Buongiorno lettori, sono felice di potervi parlare del prequel di The hate u give, scritto da Angie Thomas. Ringrazio la casa editrice per la fiducia e per la copia digitale, un grazie sentito a tutte le colleghe che hanno lavorato con me a questo evento.
Maverick ha diciassette anni e vive a Garden Hights, un quartiere ghetto della grande città, e la vita non è facile. Se vuoi sopravvivere devi entrare in una delle due gang che controllano il Garden: i King Lords o i Garden Disciples. Per Maverick la scelta è stata automatica: suo padre era il capo dei King Lords prima di entrare in carcere e lui ne ha seguito le orme, per tutti è Li'l Don, il piccolo Don. Per lui i King Lords sono una grande famiglia guidata da suo cugino Dre e le cose tutto sommato non gli vanno male, tra la scuola, gli amici e qualche lavoretto per la sua gang, mentre sua madre tenta di convincerlo a fare qualcosa di utile per il suo futuro. Ma le cose stanno per cambiare e la vita lo metterà di fronte a una serie di scelte difficili che lo obbligheranno a riconsiderare le persone che lo circondano, e a cercare dentro di sé la forza per iniziare un percorso di cambiamento che un giorno lo renderà una persona migliore.
The hate u give è stato un vero romanzo rivoluzione: pubblicato in un momento ben precedente al movimento Black lives matter, ha raccontato con forza e audacia la condizione di molte persone di colore in America e nel mondo.
Grazie a questo romanzo abbiamo potuto vivere il mondo attraverso la sua protagonista, Starr, e vedere quali sono i rischi che corrono le persone di colore.
Un romanzo potentissimo che mi ha emozionato grazie anche a uno stile immediato e appassionante.
Fortunatamente, la stessa cosa si può dire di Concret Rose.
Abbiamo conosciuto Maverick, il papà di Starr, come un uomo pragmatico, saggio e intelligente. Qui, invece, è solo un ragazzo con le insicurezze e gli errori tipici della sua età.
Entrato nella gang di suo padre come forma di protezione, i King Lord, Mav è un piccolo spacciatore della zona e si destreggia tra la scuola , i suoi amici e la fidanzata Lisa.
Le priorità del ragazzo si capovolgono quando scopre di avere un figlio, nato da un'avventura con la ragazza del suo migliore amico King. Il piccoletto, a cui viene dato il nome di Seven, prosciuga tutte le sue energie, gli toglie il sonno e lo costringe a lavorare per provvedere a lui e alle incombenze familiari.
E' un romanzo di formazione che accompagna Maverick alla scoperta dei suoi desideri, dei suoi sogni e delle sue aspettative. Stare in una gang significa essere parte di una famiglia che però pretende tanto quanto da. Spacciare è redditizio, ma poco onorevole e il desiderio di essere migliore per suo figlio, si alterna con il bisogno di garantire tutto il necessario alla sua famiglia.
I personaggi di questo romanzo non sono perfetti, non sono eroi, sono persone abituate a vivere con il dolore e con la sofferenza, che hanno fatto scelte non sempre corrette ma che sono spinte in ogni caso dalle intenzioni migliori possibili. Questo li rende personaggi grigi, ma verosimili, giusti nel racconto.
L'autrice ha saputo cogliere e approfondire un altro tassello della società nordamericana.
Se in The hate u give l'argomento principale è il razzismo latente e la condizione delle persone di colore, in Concret Rose ci spostiamo sulla consapevolezza di se stessi, sull'idea di famiglia e sul concetto di responsabilità. Maverick è costretto a crescere prima del tempo, ma questo lo conduce su una strada di sicuro più pregevole rispetto a quella adottata inizialmente.
Mi è piaciuto così tanto che, quando mi sono resa conto di essere arrivata alla fine, ne avrei voluto ancora. Volevo sapere come Lisa e Mav avrebbero affrontato l'ennesima sfida e quale sarebbe stata la vita a loro destinata, volevo leggere di Starr da bambina.
Se un libro possiede la capacità di farti volare così tanto oltre la pagina, allora è un romanzo che vale la pena essere letto.
Verdetto: Dipendente
Fatemi sapere se avete letto Concret Rose o The hate u give o se li leggerete!
Baci,
Cris
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