lunedì 6 agosto 2018

Recensione: 'La lettera d'amore' di Lucinda Riley

Buongiorno a tutti lettori, finalmente dopo tante settimane di latitanza dovute alla sessione estiva e al lavoro full time, sono riuscita a mettermi al pc per scrivere sul blog. Ho preparato una serie di post che riuscissero a coprire quasi tutta la settimana e ne sono felicissima perché ho voglia di raccontarvi le poche ma interessanti letture fatte nel mese di luglio. 
Oggetto della giornata di oggi è la mia opinione sul recente romanzo uscito per la Giunti, che ringrazio per la copia,  'La lettera d'amore' di Lucinda Riley.


Ci sono segreti facili da smascherare e altri che restano sepolti per una vita intera. Come quello di Rose, l'anziana signora che Joanna, giovane reporter del Morning Mail, conosce durante la cerimonia di commemorazione del famoso attore Sir James Harrison. Pochi giorni dopo, Joanna riceve un plico contenente una vecchia lettera d'amore e un biglietto dalla grafia tremolante, ma è ormai troppo tardi per chiedere qualsiasi spiegazione: Rose è morta e la sua casa completamente svuotata, come se la donna non fosse mai esistita. Quando anche l'appartamento di Joanna viene messo sottosopra, la giornalista capisce che ha tra le mani una storia scottante, e la sua unica via d'uscita è scoprire la verità sui misteriosi amanti della lettera. Chi erano realmente? E perché è così importante che nessuno sappia di loro?

E' facile immaginare che Lucinda Riley, una delle autrici più vendute in Italia grazie a tantissimi libri di successo come la saga delle Sette sorelle o Il giardino degli incontri segreti, con questo romanzo volesse scrivere una nuova emozionante storia d'amore. Invece, già leggendo la trama, siamo catapultati in un mondo fatto di sotterfugi importanti, segreti ben nascosti e celati. 
Joanna Haslam è una giornalista che lavora sui casi di cronaca rosa che riguardano celebrità, top model e membri importanti della società inglese. 
Un giorno, dopo la morte di sir James Harrison, viene inviata alla sua commemorazione funebre per scriverne un articolo e incontra una strana vecchina, Rose, che le fa recapitare una serie di ritagli di giornale e una lettera. Sir James Harrison custodiva un segreto, il più importante del ventesimo secolo, in grado di mettere in pericolo qualcuno 'ai piani alti'. 
Simon, migliore amica di Joanna, agente sotto copertura del M16, viene messo proprio sulle tracce della giornalista e delle sue investigazioni.
Diversi sono i personaggi con cui entrambi i ragazzi, su fronti opposti, stringono rapporti: Zoe Harrison, attrice di successo e nipote di sir James. la sua relazione clandestina con il principe Artur, il fratello di Zoe, Marcus, produttore cinematografico fallimentare, William Felding, attore sulla via del tramonto, che svela alcuni retroscena scottanti del passato di sir James. 
Sulla scia di piccole tracce e indizi, seguendo i vai punti di vista dei personaggi principali e analizzando le storie che mano a mano vengono svelate come tasselli mancanti di un puzzle, l'atmosfera si fa via via più cupa, alla ricerca del silenzio su una verità inimmaginabile. 
Lucinda Riley ha saputo creare magistralmente un giallo a tutto tondo, concentrandosi soprattutto sulla costruzione di storie nelle storie, e da sempre, rappresenta un punto di forza nella sua scrittura. Fino alle ultime pagine, il mistero risulta difficile da comprendere, fino a quando grazie a un dettaglio minuscolo, tutto viene svelato. 
E' stato entusiasmante ed adrenalinico ripercorrere insieme a Simon e Joanna la storia di un amore clandestino che avrebbe potuto cambiare le regole del mondo: seppur su fronti opposti, i due ragazzi ci pongono su piani differenti e ci consentono di essere un lettore imparziale. 
Un ulteriore pregio di questo romanzo è l'esatta ricostruzione del periodo storico: non posso svelarvi i protagonisti dell'intricato giallo perchè rappresentano parte importante della storia ma ho fatto delle ricerche alla fine della lettura e devo ammettere che la Riley è stata superba. 
Le ambientazioni, sebbene dislocate in diversi punti dell'Europa occidentale, sono state tutte precise e sono riuscita a immergermi ogni volta in un luogo diverso. 
Il voto non è pieno perché dopo aver letto diversi libri dell'autrice, posso confermare che l'unico tasto dolente della sua scrittura, a mio parere, riguarda l'amore. Impossibile ovviamente che in questo romanzo non ci fossero sentimenti in gioco, ma a volte ci sono troppe coppie e finiscono per essere meglio delineate e caratterizzate quelle passate rispetto a quelle che fungono da punto di partenza della storia. Spesso, cioè, non riesco a sentire empatia con l'amore sbocciato tra i protagonisti, è come se fossero 'relazioni fredde'.
Gusti personali a parte, il romanzo è convincente e fluido, nonché pieno di suspense e colpi di scena. 

                                                      Verdetto: Dipendente!


Un abbraccio, Cris

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