Aspettavo con emozione questo seguito perchè ho amato molto Tenebre e Ossa, è stato uno dei pochi libri a 5 stelle del 2020 e non mi ha deluso, seppur mi abbia convinto poco meno del primo.
"Non sarà sempre così" dissi a me stessa. "Più tempo passerai da libera, più diventerà facile." Un giorno mi sarei svegliata da un sonno senza incubi, avrei camminato per strada senza timore. Fino a quel momento, mi tenevo stretta il mio pugnale sottile, desiderando sentire il peso sicuro dell'acciaio Grisha nella mano. Ricercata per tutto il Mare Vero, perseguitata dal senso di colpa per le vite spezzate a causa sua nella Faglia d'Ombra, Alina, la potente Evocaluce, sta cercando di ricostruirsi una vita con Mal in una terra dove nessuno è a conoscenza della sua vera identità. Tuttavia, questo dovrebbe averlo imparato, non si può sfuggire al proprio passato. Né, soprattutto, ci si può sottrarre per sempre al proprio destino. L'Oscuro infatti, che non solo è sopravvissuto alla Faglia d'Ombra ma ha acquisito anche un terrificante nuovo potere, è più determinato che mai a reclamare per sé il controllo della Grisha ribelle e a usarla per impossessarsi del trono di Ravka. Non sapendo a chi altri rivolgersi, Alina accetta l'aiuto di un alleato imprevedibile. Insieme a lui e a Mal combatterà per difendere il suo paese che, in balia della Faglia d'Ombra, di un re debole e di tiranni rapaci, sta andando rapidamente in pezzi. Per riuscirci, però, l'Evocaluce dovrà scegliere tra l'esercizio del potere e l'amore che pensava sarebbe stato sempre il suo porto sicuro. Solo lei infatti può affrontare l'imminente tempesta che sta per abbattersi su Ravka e nessuna vittoria può essere guadagnata senza sacrificio. Finché l'Oscuro vivrà – questo Alina lo sa bene – non esisterà libertà per il suo paese. Né per lei. Forse, dopo tanti tentennamenti, è infine giunto il momento di smettere di scappare e di avere paura. Costi quel che costi.
La vita di Mal e Alina è cambiata drasticamente quando la ragazza ha scoperto di essere un'Evocaluce: essere una Grisha, utilizzare il suo potere, l'ha reso potente e pericolosa.
Dopo essere scappati dall'Oscuro e averlo lasciato a combattere contro i Volkra nella faglia, i due ragazzi si sono nascosti in attesa di poter guadagnare un passaggio per abbandonare del tutto Ravka.
Quando tutto sembra andare per il verso giusto, Mal e Alina vengono trovati e costretti e tornare indietro.
Della trama non posso dirvi di più perché toglierebbe il gusto della scoperta soprattutto perchè la parte iniziale è proprio quella più dinamica e appassionante.
Finalmente facciamo la conoscenza del principe Nikolaj che con il suo sarcasmo, la sua intelligenza e l'amore per il potere mi ha colpito: ho trovato che il suo personaggio incarni alla perfezione la personalità complessa che c'è dietro un re.
Si destreggia tra gli intrighi di palazzo con savoir faire, indossa cento e più maschere a seconda di ciò che gli occorre, ma ha grande acume e si è formato sul campo, si è conquistato la lealtà del suo esercito e del suo popolo.
Alina deve venire a patti con l'immensità del suo potere e con le responsabilità del suo nuovo compito, guidare il Secondo Esercito contro l'Oscuro.
Questi due nuovi aspetti che si battono dentro di lei rendono la ragazza ancora più fragile, alla deriva dei suoi sentimenti, ingenua.
Alina è un personaggio a cui non si può fare a meno di voler bene, pensava di non essere nessuno, poi è diventata l'arma desiderata da molti senza trovare l'amore a cui anela da sempre.
Mal è una mina vagante in questo romanzo: è un soldato, è un tracciatore, ma ha disertato per il bene della ragazza che ama, ma non sa che cosa c'è per lui nella nuova vita di Alina.
In che modo possono vivere il loro amore tra una forza e l'altra che se la contendono? Cosa può diventare lei ebbra di potere?
La sua sofferenza, la sua indecisione, la sua umanità esce fuori di pagina in pagina e mi ha fatto arrabbiare e dispiacere allo stesso modo.
In questo la Bardugo si dimostra bravissima perché le emozioni dei personaggi fuoriescono dalla carta e arrivano dritte al lettore.
Qualunque cosa avessi detto, sapevamo tutti e due qual era la verità. Facciamo del nostro meglio. Ci proviamo. E di solito, non fa alcuna differenza.
Veniamo alle note dolenti che mi hanno fatto propendere per una votazione più moderata: innanzitutto, la seconda parte del romanzo, poco prima del finale scoppiettante, è molto lenta. Ci sono tante scene fini a se stesse, soprattutto quando riguardano le strategie di corte.
Altro aspetto, ben più grave, è la assoluta piattezza dell'Oscuro in questo secondo volume. Sappiamo che è il cattivo ma nulla su di lui viene approfondito. Vive di rendita grazie alle azioni perpetrate in Tenebre e Ossa, compare in tutto il romanzo appena due volte e viene gabbato in entrambe le situazioni.
Per essere il più temibile e crudele dei personaggi, mi aspettavo qualcosa in più.
Di sicuro, ha fascino ma è troppo poco per questa storia.
Esclusi questi particolari su cui mi sento di soprassedere, mi sento di affermare con sicurezza che la serie della Bardugo a distanza di anni, conserva intatta la sua potenza e se dopo anni, i suoi personaggi sono ancora nel cuore dei lettori, è perché questa serie ha una presa su chi legge simile - nel mio caso - a quella che hanno avuto poche altre serie come Harry Potter e Hunger Games.
Verdetto: Dipendente
Cris
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