martedì 28 luglio 2015

Recensione: 'Non meriti un minuto in più del mio amore' di Elisa Gentile



Buongiorno a tutti! Ho un po' di recensioni arretrate e contavo di recuperare in questi giorni, anche se i preparativi per la partenza mi stanno togliendo parecchio tempo! However, in concomitanza con la notizia che il secondo della 'Trilogia delle bugie'  verrà pubblicato ad ottobre dalla Newton con il titolo di 'Ti amo perchè sei bugiardo' vi propongo la mia personale recensione di 'Non meriti un minuto in più del mio amore' di Elisa Gentile. Vi avverto che questa è una recensione negativa, quindi spero che non ve ne sentirete toccate personalmente quando spiegherò la mia modesta opinione.



Selvaggia ha sedici anni ed è la figlia di un noto petroliere italiano e di una ricca americana. Troppo presi dal lavoro e occupati a tradirsi reciprocamente, i suoi genitori non si sono mai interessati a lei. È cresciuta sola, nella sfarzosa casa di Manhattan, affidata alle cure amorevoli di Amelia, la governante. Jayden ha ventotto anni, è un ragazzo ricco, bello e determinato, anche se nel suo recente passato c’è un dolore che lo ha messo a dura prova. Quando Jayden vede Selvaggia a Central Park, viene colpito dai suoi modi eleganti, ma anche dalla sua acerba sensualità, ma non ha il coraggio di parlarle. I giorni passano e finalmente Jayden riesce ad avvicinarla. Inizia un romantico corteggiamento fatto di viaggi, cene romantiche eINCONTRI molto sensuali. Nonostante l’attrazione che prova, Selvaggia, ancora sedicenne, è vergine e non vuole lasciarsi andare. Nel frattempo il passato di Jayden torna a bussare alla sua porta. E il suo passato si chiama Monya…

Una nuova autentica voce della narrativa italiana arriva in libreria dopo il grande successo sul web. 

Ringrazio la Newton per avermi dato la possibilità di leggere questo libro in cambio della mia sincera opinione. E' stato difficile scrivere una recensione che non esprimesse gelo totale verso questo libro, sono cosciente che per quanto non si possa apprezzare un libro bisogna mostrare il nostro gusto senza offendere. 
Dunque seguendo un itinere piuttosto breve, vi spiegherò perchè questo libro non mi è assolutamente piaciuto. Jayden e Selvaggia si incontrano a Central Park in una assolata giornata estiva mentre entrambi portano a spasso i loro cani e fanno jogging. Lui ha 28 anni, ha una forte delusione d'amore alle spalle e si lascia andare fra una donna e l'altra senza pudore. Selvaggia ha sedici anni, è una ricca ereditiera ma l'unica vera compagnia che ha è la sua tata/governante Amelia. Va a scuola e adora i film horror. 
La trama manca di basi solide. Selvaggia è solo una ragazzina e non credo che lascerebbe il numero dopo appena poche battute di conversazione al primo che capita, soprattutto se adulto. Jayden è problematico, non sa gestire alcol, droga e sesso. Soprattutto quest'ultimo! Basti pensare che al loro primo appuntamento Jayden le salta letteralmente addosso, le lascia una scia di saliva sul mento verso il collo e finchè lei non gli ringhia contro decisa,non la lascia andare. E dopo averla rassicurata che avrebbe aspettato quando lei si fosse sentita a suo agio, lei chiama e lo trovo occupato a fare sesso con un'altra donna, per più più più volte. Lei lo perdona ma più o meno il libro continua così: lui la vuole, lei è vergine, quindi vuole aspettare, allora Jayden decide di andarci cauto ma fra weekend fuori e giornate romantiche ci sono anche scatti d'ira e d'irruenza che io, anche a sedici anni, non avrei tollerato da quello che dovrebbe essere il mio ragazzo.
<<Non voglio...>> cedo con voce bassa. Si blocca. Gli si mozza il fiato, allenta la presa sulla mia vita e deglutisce lentamente.  [...] Stringe gli occhi; la sua espressione mostra solo confusione. E rabbia che comincia  a crescere.  [...] E la sua reazione è peggio di quanto pensassi. [...] << Cazzo! Davvero, Selvaggia ma ti rendi conto? Sei ridicola, ti lasci toccare ma ancora non vuoi fare l'amore con me!>>
Ancora peggio, il libro termina con un suo viaggio d'affari dove incontra la causa della sua sfiducia nell'amore, Monya. Una donna russa che è arrivata in America con Jayden, sottraendosi grazie a lui  al suo lavoro di cubista ed escort e poi lo lascia con il cuore a pezzi.  Quando Selvaggia si fa trovare all'aeroporto, pronta a dargli ciò che più brama da lei, pronta ad accoglierlo in ogni modo, lui ne approfitta facendole un torto. Monya è tornata nella sua vita.
Questa è una vera vigliaccata e non ho mai trovato un personaggio che mi piacesse meno di Jayden: arrogante, presuntuoso, pieno di sè. Avrei anche un altro paio di aggettivi per lui ma mi sono ripromessa di essere neutra: ha fatto sesso con la fidanzata del fratello, Faith, senza che lui sapesse niente. Addirittura questa ragazza racconta di cose a tre che lui avrebbe fatto con lei e Monya. Una cosa talmente infima che non riesco a stimare in nessun caso questo personaggio.  Una persona ai miei occhi malata. 
Selvaggia è dolcissima, in lei ho trovato le caratteristiche di una ragazzina di sedici anni: imprudenza, ingenuità e tanta dolcezza. Con il suo passato Selvaggia merita davvero qualcuno che la ami con tutta se stessa.
I personaggi secondari sono a dir poco ridicoli, soprattutto quelli che sarebbero gli antagonisti. Una punta d'affetto per Lily, la sorella di Jayden, ho avuto un'empatia immediata con lei, che a suo modo si è sempre schierata dalla parte di Selvaggia, conoscendo bene d'altronde i tratti spigolosi di suo fratello.
Lo stile è buono, la trama scorre e alla fine sono pagine che volano via in fretta ma c'è una cosa che durante la lettura mi ha irritato dal profondo dell'anima. Jayden chiama Selvaggia con nomignoli come ' piccola o bambina ' ogni due battute di dialogo, è una cosa davvero irritante!

