mercoledì 19 maggio 2021

Recensione: Windwitch di Susan Dennard

Buongiorno lettori, come state? Sto leggendo poco in questi giorni, quindi ho deciso di recuperare alcune recensioni in arretrato, in particolar modo vi parlerò di Windwitch di Susan Dennard, secondo romanzo della serie Truthwitch. 


Tutti pensano che il principe Merik, lo Stregone del Vento, sia morto nell'esplosione della sua nave. Invece, per quanto malconcio, è vivo, e deciso a dimostrare il tradimento della sorella. Giunge così nella capitale, strabordante di profughi in cerca di rifugio, e inizia ad aggirarsi per le strade, difendendo i deboli. Nasce così la leggenda di un semidio sfigurato, la Furia, che porta giustizia agli oppressi. Lo Stregone del Sangue Aeduan ha scoperto che su Iseult pende una ricca taglia ed è determinato a trovarla per primo, ma è la ragazza che gli si consegna proponendogli un accordo: gli restituirà il denaro che gli è stato sottratto se la aiuterà a scoprire che fine ha fatto Safi. Legati da un patto, attraversano insieme le Lande Stregate, domandandosi costantemente chi sarà il primo a tradire l'altro. Vittime di un attacco a sorpresa e un naufragio, Safi e l'Imperatrice di Marstock sono riuscite a salvarsi per un pelo nelle terre dei pirati. La loro vita è appesa a un filo, ma non tutto è come sembra e ogni loro mossa potrebbe essere decisiva per sventare una guerra nelle Lande Stregate... o per scatenarla.

Come sapete ho amato il primo libro della Dennard, ho apprezzato il sistema magico e i personaggi, ho trovato che fosse una storia originale e appassionante.

In questo secondo romanzo, come d'abitudine per l'autrice, l'azione parte in medias res: scopriamo che Merik è rimasto terribilmente sfigurato dall'esplosione della sua nave e che anche Safi e la principessa Vanessa sono in pericolo. Sono state catturate e sono tenute in ostaggio. 
Grazie ai diversi punti di vista, il worldbuilding si amplia: entriamo nella repubblica di Salamonica, una autentica autarchia e conosciamo meglio i temuti Malabardieri. 
Allo stesso tempo, tocchiamo con mano la sofferenza del popolo di Merik. Migliaia di famiglie, bambini inclusi, sono costretti a vivere nelle fogne, nella povertà più estrema.

Conosciamo la sorella di Merik attraverso la sua versione degli eventi e anche se alla fine del romanzo l'ho rivalutata e apprezzata, devo ammettere che spesso le parti della storia raccontate da lei mi sono risultate insopportabili. Vivia ha vissuto una serie di esperienze che l'hanno cambiata, ma questo non giustifica le sue continue paranoie e il brutto carattere.

Dall'altro lato del territorio, Iseult è in fuga e alla ricerca della sua sorella di Filo, Safiya.
La Burattinaia tormenta i suoi sogni, desidera raggiungerla, assoldarla per il suo Re. 
Così stringe un accordo con Aeduan con cui il rapporto si fa sempre più complesso, i sentimenti che suscitano l'una nell'altra sono difficili da identificare, ma intensi e arrivano al lettore come un pugno nello stomaco. 

Se dal punto di vista narrativo, il romanzo è interessante e intrigante, non posso dire lo stesso dello stile. I troppi punti di vista lo hanno appesantito e hanno reso la storia noiosa in più parti. E' un peccato perchè il mistero si infittisce e sono sempre più curiosa di sapere dove nasce la magia e come si svilupperà l'evento preparato dall'antagonista. 

I personaggi che avevano tenuto in piedi il primo romanzo, qui perdono parte del loro smalto.
Merik, da affascinante e sarcastico, diventa incauto e cupo. La morte di Kullen, la sua disperazione per la perdita del Compagno di filo, l'esplosione e la perdita di tutto il suo equipaggio, l'aspetto parzialmente deturpato lo hanno inevitabilmente cambiato.
La mia adorata Safi latita, ma quando c'è, si vede. La sua solarità, il suo essere così spumeggiante rinvigoriva la narrazione. 
Sicuramente coloro che emergono maggiormente dalla storia sono Iseult e Aeduan.
Iseult si spinge oltre i suoi limiti, raggiunge nuove consapevolezze e sviluppa un potere complesso e particolare.
Finalmente di Aeduan viene mostrato il lato più tenero e buono e oltre la sua corazza si intravede qualcosa di più.
 
Nonostante la lentezza, sono davvero legata ai personaggi, quindi continuerò la serie, leggendo Bloodwitch a breve. Merito di questo è anche la novella Sightwitch, a fine libro, che racconta il mondo dei Paladini, prima che la magia pervadesse le Lande stregate e svela un'importante verità. 

Verdetto: Stuzzicante ( 3 stelline e mezzo)

Spero leggiate anche voi la serie, fatemi sapere cosa ne pensate!

Vi abbraccio, 
Cris



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