Nel regno di Itaca ogni estate si compie un sacrificio barbaro: dodici fanciulle vengono impiccate sulla spiaggia per placare la furia del dio Poseidone. Leto è una di loro: ostinata e tenace, ha tentato fino all'ultimo di sottrarsi a quel patibolo ingiusto, ma non ce l'ha fatta. Eppure la morte non sembra troppo interessata a portarla via con sé. Infatti, la ragazza si risveglia su un'isola misteriosa, dove è accolta da Melanto, una creatura dalla bellezza soprannaturale. È quest'ultima a spiegarle che i sacrifici di Itaca hanno origine in tempi lontani, da quando le dodici ancelle di Penelope vennero accusate di tradimento e uccise per ordine di Odisseo, e infine gettate nel mare. Un atto feroce e ingiusto che fece imbestialire Poseidone al punto che di lì in poi, come riparazione per quelle morti innocenti, pretese, ogni anno, il sacrificio di dodici fanciulle dell'isola. Una maledizione che perseguita le giovani donne di Itaca ormai da secoli. Ma esiste una possibilità per spezzarla una volta per tutte, questa maledizione: occorre uccidere l'erede al trono, il principe Mathias. Per riuscirci, Leto e Melanto dovranno entrare a far parte della corte e guadagnarsi la fiducia del ragazzo. Ma le cose non vanno come previsto. Divisa dal crescente amore che prova sia per Melanto sia per Mathias, Leto dovrà scegliere la strada da seguire: spezzare la maledizione, rinunciando a Mathias ma salvando migliaia di vite, o lasciare che le maree del destino li sommergano tutti.
Faccio una premessa.Rispetto alla trattazione della mitologia greca, tendo ad essere molto più critica e selettiva perchè dopo il successo di Madeline Miller, sono aumentate le pubblicazioni e le vendite di prodotti ispirati a Iliade e Odissea.
Sarah Underwood tenta un esordio controcorrente scrivendo non strettamente un retelling, ma immaginando piuttosto un seguito alla vicende del ritorno ad Itaca di Ulisse.
È un tentativo riuscito? NI.
Il libro ha una trama scorrevole, abbastanza lineare, incluso il finale sebbene la mia preferenza andasse in una direzione diversa.
Tuttavia lo stile mi ha creato qualche problema, l'ho trovato parzialmente prolisso e questo mi ha reso la narrazione meno fruibile.
I personaggi sono interessanti e imperfetti, probabilmente la mia preferita è Leto che dimostra carattere e autonomia di pensiero.
Probabilmente avrei voluto una maggiore incisività del coprotagonista maschile, Mathias.
La storia d'amore non è il fulcro della storia, quindi se cercate il romanticismo, questo romanzo non fa per voi.
Ma se desiderate leggere una storia di resilienza, forza e indipendenza, può fare al caso vostro.
Si poteva fare di più, ma resta una lettura intrigante, quanto meno per l'intenzione del romanzo e dell'autrice.
Verdetto: Stuzzicante
Grazie alla Mondadori per la copia e a Silvia per aver organizzato l'evento. Ci risentiamo presto, baci
Cris
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