 <<Ti voglio da morire, piccola >> 
<<Piccola, hai frainteso tutto>>
<<Chiamami piccola>>
<< Esistono gli stadi, bambina>>


Infine, un'annotazione: ma se questa ragazzina va a scuola e   quando incontra Jayden non fa che stare fuori per dei weekend o uscire tutte le sere, chi glieli fa i compiti? E pensare che all'inizio del libro sembrerebbe anche una studiosa :P 



                                                          Verdetto: INDIFFERENTE




Care ragazze, vi offro il Making of della mia precedente (e sicuramente meno educata) recensione: 

Non mi è piaciuto per niente! Non capisco chi celebra questo libro come eccezionale! La trama è banale, cioè una ragazzina di sedici anni che conoscendo in un parco un tipo più grande di lei di parecchio gli lascia il numero di telefono con nonchalance! Il tipo poi non sa gestire droga e sesso ed è evidente che è stato richiamato il solito clichè del ragazzo con problemi che viene salvato dalla Beatrice di turno! 
No, no e ancora no! Insomma, la ragazza è giovane e ha problemi con la famiglia, ci siamo. Ma tu che nemmeno la conosci e hai tutte le donne che vuoi, già la vuoi proteggere/ crescere/salvare da questo mondo pieno di brutture? Poi, il nocciolo di tutto il libro: Jayden vuole fare sesso con Selvaggia ma lei è vergine  e ha paura. Lui ovviamente dice 'Tranquilla, BAMBINA, ti aspetto'  e le 400 pagine si svolgono così: Jayden insegna a Selvaggia come provare piacere o come darne a lui. Quando finalmente lei apre le gambe per lui, torna la ex (che è una escort russa) e Selvaggia viene beatamente presa per i fondelli, visto che lei gli ha detto che lo ama e lui no. Lei lo risveglia però basta che torna laex e tutto viene buttato? ma insomma, sei un demente. E poi, scusa, capisco la gioventù, il fatto che l'amore è cieco ma tu  decidi di portare in America una donna che faceva la ballerina e la escort che dopo una fantastica notte tu non riesci a ritrovare per una settimana e due domande non te le fai? Allora, sei anche scemo! Ma poi 'bambina, piccolina' perchè? Dimmi solo perchè? 


Ribadisco di non offendervi, è la mia personale opinione e il Making of è stato scritto giusto per sorridere!
                                                             Bacioni, Cris!


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