di spaesamento e affetto viscerale per Iris e Roman che ho provato durante la lettura può essere solo spiegata con il raggiungimento di una consapevolezza personale e l'aggiunta di un quid che facesse la differenza.
L'ambientazione è magnifica: la narrazione si dipana a cavallo tra storia e mito, poiché un terribile dio, Dacre, si è risvegliato dal suo sonno eterno per muovere guerra contro colei che un tempo fu la sua amata, Enva. La storia dei due dii si intreccia in un climax di violenza e inganno, ma influenza le vite di milioni di persone che si schierano dall'una o dall'altra parte. La guerra è crudele, porta via molte anime e con esse le loro storie, i loro sentimenti, i loro ricordi. Il fatto che avvenga tra due divinità la rende solo più dolorosa e sciocca delle altre, ma anche più evocativa e magica.
La magia si srotola in questo romanzo attraverso le lettere di Iris e Roman, i protagonisti del romanzo. Iris ha salutato suo fratello Foster con la promessa che la guerra sarebbe finita in breve tempo, ma dopo sei mesi non solo non ha ricevuto sue notizie, ma ha perso sempre più la presa sulla sua vita. Non ha terminato la scuola, la madre è ormai fuori controllo e i soldi non bastano per mangiare e vivere. La sua unica consolazione sono le lettere che scrive al fratello, piene di amore, ma anche rammarico e odio per il suo abbandono.
Incredibile che a riceverle sia la sua nemesi, Roman Kitt, il giovane e ricco privilegiato che lotta con lei per la posizione di editorialista. I duelli verbali, gli scontri accesi, l'attrazione trattenuta sono una lenta danza di corteggiamento che sanno intraprendere con sorprendente grazia. I loro sentimenti si accostano, infiammano ingarbugliano per tutto il romanzo fino al raggiungimento della completa gioia quando tutto il mondo sembra poter finire da un momento all'altro. E' allora che l'autrice ci regala un finale doloroso, non del tutto imprevedibile, ma che lascia con l'immediata esigenza di leggerne ancora.
Se dovessi cercare l'elemento perfetto di Divini rivali, lo individuerei nelle lettere come catalizzatore di una romantica fantasia in cui è possibile trovare la felicità nei momenti più bui, avendo coraggio e speranza.
L'ho finito ieri, ma questo romanzo e i suoi personaggi mi tormenteranno ancora per molto giorni a venire. Leggetelo e lasciatevi conquistare dalla pena delicata e scorrevole di Rebecca Ross.
Verdetto: (quasi) Assuefatto
Voglio ringraziare le mie colleghe per lo scambio proficuo durante e dopo la lettura e la casa editrice per la copia digitale del romanzo. Non è stata una campagna pubblicitaria gestita nel migliore dei modi - tra la questione della copertina e quella degli overlays ai soli PR - ma mi auguro che questo possa essere d'insegnamento per il futuro. I lettori sono l'anima del mercato editoriale ed è necessario attivarsi per mostrarsi trasparenti e corretti sotto ogni aspetto, soprattutto quando l'offerta è così vasta. Ad ogni modo, copertina o no, il libro merita.
Dategli un'occasione!
Baci, Cris