Buongiorno lettori, come state? Settimana scorsa è stata molto impegnativa per me, ma non vedevo l'ora di tornare qui a raccontarvi delle mie ultime letture. Iniziamo questa settimana con una storia davvero avvincente, Le ragazze immortali di Kiran Millwood Hargrave. Un grazie a Nia per aver organizzato l'evento e alla casa editrice per la copia digitale del romanzo.
Le gemelle Lil e Kizzy stanno per compiere diciassette anni, ed entro poche ore arriverà per loro il giorno della divinazione: l'Anziana Charani svelerà alle ragazze quale destino le aspetta. Ma non faranno in tempo a partecipare alla cerimonia perché il crudele Boier Valcar le fa rapire per farne le sue schiave. Costretta a lavorare nelle cucine del castello, un luogo tutt'altro che accogliente, Lil trova conforto nell'incontro con Mira, una compagna di sventura verso cui si sente attratta in un modo mai provato prima. E lì sente parlare del Drago, che ricorda la terribile figura mitologica di cui raccontano le antiche leggende, un mostro a cui si portano in offerta giovani ragazze... Forse Lil e Kizzy non avranno la loro cerimonia di divinazione, ma le gemelle stanno per scoprire comunque il loro destino...
Questo romanzo è stato per me una scommessa perchè viene presentato come un retelling delle spose di Dracula, ma non amando i vampiri, so poco sia della figura di Dracula che della tradizione dei boier. Tuttavia, nonostante la mia titubanza iniziale, questo libro mi ha intrigato e conquistato sin da subito.
Le protagoniste sono due sorelle gemelle, due nomadi, due Viaggiatrici.
Kisaya, Kizzy, è la bellezza della famiglia: testarda, ribelle, passionale, ha l'animo dell'ursar, una domatrice di orsi, come la madre prima di lei.
La narratrice, invece, è Lillai, Lil: pacata, riflessiva, dolce, dalla voce suadente e delicata, una lautari.
I sogni delle due ragazze vengono distrutti quando un'incursione di soldati mette a fuoco e ferro il villaggio e le gemelle, insieme ad altri compagni, vengono catturate e vendute per lavorare al castello del boier locale.
La loro vita diventa un incubo costellato di fatica, lavoro, punizioni, minacce e devono farsi forza a vicenda per non lasciare che la rabbia e il dolore spazzino via la loro dignità, le loro radici.
Kizzy è una personalità complessa e ambigua, il carattere che dimostra di avere è un'arma a doppio taglio perché da un lato dimostra la sua forza d'animo, dall'altro dimostra una supponenza e un'arroganza che potrebbe infastidire il lettore.
Lil, invece con la sua generosità e la sua gentilezza, è una protagonista giusta, che ispira affetto e condivisione.
L'ambientazione è esattamente ciò che mi aspettavo di trovare: castelli medioevali dagli stretti passaggi e oscure torrette trasmettono una permeante sensazione di claustrofobia e angoscia e la paura delle gemelle amplifica l'aria cupa e gotica che si respira nel romanzo.
Una grande rilevanza ha la natura e il rapporto delle giovani con la flora e la fauna.
L'aspetto più convincente resta comunque lo stile di scrittura, che è allo stesso tempo scorrevole e curato. Ci sono tanti riferimenti alla cultura degli zingari e diversi elementi leggendari a cui si accenna. L'aspetto fantasy compare solo dopo la metà del romanzo e lo rende parzialmente sbilanciato, anche se per me non è stato un grosso problema.
Piccolo commento anche sulla storia d'amore che l'autrice ha inserito. A mio avviso non era necessaria e le fondamenta non sono solide, ma sono stati momenti carini e teneri da leggere.
Verdetto: Dipendente!
Gli abiti del romanzo
All'inizio della storia, Kizzy e Lil indossano i tipici abiti degli zingari.
Fascia sui capelli, abiti colorati dalle fantasie sgargianti prima di venire condotte nel castello del boier Valcar per lavorare prima in cucina e poi come cameriere.
Il vestito da cameriera è nero, semplice, abbottonato in vita e chiuso da una fascia rossa.
Il nero e il rosso sono infatti i colori che ritornano più spesso e che richiamano Dracula e la sete di sangue dei vampiri.
Gli uomini del boier e i boier stessi indossano pantaloni e camicie di nero e rosso con diversi accessori a specificarne il grado e i più importanti tra loro sono abbigliati con pellicce di animali, probabilmente gli orsi a cui all'inizio del libro danno la caccia.
Nessun commento:
Posta un commento