venerdì 11 febbraio 2022

Review Party: 'uno di noi è il prossimo' di Karen McManus

Buongiorno lettori, oggi nuova recensione. Torniamo a parlare di mistery e lo facciamo con un'autrice che in questi anni ha saputo conquistare una buona fetta di lettori e sto parlando di Karen McManus. 
Non devi dirlo a nessuno mi aveva fatto impazzire e Uno di noi sta mentendo mi aveva intrigata, quindi mi sono fiondata immediatamente su Uno di noi è il prossimo. 


È passato un anno dalla tragica morte di Simon Kelleher, in tanti hanno cercato di imitare la sua app, ma nessuna è riuscita ad affermarsi, anche perché, prosciolti da ogni accusa Nate, Bronwyn, Addy e Cooper, i gossip portati alla luce si sono sempre rivelati poco appetitosi. Fino a questo momento, almeno.

Attraverso la chat degli studenti della Bayview High, infatti, ha preso piede una nuova inquietante versione di Obbligo o verità, destinata a portare alla luce altri oscuri segreti degli allievi della scuola e verso la quale tutti provano una morbosa attrazione. È come se tutti a scuola si fossero dimenticati della fine fatta da Simon che, per il modo in cui usava il gossip come arma, aveva finito per soffrire più di chiunque altro.

Tra i primi a essere coinvolti c’è anche Maeve, sorella di Bronwyn, costretta suo malgrado ad affrontare una situazione scomoda a causa della sua scelta. Del resto, si sa: a scuola basta commettere un errore per ritrovarti un’etichetta appiccicata addosso per il resto della vita.

La posta si fa via via più alta e quando il gioco prende una piega inaspettata è ormai chiaro che bisogna trovare, e fermare, chi lo sta orchestrando prima che sia troppo tardi.

Uno di noi è il prossimo è il sequel del primo romanzo della McManus e ha il pregio di far ritrovare al lettore i personaggi che ci avevano conquistati. 
E' un romanzo che funziona, è piacevole, scorrevole e intrigante. 
Tuttavia manca della scintilla che ho riscontrato nei libri precedenti. 
Nella prima parte del romanzo, molto si concentra sul drama adolescenziale, sulle insicurezze e sul gioco degli interessi amorosi. 
Non mi ha dato fastidio, anzi, l'ho trovato decisamente credibile e significativo dei rapporti liceali ma rispetto al mistero, avrei preferito che il libro non fosse così sbilanciato. 
Stavolta a reggere le redini del gioco sono Maeve, sorella di Bronwyn e un asso dell'informatica, Knox, il suo migliore amico e Phoebe, una ragazza del liceo che lavora come cameriera nel Cafè che frequentano gli altri. 

Nella scuola riparte un gioco di verità e pettegolezzi, ispirato a quello già messo in piedi dal defunto Simon e si diffonde come una miccia. 
Non importa se le conseguenze sono terribili per chi lo subisce, la curiosità, i segreti conquistano le persone, anche quelle che vorrebbero essergli indifferenti. 

La prima a farne le spese è Phoebe, il cui segreto metterà in crisi il rapporto con sua sorella e la sua famiglia, già provata dalla morte del padre. 
Poi sarà il turno di Maeve e Knox, che da amici diventeranno quasi estranei, prima di ritornare sui loro passi. 
E questo nuovo Obbligo o Verità porterà uno dei compagni alla morte. 
A quel punto, Maeve e Knox cominceranno a porsi delle domande a cercare di capire chi c'è dietro a questo gioco pericoloso. 

Parte della soluzione era prevedibile a un certo punto, sebbene il resto mi fosse completamente sfuggito. La vera cosa che mi ha scioccato è stato il finale, l'ultima pagina mi ha travolto perché era un plot twist che di certo non avevo visto arrivare.

L'autrice si dimostra brava nel gestire i rapporti tra ragazzi, sebbene non sia riuscita ad affezionarmi molto a loro come invece mi era accaduto con Nate, Bronwyn, Addy e Cooper. 
In generale, è un mistery per ragazzi ben scritto e molto piacevole come lettura e quindi lo consiglio di cuore.

Verdetto: (Quasi) Dipendente 
3.75





Grazie ad Ambra del blog Paranormal Books Lover per aver organizzato l'evento e alla Mondadori per la copia del libro, sono curiosa di sapere cosa ne pensate. 
Leggete anche le altre recensioni e poi scrivetemi nei commenti. 
Bacini, 
Cris

 


 

Nessun commento:

Posta un commento