giovedì 3 dicembre 2020

Blog tour: 'The Gentleman Bastard' di Scott Lynch | I Bastardi Galantuomini



Buongiorno lettori, è uscita pochissimi giorni fa la trilogia di Scott Lynch dei Bastardi Galantuomini. Grazie a Franci di Coffee and books e la casa editrice, ho potuto conoscere in anteprima questa storia e oggi vi parlo dei personaggi. 


Nella misteriosa città di Camorr un orfano ha vita dura, e spesso breve. Ma il giovane Locke Lamora riesce a eludere la morte e a non farsi catturare come schiavo, fino a diventare un furfante provetto sotto la tutela del Forgialadri, un talentuoso artista della truffa. A capo della banda di fratelli dalle dita leste, noti come Bastardi Galantuomini, Locke diventa presto celebre, e si fa beffe persino del più temuto re della malavita. Ma tra le ombre si annida qualcuno di ancora più ambizioso e micidiale. Di fronte a un sanguinoso colpo di stato che minaccia di distruggere qualunque persona o cosa che abbia un senso nella sua esistenza, Locke giura di sconfiggere il nemico al suo stesso gioco crudele. Costi quel che costi.

La banda dei Bastardi Galantuomini è formata da sei personaggi, oltre che da Locke Lamora, in cui riconosciamo il leader e protagonista: i gemelli Calo e Galdo Sanza, Jean Tannen, Cimice, Sabetha e Padre Catena.



Padre Catena è il sacerdote votato al Tredicesimo dio, la cosiddetta pecora nera dei suoi dodici fratelli ed è il protettore dei Ladri. 
E' il mentore della squadra, un "uomo di mezza età avanzata con il torace largo quanto la scrivania di un notaio e una barba che gli stava appesa alla faccia grinzosa come un bruschino di lana". 
Egli ritiene che la tregua stabilita tra Cava e il duca sia facilmente aggirabile e quindi insegna ai suoi piccoli ladri la buona educazione e i trucchi necessari per diventare truffatori...di classe. 

"Cervello e una gran bocca, ragazzo mio, cervello e una gran bocca. Ho piantato il culo qui tredici anni fa e i pii gonzi di Camorr mi riforniscono di monete da allora. E poi sono famoso da Emberlain a Tal Verrar, ma soprattutto apprezzo la fredda moneta". 

Locke Lamora è considerato de facto il leader del gruppo. 
Orfano, ladro sin dall'infanzia, costretto dalle contingenze per avere salva la vita, dimostra da subito una certa abilità nel creare stratagemmi elaborati e complessi, che non sempre riescono. 
E' un gran bugiardo, intelligente ma a tratti rozzo e scurrile, è furbo e un vero manipolatore. 
Ama il rischio, il pericolo ma non ha un particolare talento per il combattimento, o piuttosto, è pigro e preferisce mandare in avanscoperta Jean Tannen. 
Ha un debole per una particolare rossa, Sabetha, ma i loro rapporti non sono idilliaci. 

La regola pratica di Locke Lamora era questa: per una buona truffa occorrevano tre mesi di programmazione, tre settimane di prove e tre secondi per conquistare o perdere per sempre la fiducia della vittima"

Jean Tannen è il braccio destro di Locke e suo migliore amico. 
E' un ragazzone tutto muscoli, figlio di mercanti, che ha avuto una buona istruzione. 
Infatti ama leggere poesie a tempo perso, ma non fatevi ingannare: è un feroce combattente e ha una particolare abilità nel maneggiare due asce gemelle, le Sorelle Malvagie, oltre che un abile truffatore grazie alla padronanza dei numeri. 
Per certi versi, sia per l'aspetto che per il rapporto con Locke, mi ha ricordato Little John ne 'Robin Hood' della Disney. 

Calo e Galdo Sanza sono i personaggi della banda a cui mi sono più affezionata: praticamente interscambiabili, hanno sempre la battuta pronta e adorano fare degli scherzi. 
Sono divertenti, simpatici, alla mano e soprattutto sono il collante della squadra. 
Riescono a gestire i drammi di Locke e degli altri, mantenendo il precario equilibrio della banda dimostrando un gran cuore e un profondo attaccamento verso il protagonista. 
Non è un caso che nei flashback, i gemelli siano le prime persone che Locke incontra durante il suo apprendimento da Padre Catena e insieme ne combinano davvero di tutti i colori, soprattutto con le carte. 



"Avevano la pelle olivastra e i capelli neri del vero camorrano; gli identici nasi lunghi a becco, però, erano piuttosto anomali. Sorridendo, si presero per mano e inchinarono simultaneamente il busto"

Cimice è il ladro più piccolo del gruppo, nonché quello più vessato dai più anziani. Ha appena dodici anni, ma ha un buon cervello e di sicuro è molto furbo. 
La prima volta che ne facciamo la conoscenza, il poverino è costretto a ripetere il piano a Tannen perché non si fida di lui.  

"Accollarti tutto il lavoro di merda è ottimo per la tua educazione morale"

Sabetha è l'ultimo elemento dei Bastardi Galantuomini. Astuta come una volpe, facilmente irritabile, ha un debole per i cattivi ragazzi e per Locke, sebbene ritenga che l'amore sia una debolezza. 

Questa rossa incredibilmente potente è consapevole del suo fascino e non ha problemi a usarlo per ottenere ciò che desidera. 
I suoi piani sono semplici, affidabili ma le vengono preferiti costantemente quelli di Locke, che oltre a suo interesse amoroso diventa anche suo rivale.
Di Sabetha sappiamo poco perché compare solo attraverso alcuni flashback ma la ritroveremo come personaggio centrale della narrazione nel terzo volume.
Mi ha affascinato molto il suo atteggiamento, costantemente in bilico tra l'indipendenza e la dolcezza che dimostra in poche e rare circostanze. 

Cosa ne pensate? Vi siete già affezionati a qualcuno in particolare? 
Continuate a seguire il nostro BT con le altre tappe super interessanti!




 







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