Bene, è così che mi sento adesso. Mi ero ripromessa di mettercela tutta e l'ho fatto, non potevo dare più di così, ora bisogna respirare e cominciare tutto da capo.
In queste settimane lo avrete notato, ho abbandonato anche il blog ma di certo non mi sono dimenticata del mio angolo di paradiso e anzi, insieme alla mia fida compagna Ilaria di Airal's World - Se ne leggon di Libri abbiamo immaginato una rubrica a quattro mani dove poter condividere con voi alcuni dei tipici pensieri o delle folli riflessioni due due BookLovers.
Nasce così la nostra nuova rubrica settimanale: BookLovers Lifestyle, una rubrica che racconta come l'amore per i libri determina non solo isteria acuta e un portafogli vuoto davanti a un nuovo libro, ma come effettivamente questo diventi uno stile di vita, una 'fissazione', una 'mania'. (Tutto in senso rigorosamente buono!)
Il primo appuntamento vede me e Ilaria discutere di due argomenti controversi: le cover e le edizioni dei libri.
In particolare, lasciando l'onere a Ilaria di discutere sui nostri editori e sul perché ci facciano diventare folli cambiando le cose in corso d'opera, oggi vi parlerò delle copertine.
Alzi la mano chi ha spesso e volentieri acquistato dei libri solo perché una copertina bellissima ha attirato l'attenzione!
Come in tutto, anche l'occhio vuole la sua parte: la copertina è il primo modo attraverso il quale si propone un libro, perchè rappresenta il suo biglietto da visita. La cover, in teoria, dovrebbe anche dare un indizio su quello che poi sarà il vero contenuto del libro, in qualche modo anticipa ciò che aspetta il lettore. Tuttavia, non sempre questo succede e ci troviamo ad avere in copertina due ragazzi che si abbracciano o si baciano e magari è un fantasy. Capirete bene che questo devia il lettore dall'essenziale contenuto del libro, che poi è il vero motivo per cui si legge.
Per questo motivo, una delle cosa che come lettori capita spesso di fare è fare il confronto con quelle originali e purtroppo, quasi sempre, la cover italiana perde, sia perché magari la copertina è davvero brutta, sia perché magari il font usato per le scritture è troppo grande o stona con l'impianto generale.
Altre volte capita che più copertine vengano usate per libri di editori/ self diversi, con il risultato che potresti trovare in libreria due grafiche uguali ma libri di autori e contenuti diversi.
A questo proposito ci fu una bella polemica tra grafici e lettori in quanto ci venne spiegato (io sono ignorante, quindi accetto per vero tutto quello che proviene dagli esperti del settore) che le immagini usate per creare le copertine sono immagini prive di copyright, dunque se si volessero utilizzare, due sono le ipotesi: o si acquista l'immagine o piuttosto si accetta il fatto che non si hanno prerogative per il plagio.
Il mondo delle cover è quindi un mondo molto complesso e di cui sostanzialmente noi lettori non conosciamo molto, tuttavia non può fare a meno di colpirci indirettamente.
Come vi dicevo, infatti, un lettore potrebbe decidere di non acquistare un bel libro solo perchè la copertina richiama altre mille dello stesso genere.
Ricordo, ad esempio, un periodo in cui la Newton Compton (che, ci tengo a dirlo, è una delle mie case editrici preferite) pubblicava solo cover con una ragazza dai capelli rossi in copertina. Diventava davvero avvilente perché non solo non era fedele al libro ma perché oggettivamente, seppure in posizioni diverse, si trattava sempre della stessa ragazza.
Un altro caso è quello delle copertine di Shadowhunter, un vero tasto dolente. Prescindendo dal fatto che le copertine americane sono più belle e inerenti al testo, le nostre copertine sono cambiate (nello stile, s'intende) circa tre volte. Oppure, l'ultima brutta figura è stata fatta con la cover di Signore delle Ombre. La Mondadori aveva pubblicato una prima cover in cui Julian aveva gli occhi gialli e l'autrice se ne è lamentata, visto che il protagonista ha effettivamente gli occhi blu. Così almeno il colore gli è stato sostituito.
Si pone poi anche il problema italiano, la Nord (se) pubblicherà gli altri libri, in quale edizione lo farà e con quali copertine? Manterrà la scelta della CE originale ristampando i primi due volumi della serie e pubblicando gli altri con la copertina nuova o piuttosto cercherà di ricreare con il proprio grafico un terzo libro all'altezza dei primi due?
Il dominio del fuoco è una delle mie serie preferite, quindi comunque andrà io li comprerò però ammetto che tutto questo fa davvero storcere il naso.
Per oggi, concludo. L'unica cosa che voglio aggiungere è un appello alle CE: quando è possibile, se avete fiducia nel prodotto che state realizzando, cercate di fare attenzione anche al modo con cui lo pubblicizzerete. Non dico di acquistare necessariamente le cover originali però cercate di rispettarne quantomeno il contenuto originale.
Un chiaro esempio di ciò che ho detto finora proviene dalla Rizzoli: aveva pubblicato Shatter me cambiando titolo e cover ( scura, triste, davvero brutta) e non aveva venduto. Dopo una petizione e la saggia scelta di acquistare le cover originali, in meno di un anno Rizzoli ha pubblicato tutta la serie e probabilmente pubblicherà anche la nuova trilogia che la Mafi sta scrivendo. Un migliore cambio di rotta, per i lettori e per le tasche dell'editore!
I primi due volumi della saga de 'Il dominio del fuoco' |
Queste invece sono le (bellissime) ma nuove cover. |
Sinceramente, per quanto superficiale possa sembrare, a me capita (soprattutto in libreria) di considerare un libro perché attratta dalla sua copertina. Poi, ovviamente, leggo la quarta per capire di cosa parli, ma magari ignoro libri di cui non conosco l'autore o di cui nessuno mi ha parlato bene, perché hanno una copertina brutta o, forse peggio, anonima!
RispondiEliminaPoi sono fisssata su alcune cose:
1) Avere edizioni uguali per i libri di una saga
2) Copertine poco coerenti con la trama o la descrizione dei personaggi (vedi appunto Julian nella prima copertina del "Signore delle Ombre", perché credo che davvero richieda un minimo sforzo e penso sia una forma di rispetto per il lettore che non paga proprio pochino quella copia.
3) Non capirò mai a fondo perché le edizioni italiane ad esempio di The Dark Artifices debbano essere diverse dalle bellissime originali (negli altri Paesi mantengono la stessa immagine). Io, infatti, in libreria ho le copie inglesi.
Angie