È una sera come tante nella città di Boston e su un tetto, dodici piani sopra la strada, Lily Bloom sta fissando il cielo limpido e sconfinato. Per lei quella non è una sera come tante. Poche ore prima, ha partecipato al funerale del padre, un uomo che non ha mai rispettato, che le ha strappato l'infanzia e Atlas, il suo primo amore. Mentre cerca di dimenticare quella giornata tremenda, viene distratta dall'arrivo di Ryle Kincaid, un affascinante neurochirurgo totalmente concentrato sulla carriera e sull'evitare qualunque relazione. Eppure, nei mesi successivi, Ryle sembra non riuscire a stare lontano da Lily e alla fine cede ai sentimenti e all'attrazione che prova per lei. Dopo una vita non sempre facile, la ragazza ha tutto quello che desidera: il negozio di fiori che ha sempre sognato di aprire e un fidanzato che la ama. Tuttavia, qualcosa non torna: Ryle a volte è scostante e inizia a mostrare un lato pericoloso, in particolare quando Lily rincontra per caso Atlas. Pur non sentendosi al sicuro con Ryle, Lily si rende conto in fretta che lasciare chi ci fa del male non è mai semplice. Troverà allora il coraggio di dire basta?
Quanto mi era mancata Colleen Hoover!
In questi anni in cui l'autrice ha continuato prolificamente a pubblicare, l'editoria italiana sembrava averla dimenticata.
Alla fine, invece, grazie al film in produzione per Justin Baldoni e alle pressioni dei lettori, la Sperling & Kupfer ci ha regalato una delle sue storie più forti e dolorose.
Alla base di questa narrazione è necessaria la consapevolezza di un approccio ad argomenti difficili e controversi come la violenza domestica, la dipendenza affettiva e l'autodeterminazione.
Lily Bloom è una ragazza dolce, vivace e generosa che incontra una sera sul tetto di un palazzo un uomo affascinante, tenebroso e sexy.
Dopo sei mesi, i due si rincontrano e mentre Lily sembra aver realizzato uno dei suoi sogni, Riley ha messo in discussione i suoi per lei.
Questa dipendenza, questo amore diventa presto talmente forte da portare i due al matrimonio e alla convivenza.
La fretta è una cattiva consigliera e la passione pone il carico da novanta. Lily dovrà fare i conti con se stessa, con i traumi del suo passato, con i problemi che credeva lievi, risolvibili e che invece non conoscono fine, se non sarà lei a dire basta.
Nel legame tra Lily e Riley, compare a sorpresa un pezzo del passato di Lily, Atlas.
In un viaggio tra passato e presente, l'autrice approfondisce i personaggi, donandogli una buona caratterizzazione. Senza contare che i loro momenti sono stati tra i più belli e dolci del romanzo.
Lo stile della Hoover è impareggiabile, scrive divinamente, con una leggerezza che ti rende impossibile posare il libro e allo stesso tempo con una profondità che ti impone la riflessione.
Tuttavia il libro, per quanto intenso, ha un grosso difetto: è frettoloso.
Sia nella creazione della storia principale che sul finale ho trovato che l'autrice abbia accelerato i tempi, senza dare modo ai lettori di poter effettivamente legare con i personaggi.
Avrei preferito qualche pagina in più, avrei amato leggere di un finale più pacato, meno rapido.
La nota dell'autrice è stata estremamente commovente, mi ha toccato le corde del cuore in modo assai personale.
Mi ha ricordato che spesso non ci rendiamo conto della vita a cui stiamo rinunciando, ma possiamo e dobbiamo amare noi stessi prima di ogni altra cosa.
Verdetto: (quasi) Dipendente