mercoledì 9 febbraio 2022

Review Party: 'Un cuore così impavido e spezzato' di Brigid Kemmerer

Buongiorno lettori, come state? Dopo Un fato così solitario e ingiusto, desideravo leggere come proseguiva la storia di Rhen e Harper, specie dopo la rivelazione sul finale, ma devo ammettere che l'amore per questo libro è scattato decisamente più tardi di quanto mi aspettassi. 


Harper è riuscita a spezzare la maledizione che imprigionava il Principe Rhen e a impedire che il regno venisse distrutto. Ma i guai non sono finiti: si mormora infatti che egli non abbia diritto al trono, che la Principessa Harper di Disi sia solo un'imbrogliona, e che a Emberfall circoli la magia proibita. Per di più Grey, un tempo capitano delle guardie di Rhen, è fuggito dal Castello di Ironrose portando con sé un terribile segreto. Potrebbe essere lui il vero erede? Di sicuro Grey non ha alcuna intenzione di sfidare Rhen per la corona... finché Karis Luran minaccia nuovamente di attaccare Emberfall. La figlia Lia Mara conosce il suo piano di devastazione, ma riuscirà a convincere Grey a muovere contro Rhen? Perché sconfiggere il principe potrebbe essere l'unico modo per salvare il regno. Dopo "Un fato così ingiusto e solitario", prosegue la saga di Emberfall: un racconto fantasy che parla di amicizie tradite e amori inaspettati, in un regno incantato sull'orlo della guerra.

Come dicevo nell'anteprima, con questo secondo libro ho faticato non poco a entrare nella storia a causa del cambio di punto di vista, passato inaspettatamente da Rhen e Harper a Grey e una nuova protagonista, Lia Mara. 

Quest'ultima è la figlia della potente Karis Luran, regina di Syhl Shallow che vuole impadronirsi di Emberfall. A differenza della madre e della sorella, Lia Mara odia la violenza, la tirannia, vorrebbe trovare un compromesso con Rhen e risolvere amichevolmente la cosa. 

Grey, venuto a conoscenza di essere un artimago e il legittimo erede al trono, tenta di nascondersi lavorando come manovale in un'arena, tentando di salvare il regno dalla minaccia che egli stesso rappresenta. 

Il libro consta di quattrocento pagine e non esagero se dico che le prime centocinquanta sono davvero molo lente. Essendo Grey e Lia Mara dei personaggi nuovi, di cui non abbiamo mai sentito le voci, l'autrice ha scelto di integrare alla storia un bel prologo che aiutasse il lettore a identificare e comprendere le scelte dei personaggi. 
Mi sarebbe sembrato giusto se non fosse successo tutto a scapito di Rhen. 

Non è un principe perfetto e commette degli errori, determinati dal modo in ci ha vissuto, ma grazie alla maledizione e ad Harper avevamo scoperto tanti lati buoni, positivi dell'uomo maledetto. Non nego che è stato come gettare sale su una ferita perchè era nell'aria ma mi ha deluso comunque. 

Punto a sfavore escluso, il libro si riprende velocemente e si concentra sullo sviluppo della relazione tra Grey e Lia Mara e il rapporto con la magia. 
Grey è sempre stato una guardia, abituato a non perdere mai il controllo, ad essere impassibile, eseguire gli ordini e l'ultima cosa che vorrebbe è mettere in difficoltà Rhen ma quando il fratello lo mette davanti alla scelta estrema, non si tira indietro. 

E' un secondo libro in piena regola, prepara il terreno per quello che sarà lo scontro finale, soffrendo di tanto in tanto di rallentamenti narrativi e di mancanza di azione vera e propria. 
Sicuramente questo libro, abbastanza cupo e introspettivo, deve rendere grazie al personaggio di Lia Mara per il suo aspetto emozionale. 
Questa principessa abbandonata è tanto insicura quanto determinata, tanto gentile quanto nobile d'animo, tanto tenera quanto appassionata. 
E' stata una ventata d'aria fresca e ha donato all'erede perduto una leggerezza che forse gli mancava. L'amore nato tra i due è viscerale, profondo ed è stata forse l'aspetto che ho preferito di più. 

Molto convincenti seppure come apparizioni anche Tycho, il ragazzino che Grey prende sotto la sua ala, e Iisak, lo scraver, la creatura magica che consiglia e aiuta il futuro re.

Rispetto al primo libro, questo mi ha sicuramente convinto meno, ma la serie è talmente piacevole che non posso che consigliarvela.
E ora, dobbiamo solo aspettare il finale!

                                                  Verdetto: Quasi dipendente (3.75)


Ditemi cosa pensate della serie, se avete intenzione di leggerlo e chi preferite tra Rhen e Grey. 
Bacini, 
Cris






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